L’improvvisazione educativa è una necessità nel contesto delle comunità? Col seguente testo si vuole indagare la valenza educativa dell’improvvisazione come pratica nelle comunità e tentare di rispondere alla domanda che per prima ha fatto nascere questa riflessione. Si è notato come, in queste realtà, l’improvvisazione educativa sembri trovare terreno fertile e produttivo e dunque si riportano qui le riflessioni derivate da questa osservazione, mediante esperienze dirette e studio della materia. Si vuole ragionare sulla situazione educativa in comunità, partendo con uno sguardo al passato e a quello che ha portato alle attuali strutture di accolgienza. Attraverso la teoria e la strutturazione dell’improvvisazione si procede nella riflessione portandola nel contesto equipe di comunità e tra i ragazzi della stessa, anche attraverso l’arte ed i laboratori, avvalorando il loro potere educativo come supporto all’improvvisazione, come stimolo e sprono per nuove scoperte. Improvvisatori come creatori di nuove idee per conservare la propria dinamicità e consentirci di procedere in una società pregna di cambiamenti. L’educatore improvvisatore crea improvvisatori attraverso l’improvvisazione stessa. Nel contesto indagato da questo testo si cerca di capire se sia possibile creare l’occasione e la volontà in questi ragazzi nell’intraprendere questo modello anche attraverso l’arte, oltre che al rapporto con l’educatore. Si vanno dunque ad osservare i rapporti interni alla comunità non solo tra ragazzi ed educatori ma ponendo lo sguardo anche al rapporto interno al gruppo. Le riflessioni e le conclusioni che si maturano nel seguente testo sono frutto di un percorso attraverso il complesso mondo dell’improvvisazione educativa e le sue regole, libertà e contraddizioni, cercando di portare questo modello educativo nel contesto della comunità per minori, perdendosi e ritrovandosi più volte per poter viaggiare in questo metodo educativo ancora da scoprire pienamente.
Oltre la minorità. Improvvisazione nelle comunità: necessità educativa?
FOCHESATO, GIULIA
2021/2022
Abstract
L’improvvisazione educativa è una necessità nel contesto delle comunità? Col seguente testo si vuole indagare la valenza educativa dell’improvvisazione come pratica nelle comunità e tentare di rispondere alla domanda che per prima ha fatto nascere questa riflessione. Si è notato come, in queste realtà, l’improvvisazione educativa sembri trovare terreno fertile e produttivo e dunque si riportano qui le riflessioni derivate da questa osservazione, mediante esperienze dirette e studio della materia. Si vuole ragionare sulla situazione educativa in comunità, partendo con uno sguardo al passato e a quello che ha portato alle attuali strutture di accolgienza. Attraverso la teoria e la strutturazione dell’improvvisazione si procede nella riflessione portandola nel contesto equipe di comunità e tra i ragazzi della stessa, anche attraverso l’arte ed i laboratori, avvalorando il loro potere educativo come supporto all’improvvisazione, come stimolo e sprono per nuove scoperte. Improvvisatori come creatori di nuove idee per conservare la propria dinamicità e consentirci di procedere in una società pregna di cambiamenti. L’educatore improvvisatore crea improvvisatori attraverso l’improvvisazione stessa. Nel contesto indagato da questo testo si cerca di capire se sia possibile creare l’occasione e la volontà in questi ragazzi nell’intraprendere questo modello anche attraverso l’arte, oltre che al rapporto con l’educatore. Si vanno dunque ad osservare i rapporti interni alla comunità non solo tra ragazzi ed educatori ma ponendo lo sguardo anche al rapporto interno al gruppo. Le riflessioni e le conclusioni che si maturano nel seguente testo sono frutto di un percorso attraverso il complesso mondo dell’improvvisazione educativa e le sue regole, libertà e contraddizioni, cercando di portare questo modello educativo nel contesto della comunità per minori, perdendosi e ritrovandosi più volte per poter viaggiare in questo metodo educativo ancora da scoprire pienamente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41469