Il conflitto tra Ucraina e Russia, ritenuto inizialmente “guerra lampo” ma tuttora in corso, trova fondamento nel contesto storico-politico attuale e in uno spazio geograficamente vicino a noi. Sorge così l’interrogativo sul ruolo della comunicazione in tempo di guerra nella sfera pubblica italiana e la necessità di informazione sul conflitto. L’elaborato si focalizza sul modo in cui queste informazioni vengono raccontate, diffuse e accolte dall’opinione pubblica. I racconti di guerra di questi ultimi mesi hanno oscillato dalla pretesa di informazione pura e obbiettiva alla giustificazione del perché Putin ha dato inizio a quest’aggressione. Sul web c’è una continua circolazione di contenuti che dominano il discorso pubblico, ma i media italiani non sempre contribuiscono a riportare fedelmente la realtà di ciò che accade in Ucraina, ma danno voce alla propaganda della parte che si vuole sostenere. Laddove l’informazione viene meno, fondamentale per l’esito del conflitto, diventa la comunicazione che ai tempi dei social media si è trasformata in maniera più dinamica coinvolgendo un numero sempre maggiore di soggetti che gran parte delle volte anticipano anche i media più autorevoli, costringendoli ad inseguire le notizie pubblicandole immediatamente ancora prima di verificarle.
Il peso della comunicazione nel conflitto tra Ucraina e Russia e l'uso dei mass-media nella società italiana
CURRELI, CHIARA
2022/2023
Abstract
Il conflitto tra Ucraina e Russia, ritenuto inizialmente “guerra lampo” ma tuttora in corso, trova fondamento nel contesto storico-politico attuale e in uno spazio geograficamente vicino a noi. Sorge così l’interrogativo sul ruolo della comunicazione in tempo di guerra nella sfera pubblica italiana e la necessità di informazione sul conflitto. L’elaborato si focalizza sul modo in cui queste informazioni vengono raccontate, diffuse e accolte dall’opinione pubblica. I racconti di guerra di questi ultimi mesi hanno oscillato dalla pretesa di informazione pura e obbiettiva alla giustificazione del perché Putin ha dato inizio a quest’aggressione. Sul web c’è una continua circolazione di contenuti che dominano il discorso pubblico, ma i media italiani non sempre contribuiscono a riportare fedelmente la realtà di ciò che accade in Ucraina, ma danno voce alla propaganda della parte che si vuole sostenere. Laddove l’informazione viene meno, fondamentale per l’esito del conflitto, diventa la comunicazione che ai tempi dei social media si è trasformata in maniera più dinamica coinvolgendo un numero sempre maggiore di soggetti che gran parte delle volte anticipano anche i media più autorevoli, costringendoli ad inseguire le notizie pubblicandole immediatamente ancora prima di verificarle.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/44308