Le lezioni scolastiche possono svolgersi non solamente nell’ambiente consueto di un’aula, ma anche in quello naturale di un giardino o parco. Parecchi studi hanno documentato i benefici dell’esposizione alla natura sulle prestazioni cognitive degli studenti. Uno spazio, o anche solo la vista di elementi naturali, sembra ripristinare funzioni cognitive essenziali per l’apprendimento, come l’attenzione. Un tipo particolare di attenzione, ovvero l’attenzione diretta, richiede un’attivazione volontaria, quindi uno sforzo spesso anche prolungato, per concentrarsi e portare a termine un compito specifico; di conseguenza è vulnerabile perché sottoposta ad affaticamento. Tuttavia, le pause in uno spazio verde sembrerebbero benefiche e adeguate al suo recupero. In che modo quindi la natura riesce a rigenerare l’attenzione diretta? L’ambiente naturale è intrinsecamente interessante e stimolante ed, esercitando il suo fascino, attiva l’attenzione involontaria permettendo il recupero di quella diretta. L’ambiente naturale inoltre, sembra giocare un ruolo anche sulla riduzione dello stress e sull’affaticamento mentale. Essendo il ruolo della natura rilevante sull’apprendimento, il presente studio si è posto come obiettivo quello di indagare gli effetti dell’esposizione alla natura (ambiente verde) non durante una pausa, bensì durante una tipica lezione sulla prestazione in consuete prove scolastiche di studenti della scuola primaria. Tali prove riguardano l’attenzione sostenuta, il calcolo scritto (più facile e veloce, e più complesso e lento), e la percezione dell’ambiente. L’obiettivo generale dello studio è stato quello di acquisire conoscenza riguardo al ruolo del fattore ambientale sulla prestazione cognitiva degli alunni, ipotizzando che in quello naturale l’attenzione si sarebbe consumata meno. Sono stati reclutati 70 bambini di scuola primaria, frequentanti due classi terze e due classi quinte, rispettivamente 31 e 39 bambini, in un disegno di ricerca “within-subjects”. Tutti gli alunni sono stati coinvolti a svolgere le attività in due condizioni: nella prima condizione, la lezione e i compiti sono stati svolti in aula con finestre che si affacciano su altri edifici, mentre nella seconda condizione la lezione e i compiti sono stati svolti all’aperto nel verde del giardino della scuola. Lo studio si è svolto in 3 sessioni: nella prima sessione collettiva in classe, ai bambini è stato chiesto di cerare un codice identificativo, in modo da garantire l’anonimato per tutte le prove successive e di compilare un questionario sui loro punti di forza e debolezza. Nella seconda sessione collettiva, i bambini hanno seguito una consueta lezione da parte dell’insegnante in aula. Al termine della lezione, hanno svolto una prova di attenzione e una prova di calcolo, indicando come percepivano l’ambiente. Nella terza sessione collettiva, i bambini hanno seguito una lezione simile a quella della seconda sessione, ma questa volta all’aperto nel giardino della scuola. Al termine della lezione, hanno svolto nuovamente una prova di attenzione e una prova di calcolo e come percepivano l’ambiente. Non sono emerse differenze statisticamente significative in relazione all’ambiente fisico per la prova di attenzione e per la prova relativa al calcolo scritto, facile e veloce. In merito all'altra tipologia di calcolo, lento e complesso, è emersa una differenza statisticamente significativa in relazione all’ambiente. Nello specifico, è stata rilevata una migliore prestazione in aula. Per quanto riguarda invece il questionario sulla percezione dell’ambiente, i bambini hanno percepito come superiore la qualità di quello naturale, all’aperto, in cui si era svolta una delle due lezioni.

Lezione in aula e all'aperto in un ambiente verde: effetti sulla prestazione cognitiva in bambini di scuola primaria.

TRENTIN, DANIELA
2022/2023

Abstract

Le lezioni scolastiche possono svolgersi non solamente nell’ambiente consueto di un’aula, ma anche in quello naturale di un giardino o parco. Parecchi studi hanno documentato i benefici dell’esposizione alla natura sulle prestazioni cognitive degli studenti. Uno spazio, o anche solo la vista di elementi naturali, sembra ripristinare funzioni cognitive essenziali per l’apprendimento, come l’attenzione. Un tipo particolare di attenzione, ovvero l’attenzione diretta, richiede un’attivazione volontaria, quindi uno sforzo spesso anche prolungato, per concentrarsi e portare a termine un compito specifico; di conseguenza è vulnerabile perché sottoposta ad affaticamento. Tuttavia, le pause in uno spazio verde sembrerebbero benefiche e adeguate al suo recupero. In che modo quindi la natura riesce a rigenerare l’attenzione diretta? L’ambiente naturale è intrinsecamente interessante e stimolante ed, esercitando il suo fascino, attiva l’attenzione involontaria permettendo il recupero di quella diretta. L’ambiente naturale inoltre, sembra giocare un ruolo anche sulla riduzione dello stress e sull’affaticamento mentale. Essendo il ruolo della natura rilevante sull’apprendimento, il presente studio si è posto come obiettivo quello di indagare gli effetti dell’esposizione alla natura (ambiente verde) non durante una pausa, bensì durante una tipica lezione sulla prestazione in consuete prove scolastiche di studenti della scuola primaria. Tali prove riguardano l’attenzione sostenuta, il calcolo scritto (più facile e veloce, e più complesso e lento), e la percezione dell’ambiente. L’obiettivo generale dello studio è stato quello di acquisire conoscenza riguardo al ruolo del fattore ambientale sulla prestazione cognitiva degli alunni, ipotizzando che in quello naturale l’attenzione si sarebbe consumata meno. Sono stati reclutati 70 bambini di scuola primaria, frequentanti due classi terze e due classi quinte, rispettivamente 31 e 39 bambini, in un disegno di ricerca “within-subjects”. Tutti gli alunni sono stati coinvolti a svolgere le attività in due condizioni: nella prima condizione, la lezione e i compiti sono stati svolti in aula con finestre che si affacciano su altri edifici, mentre nella seconda condizione la lezione e i compiti sono stati svolti all’aperto nel verde del giardino della scuola. Lo studio si è svolto in 3 sessioni: nella prima sessione collettiva in classe, ai bambini è stato chiesto di cerare un codice identificativo, in modo da garantire l’anonimato per tutte le prove successive e di compilare un questionario sui loro punti di forza e debolezza. Nella seconda sessione collettiva, i bambini hanno seguito una consueta lezione da parte dell’insegnante in aula. Al termine della lezione, hanno svolto una prova di attenzione e una prova di calcolo, indicando come percepivano l’ambiente. Nella terza sessione collettiva, i bambini hanno seguito una lezione simile a quella della seconda sessione, ma questa volta all’aperto nel giardino della scuola. Al termine della lezione, hanno svolto nuovamente una prova di attenzione e una prova di calcolo e come percepivano l’ambiente. Non sono emerse differenze statisticamente significative in relazione all’ambiente fisico per la prova di attenzione e per la prova relativa al calcolo scritto, facile e veloce. In merito all'altra tipologia di calcolo, lento e complesso, è emersa una differenza statisticamente significativa in relazione all’ambiente. Nello specifico, è stata rilevata una migliore prestazione in aula. Per quanto riguarda invece il questionario sulla percezione dell’ambiente, i bambini hanno percepito come superiore la qualità di quello naturale, all’aperto, in cui si era svolta una delle due lezioni.
2022
Lessons in the classroom and in a green natural environment: effects on cognitive performance in primary-school children.
classe scolastica
natura
scuola primaria
ambiente fisico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45605