Leone Traverso nasce a Bagnoli di Sopra il 10 aprile 1910 da una famiglia numerosa e approda a Firenze dopo essersi diplomato presso il liceo Tito Livio di Padova. A Firenze si iscrive al corso di laurea di lingue moderne, appoggiato da Pasquali, entra in contatto con le letterature europee e si avvicina ai frequentatori del caffè San Marco. Conosce Bo, Landolfi, Macrì, Luzi, Montale e stringe con questi esponenti dell’ermetismo fiorentino un vivo rapporto d’amicizia. Rapporto testimoniato anche dai carteggi che ci sono pervenuti. Grazie ad essi scopriamo come Traverso sia stato mediatore tra le letterature europee e gli intellettuali delle Giubbe Rosse. Esso, traducendo soprattutto dal tedesco, ha compiuto numerosi viaggi in Germania per affinare la lingua e si è immerso in Hölderlin, Goethe, Kleist, Von Hofmannsthal e George. L’obbiettivo era tradurli senza intaccare l’essenza della poesia, mantenendo inalterata la spinta emotiva originale. Ricordiamo le traduzioni delle Elegie duinesi di Rilke e del Torquato Tasso di Goethe. Nel 1951 diventa docente di Storia della lingua e letteratura tedesca presso l’Università di Urbino e rimase fino alla sua scomparsa, avvenuta il 29 agosto 1968. Occorre ricordare che questa proposta lavorativa gli venne offerta da Bo. Traverso in principio fu restio ad accettarla, complici anche le due esperienze d’insegnamento precedenti avvenute presso i licei di Arezzo e La Spezia. L’obbiettivo di questo elaborato è porre luce sulla figura di Traverso e sulle relazioni intrattenute con gli esponenti dell’Ermetismo, per individuare come le traduzioni del filologo abbiano influito su questa parentesi essenziale della nostra letteratura.
Leone Traverso, mediatore nella Firenze ermetica
TRAVERSO, ELIA
2022/2023
Abstract
Leone Traverso nasce a Bagnoli di Sopra il 10 aprile 1910 da una famiglia numerosa e approda a Firenze dopo essersi diplomato presso il liceo Tito Livio di Padova. A Firenze si iscrive al corso di laurea di lingue moderne, appoggiato da Pasquali, entra in contatto con le letterature europee e si avvicina ai frequentatori del caffè San Marco. Conosce Bo, Landolfi, Macrì, Luzi, Montale e stringe con questi esponenti dell’ermetismo fiorentino un vivo rapporto d’amicizia. Rapporto testimoniato anche dai carteggi che ci sono pervenuti. Grazie ad essi scopriamo come Traverso sia stato mediatore tra le letterature europee e gli intellettuali delle Giubbe Rosse. Esso, traducendo soprattutto dal tedesco, ha compiuto numerosi viaggi in Germania per affinare la lingua e si è immerso in Hölderlin, Goethe, Kleist, Von Hofmannsthal e George. L’obbiettivo era tradurli senza intaccare l’essenza della poesia, mantenendo inalterata la spinta emotiva originale. Ricordiamo le traduzioni delle Elegie duinesi di Rilke e del Torquato Tasso di Goethe. Nel 1951 diventa docente di Storia della lingua e letteratura tedesca presso l’Università di Urbino e rimase fino alla sua scomparsa, avvenuta il 29 agosto 1968. Occorre ricordare che questa proposta lavorativa gli venne offerta da Bo. Traverso in principio fu restio ad accettarla, complici anche le due esperienze d’insegnamento precedenti avvenute presso i licei di Arezzo e La Spezia. L’obbiettivo di questo elaborato è porre luce sulla figura di Traverso e sulle relazioni intrattenute con gli esponenti dell’Ermetismo, per individuare come le traduzioni del filologo abbiano influito su questa parentesi essenziale della nostra letteratura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/46523