Questo lavoro intende offrire un'analisi critica di alcune interpretazioni del pensiero di Nāgārjuna che rappresentano da un lato i principali "schieramenti interpretativi" che sono in gioco all'interno del dibattito ermeneutico sull'autore in questione, e dall'altro i punti di riferimento imprenscindibili per chiunque decida di trattare le questioni più importanti del pensiero nāgārjuniano. In particolare tre saranno gli autori presi in considerazione: Jan Westerhoff, Jay L. Garfield e Giuseppe Ferraro. Al termine dell'analisi di queste interpretazioni si tenterà di proporne una che possa accogliere i risultati delle proposte ermeneutiche analizzate e al contempo superare i problemi che sono stati rintracciati al loro interno, nel tentativo di offrire un quadro allo stesso tempo coerente e il più vicino possibile alla "filosofia" di uno dei più grandi pensatori che la storia del Buddhismo abbia mai conosciuto. Certamente non si presume né di aver trovato l'"interpretazione corretta" (ammesso che vi sia qualcosa del genere), né di aver argomentato in modo esaustivo a sostegno della propria proposta interpretativa, nella misura in cui è evidente che sarebbe necessaria un'analisi filologica e filosofica di maggior spessore rispetto a quella consentita da un lavoro di tesi di questo tipo. Spero tuttavia, entro i limiti della presente ricerca, di aver fatto emergere tanto i punti critici quanto i punti di forza delle varie proposte ermeneutiche analizzate , e di aver in qualche modo contribuito alla futura ricerca sull'argomento, se non altro avendo fatto il punto della questione e avendo fornito alcuni argomenti a sostegno di una ben determinata linea interpretativa.
Per un'interpretazione della filosofia di Nāgārjuna
CECCHINI, NICOLA
2022/2023
Abstract
Questo lavoro intende offrire un'analisi critica di alcune interpretazioni del pensiero di Nāgārjuna che rappresentano da un lato i principali "schieramenti interpretativi" che sono in gioco all'interno del dibattito ermeneutico sull'autore in questione, e dall'altro i punti di riferimento imprenscindibili per chiunque decida di trattare le questioni più importanti del pensiero nāgārjuniano. In particolare tre saranno gli autori presi in considerazione: Jan Westerhoff, Jay L. Garfield e Giuseppe Ferraro. Al termine dell'analisi di queste interpretazioni si tenterà di proporne una che possa accogliere i risultati delle proposte ermeneutiche analizzate e al contempo superare i problemi che sono stati rintracciati al loro interno, nel tentativo di offrire un quadro allo stesso tempo coerente e il più vicino possibile alla "filosofia" di uno dei più grandi pensatori che la storia del Buddhismo abbia mai conosciuto. Certamente non si presume né di aver trovato l'"interpretazione corretta" (ammesso che vi sia qualcosa del genere), né di aver argomentato in modo esaustivo a sostegno della propria proposta interpretativa, nella misura in cui è evidente che sarebbe necessaria un'analisi filologica e filosofica di maggior spessore rispetto a quella consentita da un lavoro di tesi di questo tipo. Spero tuttavia, entro i limiti della presente ricerca, di aver fatto emergere tanto i punti critici quanto i punti di forza delle varie proposte ermeneutiche analizzate , e di aver in qualche modo contribuito alla futura ricerca sull'argomento, se non altro avendo fatto il punto della questione e avendo fornito alcuni argomenti a sostegno di una ben determinata linea interpretativa. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43686