Educazione alimentare e falsi miti: il ruolo dell’intervento educativo di gruppo per pazienti con anoressia nervosa ricoverate presso il Day Hospital dei Disturbi dell’Alimentazione dell’Azienda Ospedale Università di Padova

INTRODUZIONE Le principali linee guida raccomandano di inserire l’educazione alimentare all’interno dell’intervento di riabilitazione nutrizionale dell’anoressia nervosa (AN). Considerata la carenza di letteratura in merito, questo studio ha l’obiettivo di indagare gli effetti di un intervento di gruppo di educazione alimentare e di valutare se possa essere utile indirizzarlo anche ai genitori. MATERIALI E METODI È stato proposto un ciclo di n. 5 incontri settimanali di educazione alimentare a n.16 giovani donne con AN. All’inizio e al termine di ogni ciclo sono stati somministrati alle pazienti un questionario su conoscenze e abitudini alimentari e uno indicativo della restrizione dietetica cognitiva (DRI). Inoltre, è stato chiesto anche ai genitori delle pazienti di compilare il medesimo questionario su conoscenze e abitudini alimentari. RISULTATI Le conoscenze e le abitudini alimentari iniziali di genitori e figlie sono risultate scarse: per quanto riguarda le conoscenze, le risposte corrette sono risultate inferiori al 60%, mentre dall’analisi delle abitudini alimentari è stato riscontrato uno scostamento medio del 50% rispetto alle frequenze consigliate dalle linee guida. L’intervento educativo ha permesso di migliorare le conoscenze alimentari delle pazienti (p << 0,01) ed è stata osservata una riduzione del DRI (p = 0,08). Inoltre, in una parte del campione sono stati rilevati anche alcuni cambiamenti nelle abitudini alimentari e una riduzione dei cibi fobici. CONCLUSIONI L’educazione alimentare è risultata efficace nel migliorare le conoscenze alimentari delle pazienti, tuttavia, sarebbe necessario aumentare il campione per confermare i risultati ottenuti. Infine, sarebbe opportuno indirizzare lo stesso intervento anche alle madri e ai padri delle pazienti.