Il mio percorso di ricerca ha l’obiettivo di analizzare con un occhio storico ma soprattutto educativo il decennio 1945-1955 in Italia, attraverso un’analisi specifica di alcune pagine del “Corriere dei Piccoli” dell’epoca. Il fine è quello verificare in che modo le vicende del Paese si riflettono nella rivista ma soprattutto quali messaggi educativi il periodico stesso si impegna a trasmettere in un periodo storico ricco di mutamenti per tutto il Paese. Mentre infatti, nel primo post-Liberazione, le riviste si impegnano a comunicare ai bambini messaggi di Liberazione, di guerra finita, di allontanamento dal fascismo ma soprattutto di “darsi da fare” per ricostruire il Paese ridotto in macerie; già dal 1948, fino ad arrivare ad un apice negli anni Cinquanta, la morale cambia. Non c’è più infatti la necessità di comunicare messaggi che vertono sull’importanza dell’impegno personale per garantire la rinascita dell’Italia, ma i temi del benessere e del consumismo cominciano a prendere il sopravvento: vacanze al mare, scelta dei costumi alla moda, la televisione e gli svaghi diventano i temi portanti delle pagine del “Corrierino”. È interessante notare, quindi, come in soli dieci anni, i messaggi trasmessi dalla rivista si siano modificati radicalmente, rispecchiando, in modo zuccherato, i mutamenti storici che l’Italia si trova a vivere.
I mutamenti educativi del decennio 1945-1955 nelle pagine del "Corriere dei Piccoli"
BASSO, MARTA
2022/2023
Abstract
Il mio percorso di ricerca ha l’obiettivo di analizzare con un occhio storico ma soprattutto educativo il decennio 1945-1955 in Italia, attraverso un’analisi specifica di alcune pagine del “Corriere dei Piccoli” dell’epoca. Il fine è quello verificare in che modo le vicende del Paese si riflettono nella rivista ma soprattutto quali messaggi educativi il periodico stesso si impegna a trasmettere in un periodo storico ricco di mutamenti per tutto il Paese. Mentre infatti, nel primo post-Liberazione, le riviste si impegnano a comunicare ai bambini messaggi di Liberazione, di guerra finita, di allontanamento dal fascismo ma soprattutto di “darsi da fare” per ricostruire il Paese ridotto in macerie; già dal 1948, fino ad arrivare ad un apice negli anni Cinquanta, la morale cambia. Non c’è più infatti la necessità di comunicare messaggi che vertono sull’importanza dell’impegno personale per garantire la rinascita dell’Italia, ma i temi del benessere e del consumismo cominciano a prendere il sopravvento: vacanze al mare, scelta dei costumi alla moda, la televisione e gli svaghi diventano i temi portanti delle pagine del “Corrierino”. È interessante notare, quindi, come in soli dieci anni, i messaggi trasmessi dalla rivista si siano modificati radicalmente, rispecchiando, in modo zuccherato, i mutamenti storici che l’Italia si trova a vivere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/46873