Aspetti igienico-sanitari, normativi e nutrizionali della carne di serpente

La malnutrizione è, da sempre, uno dei problemi principali dei paesi in via di sviluppo. Il continuo aumento demografico e la scarsa disponibilità economica di questi territori impone ai cittadini, residenti soprattutto nelle zone rurali, di nutrirsi con quello che la natura mette a loro disposizione. Negli anni lo sfruttamento di specie animali non convenzionali, come il serpente, è stato oggetto di forti dibattiti. Il suo utilizzo in campo medico, alimentare e magico-religioso ha permesso a queste popolazioni di far fronte alle proprie esigenze, senza sostenere grandi costi. Questo elaborato finale pone l’attenzione sull’importanza che il serpente ha per i cittadini dei paesi asiatici e africani. Concentrandosi sull’impatto che allevamento e commercializzazione, incrementate negli ultimi dieci anni, hanno avuto nei confronti della biodiversità e delle riserve naturali. La carne di serpente, a livello igienico-sanitario, presenta numerose problematiche, tra cui: Salmonella spp.; Sparganosi; Pentastomiasi e Criptosporidiosi. Queste verranno discusse e approfondite nell’elaborato, concentrandosi sui sintomi e le possibili tecniche di prevenzione. La carne di serpente, nonostante risulti un’ottima alternativa al consumo di carni convenzionali, è uno dei prodotti maggiormente implicati nel bio-accumulo di composti organici. L’elaborato finale infatti, porrà l’attenzione sulle possibili conseguenze che, tali composti, possono avere per l’umanità. Alla fine verrà discussa l’importanza del veleno di serpente, utilizzato come rimedio di diversi sintomi causati dalla malattia da coronavirus (COVID-19). La finalità di questo elaborato è quella di normalizzare l’utilizzo di prodotti animali innovativi, al fine di limitare il forte consumo di specie animali convenzionali. Ponendo l’attenzione però, alle problematiche legate allo sfruttamento e al commercio illegale della carne di serpente.