Il sistema carcerario italiano presenta da anni criticità che ne inficiano la funzione rieducativa e che rendono spesso impossibile il mantenimento di standard igienici e di salute adeguati. Le problematiche e i loro effetti sulla vita di chi vive il carcere sono stati esacerbati dallo scoppio della pandemia da COVID-19. Conseguentemente, l’istituzione penitenziaria ha messo in essere una serie di misure atte a ridurre il contagio tra i detenuti. Nel tentativo di stemperare gli effetti negativi della pandemia, Cassa per le Ammende ha indetto un bando, poi recepito dalla Regione Veneto, teso a finanziare e promuovere l’accesso alle misure non detentive a soggetti detenuti che rispettassero precisi criteri. In particolare, il bando si proponeva di attuare progetti di inserimento abitativo per soggetti in misura alternativa al carcere. La ricerca è volta a rilevare l’impatto sociopsicologico che tale progettualità ha avuto sulle comunità e sui territori circostanti ai progetti di inserimento abitativi presso unità indipendenti o di accoglienza nel contesto comunitario, di persone idonee ad essere sottoposte a misure alternative alla detenzione ma prive di adeguate risorse economiche, lavorative e abitative. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso la somministrazione di interviste semi-strutturate a cittadini appartenenti ad aree geografiche coinvolte nei processi di inserimento abitativo.
Misure alternative al carcere: prospettive e percezione della comunità
ARIOLI, FILIPPO
2022/2023
Abstract
Il sistema carcerario italiano presenta da anni criticità che ne inficiano la funzione rieducativa e che rendono spesso impossibile il mantenimento di standard igienici e di salute adeguati. Le problematiche e i loro effetti sulla vita di chi vive il carcere sono stati esacerbati dallo scoppio della pandemia da COVID-19. Conseguentemente, l’istituzione penitenziaria ha messo in essere una serie di misure atte a ridurre il contagio tra i detenuti. Nel tentativo di stemperare gli effetti negativi della pandemia, Cassa per le Ammende ha indetto un bando, poi recepito dalla Regione Veneto, teso a finanziare e promuovere l’accesso alle misure non detentive a soggetti detenuti che rispettassero precisi criteri. In particolare, il bando si proponeva di attuare progetti di inserimento abitativo per soggetti in misura alternativa al carcere. La ricerca è volta a rilevare l’impatto sociopsicologico che tale progettualità ha avuto sulle comunità e sui territori circostanti ai progetti di inserimento abitativi presso unità indipendenti o di accoglienza nel contesto comunitario, di persone idonee ad essere sottoposte a misure alternative alla detenzione ma prive di adeguate risorse economiche, lavorative e abitative. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso la somministrazione di interviste semi-strutturate a cittadini appartenenti ad aree geografiche coinvolte nei processi di inserimento abitativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43261