Abstract Presupposti dello studio: è noto che malformazioni dell’orecchio esterno, in conseguenza a difetti congeniti o traumi o tumori, possano causare disturbi estetici, funzionali e psicologici. Le tecniche di ricostruzione attuali del padiglione auricolare si basano sull’utilizzo di protesi sintetiche o su interventi di ricostruzione a partire dalla cartilagine costale autologa. In entrambi i casi può essere difficile ottenere un buon risultato estetico, inoltre possono insorgere complicazioni chirurgiche come l’estrusione della protesi o la morbilità del sito donatore. La decellularizzazione è una tecnica promettente, nel campo dell’ingegneria tissutale, per la costruzione di uno scaffold di padiglione auricolare costituito da matrice extracellulare, che potrà essere ripopolata da cellule autologhe. Scopo: lo scopo dello studio è la messa a punto di un protocollo di decellularizzazione per la realizzazione di uno scaffold biocompatibile di padiglione auricolare in modello animale di ratto (Rattus norvegicus). Materiali e metodi: lo studio è stato eseguito presso il Laboratorio di Bioacustica dell’Università di Padova. Sono stati espiantati otto padiglioni auricolari da animali diversi, i campioni sono stati divisi random in due gruppi corrispondenti a due diversi protocolli di decellularizzazione. Sono stati successivamente effettuati i test di biocompatibilità indiretta, la quantificazione di DNA residuo e le indagini istologiche. Risultati: il test di biocompatibilità indiretto per i campioni decellularizzati ottenuti con il primo protocollo ha riportato un elevata citotossicità, mentre con il secondo protocollo la vitalità cellulare era paragonabile al non trattato di riferimento. In seguito a questo primo risultato è stato quantificato l’ammontare di DNA residuo solo per i campioni ottenuti con il secondo protocollo, il quale è risultato inferiore a 50 ng/mg di DNA/tessuto. Le indagini istologiche hanno confermato l’avvenuta rimozione del materiale cellulare e nucleare dalla maggior parte del tessuto decellularizzato. Da notare che è stato osservato del residuo di tessuto muscolare soprattutto nelle zone interne più difficilmente raggiungibili dai detergenti. Conclusioni: si può concludere che il secondo protocollo di decellularizzazione è stato efficacie in quanto ha permesso di ottenere uno scaffold di padiglione auricolare innanzitutto non tossico e quindi plausibilmente con pochi detergenti residui, con una quantità di DNA residua al di sotto dei parametri di soglia minima e quindi non immunogenico, e con una rimozione delle componenti cellulare quasi completa mantenendo preservata la matrice extracellulare. Poiché sono stati osservati dei residui di tessuto muscolare, che potrebbero causare una reazione immunitaria, la prospettiva futura del presente studio è quella di affinare ulteriormente il protocollo, ponendo particolare attenzione all’uso dei detergenti necessari per la rimozione di tale componente.

Produzione di uno scaffold di padiglione auricolare mediante decellularizzazione in modello animale di ratto (Rattus norvegicus)

SCACCO, VALENTINA
2021/2022

Abstract

Abstract Presupposti dello studio: è noto che malformazioni dell’orecchio esterno, in conseguenza a difetti congeniti o traumi o tumori, possano causare disturbi estetici, funzionali e psicologici. Le tecniche di ricostruzione attuali del padiglione auricolare si basano sull’utilizzo di protesi sintetiche o su interventi di ricostruzione a partire dalla cartilagine costale autologa. In entrambi i casi può essere difficile ottenere un buon risultato estetico, inoltre possono insorgere complicazioni chirurgiche come l’estrusione della protesi o la morbilità del sito donatore. La decellularizzazione è una tecnica promettente, nel campo dell’ingegneria tissutale, per la costruzione di uno scaffold di padiglione auricolare costituito da matrice extracellulare, che potrà essere ripopolata da cellule autologhe. Scopo: lo scopo dello studio è la messa a punto di un protocollo di decellularizzazione per la realizzazione di uno scaffold biocompatibile di padiglione auricolare in modello animale di ratto (Rattus norvegicus). Materiali e metodi: lo studio è stato eseguito presso il Laboratorio di Bioacustica dell’Università di Padova. Sono stati espiantati otto padiglioni auricolari da animali diversi, i campioni sono stati divisi random in due gruppi corrispondenti a due diversi protocolli di decellularizzazione. Sono stati successivamente effettuati i test di biocompatibilità indiretta, la quantificazione di DNA residuo e le indagini istologiche. Risultati: il test di biocompatibilità indiretto per i campioni decellularizzati ottenuti con il primo protocollo ha riportato un elevata citotossicità, mentre con il secondo protocollo la vitalità cellulare era paragonabile al non trattato di riferimento. In seguito a questo primo risultato è stato quantificato l’ammontare di DNA residuo solo per i campioni ottenuti con il secondo protocollo, il quale è risultato inferiore a 50 ng/mg di DNA/tessuto. Le indagini istologiche hanno confermato l’avvenuta rimozione del materiale cellulare e nucleare dalla maggior parte del tessuto decellularizzato. Da notare che è stato osservato del residuo di tessuto muscolare soprattutto nelle zone interne più difficilmente raggiungibili dai detergenti. Conclusioni: si può concludere che il secondo protocollo di decellularizzazione è stato efficacie in quanto ha permesso di ottenere uno scaffold di padiglione auricolare innanzitutto non tossico e quindi plausibilmente con pochi detergenti residui, con una quantità di DNA residua al di sotto dei parametri di soglia minima e quindi non immunogenico, e con una rimozione delle componenti cellulare quasi completa mantenendo preservata la matrice extracellulare. Poiché sono stati osservati dei residui di tessuto muscolare, che potrebbero causare una reazione immunitaria, la prospettiva futura del presente studio è quella di affinare ulteriormente il protocollo, ponendo particolare attenzione all’uso dei detergenti necessari per la rimozione di tale componente.
2021
Production of an auricle scaffold by decellularization in rat animal model (Rattus norvegicus)
Decellularizzazione
Padiglione
Scaffold
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