Il chemical abuse come forma associata di maltrattamento: confronto tra quadri in condotte omissive o attivamente perpetrate

Introduction Among the known and codified maltreatment syndromes, chemical abuse represents an emerging and from the first detected very serious form of maltreatment with increasing clinical relevance and interest. It thus consists of the exposure of the child to substances that are harmful to his or her health, linked to complex and sometimes irreversible or fatal outcomes, exposure that may occur by intentional and injurious modality actively perpetrated by the adult, or unintentional. The child's direct exposure to substances and the degree of the exposure itself may also depend on a caregiver's deliberate choice to dysfunctionally achieve specific ends. This form of maltreatment is rarely isolated and much more often associated with other forms of maltreatment such as physical maltreatment, abusive head trauma with actively committed actions, or associated with omissive conduct such as neglect or severe neglect. Goal of the thesis The objective of this thesis project is to analyze the emerging maltreatment form of Chemical Abuse by assessing its clinical, functional and neurodevelopmental characteristics in the early years of life and to evaluate its association with other maltreatment behaviors, whether in the form of actively perpetrated behaviors (physical maltreatment, Shaken Baby Syndrome) or omissive behaviors (Neglect). Materials and Methods. A retrospective multi-source observational cross-sectional study was conducted on a sample of patients with an established diagnosis of chemical abuse, recruited from a specialist service of the University Hospital of Padua (Regional Center for the Diagnosis of the Abused Child) during the period March 2013-September 2022 (10 years). From the entire case history of the Center, a sample of subjects with established chemical abuse diagnosed early in subjects aged 0-3 years was selected. Information was also collected on family households, parents, and family composition and history. Finally, for both cases and children, data on toxicological tests conducted on different biological samples (gastric contents, urine, blood, hair) were collected. Univariate and multivariate descriptive analysis, multiple correspondence analysis and regression analysis were conducted. Results and discussion From the analysis carried out in the dissertation study, elements of great importance emerged: the first consists of the structure of the households in which these children live, often formed by problematic families, with elements such as unemployment in both parents, the frequent presence of intra-familial violence, conditions of psychopathological risk - if not frank pathology - and finally the presence of delinquency, which in one-fifth of the cases also leads to the experience of prison, almost always for crimes related to drug dealing. Regarding the question about the structural and functional damage that precocious substance intake can generate, of great interest are the results regarding the pathological pictures of MRIs and functional assessments (Griffith Scale). MRIs are rarely positive, except for the co-presence of other maltreatment, below 18 months. Above this time threshold, on the other hand, we witness as a "stepping stone" in which they manifest very broadly. In contrast, the harms given by Chemical Abuse typically seem to manifest after 18 months and to be mainly given by the high frequency of gliotic outcomes and widening of intravascular spaces. The actual mechanisms by which they occur are not known, although a metabolic and microvascular damage mechanism seems conceivable.

Introduzione Tra le sindromi note e codificate da maltrattamento, il chemical abuse rappresenta una forma emergente e dai primi casi rilevati molto grave di maltrattamento con crescente rilevanza e interesse clinico. Esso consiste quindi nell’esposizione del bambino a sostanze dannose per la sua salute, connesse ad esiti complessi e talvolta irreversibili o fatali, esposizione che può avvenire per modalità intenzionale e lesiva attivamente perpetrata dall’adulto, o non intenzionale. L’esposizione diretta del minore alle sostanze e il grado dell’esposizione stessa possono dipendere anche da una scelta deliberata del caregiver, per raggiungere disfunzionalmente degli scopi precisi. Questa forma di maltrattamento raramente è isolata e molto più spesso è associata ad altre forme di maltrattamento come il maltrattamento fisico, il trauma cranico abusivo con azione commesse attivamente, oppure associato a condotte omissive come il neglect o trascuratezza grave. Obiettivo della tesi L’obiettivo del presente progetto di tesi è di analizzare la forma di maltrattamento emergente del Chemical Abuse valutandone le caratteristiche cliniche, funzionali e di neurosviluppo nei primi anni di vita e di valutarne l’associazione con altre condotte maltrattanti, siano esse in forma di condotte attivamente perpetrate (maltrattamento fisico, Sindrome del Bambino Scosso) oppure di condotte omissive (Neglect). Materiali e metodi È stato condotto uno studio trasversale osservazionale multifonte retrospettivo su un campione di pazienti con diagnosi accertata di chemical abuse, reclutati presso un servizio specialistico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova (Centro Regionale per la Diagnostica del Bambino Maltrattato) nel periodo Marzo 2013- Settembre 2022 (10 anni). A partire dall’intera casistica del Centro, è stato selezionato un campione di soggetti con diagnosi accertata di chemical abuse diagnosticata precocemente in soggetti di età compresa tra 0 e 3 anni. Sono state inoltre raccolte informazioni sui nuclei familiari, sui genitori e sulla composizione e storia familiare. Infine sia per i casi che per i bambini sono stati raccolti i dati relativi agli esami tossicologici condotti sui diversi campioni biologici (contenuto gastrico, urine, sangue, capello). Sono state condotte analisi descrittive univariate e multivariate, analisi delle corrispondenze multiple ed analisi di regressione. Risultati e discussione Dall’analisi effettuata nello studio di tesi, sono emersi elementi di grande rilievo: il primo consiste nella struttura dei nuclei familiari in cui questi bambini vivono, spesso formata da famiglie problematiche, con elementi quali la disoccupazione in entrambi i genitori, la frequente presenza di violenza intrafamiliare, di condizioni di rischio psicopatologico - se non di patologia franca – ed infine la presenza di delinquenza che in un quinto dei casi porta anche all’esperienza del carcere, quasi sempre per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Per quanto riguarda il quesito circa i danni strutturali e funzionali che l’assunzione precocissima di sostanze può generare, di grosso interesse sono i risultati riguardanti i quadri patologici delle risonanze e delle valutazioni funzionali (Scala Griffith). Le risonanze sono raramente positive, se non per la co-presenza di altri maltrattamenti, al di sotto dei 18 mesi. Al di sopra di questa soglia temporale invece assistiamo come a un “gradinone” in cui si manifestano in maniera ampissima. I danni dati dal Chemical Abuse sembrano invece tipicamente manifestarsi dopo i 18 mesi ed essere soprattutto dati dalla alta frequenza di esiti gliotici e dall’allargamento degli spazi intravascolari. Non sono noti i meccanismi reali per cui si producono, anche se sembra ipotizzabile un meccanismo metabolico e di danno microvascolare,