Questo progetto di tesi è il proseguimento del progetto di ricerca avviato nel 2017 dal Professor Claudio Zmarich, Primo Ricercatore all’ ISTC-CNR, sede di Padova, e docente di Fonetica e Fonologia del corso di laurea di Logopedia presso l’Università degli Studi di Padova. L’obiettivo dello studio sperimentale è quello di indagare la gravità della balbuzie, l’attitudine comunicativa, le abilità linguistiche e i fattori anamnestici di 18 bambini prescolari che balbettano, dai 4 anni ai 6 anni e 11 mesi d’età. Per misurare le variabili oggetto di studio sono stati somministrati tre strumenti standardizzati: l’SSI-4 (Stuttering Severity Instrument; Riley, 2009) per valutare la gravità della balbuzie, la BVL 4-12 (Batteria per la Valutazione del Linguaggio in bambini dai 4 ai 12 anni; Marini, 2015) per valutare le abilità linguistiche, e il KiddyCAT (Communication Attitude Test for Preschool and Kindergarten Children Who Stutter; Vanryckeghem, Brutten,2022, adattato all'italiano) per valutare l’attitudine comunicativa. In aggiunta, si è proposta ai genitori dei bambini coinvolti nello studio la compilazione di un questionario anamnestico riguardo lo sviluppo linguistico del bambino, la presenza di familiarità per la balbuzie e le caratteristiche del disturbo stesso. La maggioranza delle prestazioni (70,34%) alla batteria BVL 4-12 si è collocata in norma, ovvero in una fascia compresa tra -1 DS e +1 DS, confermando la tendenza riportata dalla recente letteratura di prestazioni comparabili ai pari normofluenti. Tuttavia, la presenza di una parte considerevole (20%) di prove scarse, riscontrate soprattutto nelle prove di Articolazione, Ripetizione di parole, non parole e frasi, potrebbe indicare una fragilità fonetico-fonologica. Dall’SSI-4 è emerso che la maggior parte dei bambini, il 50%, ha una balbuzie di grado moderato, seguita dal 22,2% ha una balbuzie di grado lieve; la distribuzione dei livelli di gravità rispetta le aspettative. Il punteggio medio al KiddyCAT è stato 2,82, corrispondente ad un’attitudine comunicativa positiva, non in linea con quanto rilevato nel campione di bambini balbuzienti dalla versione italiana dei KiddyCAT ma piuttosto simile a quella dei pari normofluenti. I dati anamnestici confermano le tendenze epidemiologiche e potrebbero far presagire, nella maggior parte dei soggetti, un'evoluzione verso la cronicizzazione della balbuzie. I risultati finora ottenuti portano ad incentivare la prosecuzione di questo progetto, ampliando la numerosità del campione.
La balbuzie nei bambini prescolari: ruoli e relazioni tra le abilità linguistiche e il livello di gravità
GANASSIN, ERIKA
2021/2022
Abstract
Questo progetto di tesi è il proseguimento del progetto di ricerca avviato nel 2017 dal Professor Claudio Zmarich, Primo Ricercatore all’ ISTC-CNR, sede di Padova, e docente di Fonetica e Fonologia del corso di laurea di Logopedia presso l’Università degli Studi di Padova. L’obiettivo dello studio sperimentale è quello di indagare la gravità della balbuzie, l’attitudine comunicativa, le abilità linguistiche e i fattori anamnestici di 18 bambini prescolari che balbettano, dai 4 anni ai 6 anni e 11 mesi d’età. Per misurare le variabili oggetto di studio sono stati somministrati tre strumenti standardizzati: l’SSI-4 (Stuttering Severity Instrument; Riley, 2009) per valutare la gravità della balbuzie, la BVL 4-12 (Batteria per la Valutazione del Linguaggio in bambini dai 4 ai 12 anni; Marini, 2015) per valutare le abilità linguistiche, e il KiddyCAT (Communication Attitude Test for Preschool and Kindergarten Children Who Stutter; Vanryckeghem, Brutten,2022, adattato all'italiano) per valutare l’attitudine comunicativa. In aggiunta, si è proposta ai genitori dei bambini coinvolti nello studio la compilazione di un questionario anamnestico riguardo lo sviluppo linguistico del bambino, la presenza di familiarità per la balbuzie e le caratteristiche del disturbo stesso. La maggioranza delle prestazioni (70,34%) alla batteria BVL 4-12 si è collocata in norma, ovvero in una fascia compresa tra -1 DS e +1 DS, confermando la tendenza riportata dalla recente letteratura di prestazioni comparabili ai pari normofluenti. Tuttavia, la presenza di una parte considerevole (20%) di prove scarse, riscontrate soprattutto nelle prove di Articolazione, Ripetizione di parole, non parole e frasi, potrebbe indicare una fragilità fonetico-fonologica. Dall’SSI-4 è emerso che la maggior parte dei bambini, il 50%, ha una balbuzie di grado moderato, seguita dal 22,2% ha una balbuzie di grado lieve; la distribuzione dei livelli di gravità rispetta le aspettative. Il punteggio medio al KiddyCAT è stato 2,82, corrispondente ad un’attitudine comunicativa positiva, non in linea con quanto rilevato nel campione di bambini balbuzienti dalla versione italiana dei KiddyCAT ma piuttosto simile a quella dei pari normofluenti. I dati anamnestici confermano le tendenze epidemiologiche e potrebbero far presagire, nella maggior parte dei soggetti, un'evoluzione verso la cronicizzazione della balbuzie. I risultati finora ottenuti portano ad incentivare la prosecuzione di questo progetto, ampliando la numerosità del campione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/39871