Lo stress da caldo negli allevamenti di bovine da latte è una problematica in forte crescita a causa dei cambiamenti climatici e molto influente sul reddito degli allevatori, perché incide negativamente sull’ingestione ed il benessere dell'animale causando problemi di fertilità, produzione di latte e comparsa di patologie secondarie. Per ovviare a questo problema, da tempo si sono adottate soluzioni di tipo strutturale e manageriale per ridurne gli effetti. L'agricoltura 4.0 è una materia in forte crescita e ha visto la sua applicazione in più settori agricoli, partendo dalla coltivazione fino ad arrivare all'allevamento. Può rappresentare una soluzione innovativa e più efficiente per aiutare gli allevatori ad affrontare la problematica dello stress termico, sia con il monitoraggio del benessere degli animali, sia con una più efficiente gestione dell’ambiente zootecnico. Negli anni, infatti, la zootecnia di precisione ha continuato ad evolversi, arrivando all'utilizzo dell'IoT (Internet delle cose) cioè un processo tecnologico che si avvale di sensori, che tramite rete, inviano i dati raccolti ad un dispositivo, il quale elabora le informazioni ricevute e si mette in contatto con l’agricoltore oppure avvia processi automatici. Alcuni esempi di questi “oggetti intelligenti” sono i sensori collocati sul singolo soggetto, quali podometri oppure collari per la rilevazione delle attività degli animali, ed il robot di mungitura. Questi insieme ad altre innovazioni, come la tecnologia Nirs, consentono di migliorare il management del bestiame su più fronti e diminuire la manodopera. Questo sistema può essere sfruttato anche per la creazione di impianti di ventilazione automatici che vanno a contrastare il problema dello stress da caldo in maniera più precisa. Un esempio è il THI system che sfrutta l'indice THI, dato dai livelli di temperatura e umidità rilevati costantemente da sensori collocati nell’edificio zootecnico, e dopo aver elaborato i dati, regolara automaticamente l'intensità del sistema di ventilazione e bagnatura nelle diverse aree della struttura, secondo la necessità del determinato momento.
L'utilizzo di sensori e sistemi automatici nella gestione delle vacche da latte
SCHIAVO, ROMINA
2021/2022
Abstract
Lo stress da caldo negli allevamenti di bovine da latte è una problematica in forte crescita a causa dei cambiamenti climatici e molto influente sul reddito degli allevatori, perché incide negativamente sull’ingestione ed il benessere dell'animale causando problemi di fertilità, produzione di latte e comparsa di patologie secondarie. Per ovviare a questo problema, da tempo si sono adottate soluzioni di tipo strutturale e manageriale per ridurne gli effetti. L'agricoltura 4.0 è una materia in forte crescita e ha visto la sua applicazione in più settori agricoli, partendo dalla coltivazione fino ad arrivare all'allevamento. Può rappresentare una soluzione innovativa e più efficiente per aiutare gli allevatori ad affrontare la problematica dello stress termico, sia con il monitoraggio del benessere degli animali, sia con una più efficiente gestione dell’ambiente zootecnico. Negli anni, infatti, la zootecnia di precisione ha continuato ad evolversi, arrivando all'utilizzo dell'IoT (Internet delle cose) cioè un processo tecnologico che si avvale di sensori, che tramite rete, inviano i dati raccolti ad un dispositivo, il quale elabora le informazioni ricevute e si mette in contatto con l’agricoltore oppure avvia processi automatici. Alcuni esempi di questi “oggetti intelligenti” sono i sensori collocati sul singolo soggetto, quali podometri oppure collari per la rilevazione delle attività degli animali, ed il robot di mungitura. Questi insieme ad altre innovazioni, come la tecnologia Nirs, consentono di migliorare il management del bestiame su più fronti e diminuire la manodopera. Questo sistema può essere sfruttato anche per la creazione di impianti di ventilazione automatici che vanno a contrastare il problema dello stress da caldo in maniera più precisa. Un esempio è il THI system che sfrutta l'indice THI, dato dai livelli di temperatura e umidità rilevati costantemente da sensori collocati nell’edificio zootecnico, e dopo aver elaborato i dati, regolara automaticamente l'intensità del sistema di ventilazione e bagnatura nelle diverse aree della struttura, secondo la necessità del determinato momento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40885