Lorca, attraverso un linguaggio simbolico e allusivo, fa emergere la forza tellurica e primitiva caratterizzante alcune minoranze etniche perseguitate, come i gitani andalusi e gli afroamericani nella New York dei primi del Novecento. Nelle due raccolte "Romancero gitano" e "Poeta en Nueva York" a dominare le poesie è la violenza che schiaccia lo spirito vitale dei personaggi, la cui condizione diventa allegoria di tutta la vita umana, piegata all’ingiustizia di una realtà cruda. L’automatismo psichico della scrittura lorchiana dà forma all’inconscio popolare e individuale, espresso con immagini grottesche e macabre, unite ad una serie di simboli mortiferi che aumentano l’atmosfera spettrale della lirica. Tuttavia, in mezzo ai paesaggi lugubri, emerge la forza musicale tipica del flamenco andaluso o del ritmo tribale della tradizione afroamericana. Tra le figure più ricorrenti nelle due raccolte ci sono molti bambini che spesso assistono, vivono o subiscono la violenza. Il loro ruolo qual è? Possono essere interpretati come veicolo attraverso cui passa il dramma dell’infrangersi di una purezza originaria, violentata dall’imperscrutabile legge dell’esistenza?
Infanzia e violenza in Romancero gitano e Poeta en Nueva York: studio comparato di due raccolte lorchiane
ANDREUZZA, COSTANZA
2021/2022
Abstract
Lorca, attraverso un linguaggio simbolico e allusivo, fa emergere la forza tellurica e primitiva caratterizzante alcune minoranze etniche perseguitate, come i gitani andalusi e gli afroamericani nella New York dei primi del Novecento. Nelle due raccolte "Romancero gitano" e "Poeta en Nueva York" a dominare le poesie è la violenza che schiaccia lo spirito vitale dei personaggi, la cui condizione diventa allegoria di tutta la vita umana, piegata all’ingiustizia di una realtà cruda. L’automatismo psichico della scrittura lorchiana dà forma all’inconscio popolare e individuale, espresso con immagini grottesche e macabre, unite ad una serie di simboli mortiferi che aumentano l’atmosfera spettrale della lirica. Tuttavia, in mezzo ai paesaggi lugubri, emerge la forza musicale tipica del flamenco andaluso o del ritmo tribale della tradizione afroamericana. Tra le figure più ricorrenti nelle due raccolte ci sono molti bambini che spesso assistono, vivono o subiscono la violenza. Il loro ruolo qual è? Possono essere interpretati come veicolo attraverso cui passa il dramma dell’infrangersi di una purezza originaria, violentata dall’imperscrutabile legge dell’esistenza?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40666