Dalla nascita della fotografia l’uomo si è spinto nella ricerca della cattura dell’azione. Lo sviluppo tecnologico ha definito il movimento apparente come mezzo per la cattura e riproducibilità del movimento. Nonostante l’unità fondamentale del cinema sia un’immagine statica, e per questo segua le stesse fondamenta composizionali di altre arti visive, la sua struttura procedurale fa sì che l’interazione della singola immagine con la successiva e la loro riproducibilità rendano il cinema tanto complesso quanto unico. Analizzeremo il movimento nella cinematografia, esploreremo come i cineasti utilizzano il movimento a loro vantaggio e approfondiremo gli effetti psicologici e la manipolazione dello spettatore.
L'impatto psicologico del movimento nella cinematografia: un confronto con la composizione delle immagini statiche
TOMASIN, ELIA
2022/2023
Abstract
Dalla nascita della fotografia l’uomo si è spinto nella ricerca della cattura dell’azione. Lo sviluppo tecnologico ha definito il movimento apparente come mezzo per la cattura e riproducibilità del movimento. Nonostante l’unità fondamentale del cinema sia un’immagine statica, e per questo segua le stesse fondamenta composizionali di altre arti visive, la sua struttura procedurale fa sì che l’interazione della singola immagine con la successiva e la loro riproducibilità rendano il cinema tanto complesso quanto unico. Analizzeremo il movimento nella cinematografia, esploreremo come i cineasti utilizzano il movimento a loro vantaggio e approfondiremo gli effetti psicologici e la manipolazione dello spettatore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43506