La perdita dell'udito interessa circa mezzo miliardo di persone in tutto il mondo e il numero continua ad aumentare a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e degli stili di vita caratterizzati da una maggiore esposizione al rumore ed una scarsa cultura di prevenzione. Tuttavia l’idea d’indossare un apparecchio acustico è sempre l’ultima decisione che viene presa in considerazione, dovuto a stigmi vecchi e nuovi non ancora superati accompagnati dalle seguenti frasi: “è troppo visibile”, “la vicina lo ha posato nel cassetto”, “mi basta alzare il volume della televisione”, “le batterie durano troppo poco e sono troppo piccole”, ecc.. Al giorno d’oggi i progressi tecnologici stanno modificando fortemente il nostro modo di vivere la quotidianità, questo fatto si ripercuote anche nel mondo audioprotesico dove si è assistito ad una evoluzione sempre più crescente delle tecnologie. In particolare, queste ultime sono finalizzate a migliorare l’ascolto dei pazienti in funzione ai vari ambienti in cui vivono abitualmente. Lo scopo di questa tesi si inserisce in quest’ultimo ambito, ovvero si è voluto verificare il reale apprezzamento da parte dei pazienti dell’uso dei nuovi ausili tecnologici messi a disposizione per arricchire le funzionalità degli apparecchi acustici. Nel presente studio si è quindi investigato come alcune barriere possano essere abbattute rendendo il paziente autonomo dal punto di vista pratico, in termini di gestione e manualità, adottando apparecchi acustici “ricaricabili” senza avere la congettura del cambio batterie. In oltre, per quanto riguarda l’ottimizzazione degli apparecchi dal punto di vista percettivo/tecnologico, è stato analizzato l’apprezzamento della connettività con lo smartphone ed i sistemi TV per migliorare la qualità dell’ascolto (rapporto segnale rumore). A tal fine sono stati presi in considerazione due gruppi di pazienti, uno neofita che ha scelto di utilizzare apparecchi ricaricabili, associabili al sistema TV e con a disposizione la connessione allo smartphone per la ricezione delle chiamate telefoniche, per il controllo del volume e per la scelta dei programmi correlati all’ambiente di ascolto ed uno già portatore di apparecchio acustico che ha deciso di adottare le nuove tecnologie. Per valutarne il gradimento di soddisfazione sono stati somministrati dei questionari in media dopo due settimane e dopo circa sei mesi dall’utilizzo. I dati ottenuti hanno permesso di confutare che i benefici tecnici apportati agli apparecchi acustici sono ben accettati dai pazienti sia neofiti sia già portatori. In conclusione, il tecnico audioprotesista può proporli con professionalità conscio dei benefici ma deve sempre accompagnare il paziente all’utilizzo più appropriato per aiutarlo nel fine ultimo di migliore la propria qualità di vita.

Fruibilità e gradimento delle nuove tecnologie applicate agli apparecchi acustici

RIZZO, CATERINA
2021/2022

Abstract

La perdita dell'udito interessa circa mezzo miliardo di persone in tutto il mondo e il numero continua ad aumentare a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e degli stili di vita caratterizzati da una maggiore esposizione al rumore ed una scarsa cultura di prevenzione. Tuttavia l’idea d’indossare un apparecchio acustico è sempre l’ultima decisione che viene presa in considerazione, dovuto a stigmi vecchi e nuovi non ancora superati accompagnati dalle seguenti frasi: “è troppo visibile”, “la vicina lo ha posato nel cassetto”, “mi basta alzare il volume della televisione”, “le batterie durano troppo poco e sono troppo piccole”, ecc.. Al giorno d’oggi i progressi tecnologici stanno modificando fortemente il nostro modo di vivere la quotidianità, questo fatto si ripercuote anche nel mondo audioprotesico dove si è assistito ad una evoluzione sempre più crescente delle tecnologie. In particolare, queste ultime sono finalizzate a migliorare l’ascolto dei pazienti in funzione ai vari ambienti in cui vivono abitualmente. Lo scopo di questa tesi si inserisce in quest’ultimo ambito, ovvero si è voluto verificare il reale apprezzamento da parte dei pazienti dell’uso dei nuovi ausili tecnologici messi a disposizione per arricchire le funzionalità degli apparecchi acustici. Nel presente studio si è quindi investigato come alcune barriere possano essere abbattute rendendo il paziente autonomo dal punto di vista pratico, in termini di gestione e manualità, adottando apparecchi acustici “ricaricabili” senza avere la congettura del cambio batterie. In oltre, per quanto riguarda l’ottimizzazione degli apparecchi dal punto di vista percettivo/tecnologico, è stato analizzato l’apprezzamento della connettività con lo smartphone ed i sistemi TV per migliorare la qualità dell’ascolto (rapporto segnale rumore). A tal fine sono stati presi in considerazione due gruppi di pazienti, uno neofita che ha scelto di utilizzare apparecchi ricaricabili, associabili al sistema TV e con a disposizione la connessione allo smartphone per la ricezione delle chiamate telefoniche, per il controllo del volume e per la scelta dei programmi correlati all’ambiente di ascolto ed uno già portatore di apparecchio acustico che ha deciso di adottare le nuove tecnologie. Per valutarne il gradimento di soddisfazione sono stati somministrati dei questionari in media dopo due settimane e dopo circa sei mesi dall’utilizzo. I dati ottenuti hanno permesso di confutare che i benefici tecnici apportati agli apparecchi acustici sono ben accettati dai pazienti sia neofiti sia già portatori. In conclusione, il tecnico audioprotesista può proporli con professionalità conscio dei benefici ma deve sempre accompagnare il paziente all’utilizzo più appropriato per aiutarlo nel fine ultimo di migliore la propria qualità di vita.
2021
Enjoyment and appreciation of new technologies applied to hearing aids
ipoacusia
apparecchio acustico
adattamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39830