Il presente percorso di tesi indaga l’efficacia del gioco da tavolo come strumento per l’insegnamento delle regioni italiane alla Scuola Primaria. Il grande valore formativo della didattica regionale, ribadito anche dalla letteratura più recente, si scontra con la realtà per cui, di fatto, viene considerato un argomento ostico e noioso da allievi e insegnanti. La ricerca è nata pertanto dalla necessità di rivedere il metodo prevalentemente trasmissivo in auge da molti anni in ambito geografico e proporre una didattica innovativa capace di rendere i processi di insegnamento e apprendimento piacevoli e significativi. La prima parte dell’elaborato spiega l’importanza di far appassionare innanzitutto gli insegnanti alla materia, proponendo una “nuova geografia” di stampo umanistico in cui venga dato ampio spazio alla soggettività e alla percezione con cui comprendere la realtà regionale. Il capitolo prosegue con un approfondimento sulla didattica ludica e, più precisamente, sul gioco da tavolo quale strumento didattico capace di promuovere competenze geografiche e non solo. Definito il quadro teorico, è stato possibile progettare il disegno di ricerca, oggetto del secondo capitolo. Il modello preso in esame è la Ricerca-Formazione, volta a portare innovazione in ambito didattico e a promuovere la riflessività professionale dei docenti. Si è scelto a tal proposito di lavorare con gli studenti frequentanti il Corso di Fondamenti e Didattica della Geografia tenuto dalla Prof.ssa Lorena Rocca nell’a.a. 2018-2019 presso l’Università degli Studi di Padova. La prima ipotesi che ha guidato il progetto richiedeva di verificare se proporre ai futuri insegnanti un percorso formativo con lezioni teorico-pratiche sulla didattica della geografia regionale e sul game design permettesse loro di costruire un gioco da tavolo efficace per l'apprendimento delle regioni d'Italia nella didattica della geografia. Infatti, la sfida lanciata agli studenti al termine dell’esperienza è stata di progettare e realizzare dei giochi da presentare il 30 maggio 2019 a una fiera ludico-didattica al Palazzo del Bo di Padova. Alla fiera sono stati invitati degli insegnanti in servizio che hanno avuto modo di giocare con i prototipi realizzati dagli studenti e valutarli, fungendo da playtester. In linea con la valutazione trifocale di Castoldi (2016), per valutare l’efficacia di ogni singolo gioco sono stati somministrati tre questionari semi-strutturati molto simili ai futuri insegnanti (valutazione soggettiva), agli insegnanti partecipanti alla fiera (valutazione intersoggettiva) e alla sottoscritta (valutazione oggettiva). La seconda ipotesi di ricerca ha voluto indagare, tramite due questionari, uno proposto all’inizio e uno al termine dell’esperienza, se proporre ai futuri insegnanti un percorso del genere permettesse loro di considerare il gioco da tavolo uno strumento didattico efficace per l’insegnamento delle regioni italiane alla Scuola Primaria. Pertanto, grazie all’analisi delle risposte fornite, nel terzo capitolo è stato possibile confermare le due ipotesi di ricerca. Dapprima è stata proposta una rassegna dei giochi costruiti; dalla triangolazione delle valutazioni è emerso che gli studenti sono stati capaci di realizzare dei prototipi di gioco molto efficaci per insegnare le regioni italiane. Ha seguito un confronto delle risposte date ai questionari prima e dopo il percorso, che ha messo in luce l’impatto positivo dell’esperienza sul gruppo di riferimento. Infatti, la quasi totalità degli intervistati ha riconosciuto nel gioco da tavolo un mediatore efficace che riproporrebbe nelle esperienze di insegnamento future, per cui si ritiene possibile considerare un’eventuale applicabilità di tali strumenti in un reale contesto scolastico.

Che scatole queste regioni! Giochi da tavolo e didattica della geografia

CESTARO, SILVIA
2022/2023

Abstract

Il presente percorso di tesi indaga l’efficacia del gioco da tavolo come strumento per l’insegnamento delle regioni italiane alla Scuola Primaria. Il grande valore formativo della didattica regionale, ribadito anche dalla letteratura più recente, si scontra con la realtà per cui, di fatto, viene considerato un argomento ostico e noioso da allievi e insegnanti. La ricerca è nata pertanto dalla necessità di rivedere il metodo prevalentemente trasmissivo in auge da molti anni in ambito geografico e proporre una didattica innovativa capace di rendere i processi di insegnamento e apprendimento piacevoli e significativi. La prima parte dell’elaborato spiega l’importanza di far appassionare innanzitutto gli insegnanti alla materia, proponendo una “nuova geografia” di stampo umanistico in cui venga dato ampio spazio alla soggettività e alla percezione con cui comprendere la realtà regionale. Il capitolo prosegue con un approfondimento sulla didattica ludica e, più precisamente, sul gioco da tavolo quale strumento didattico capace di promuovere competenze geografiche e non solo. Definito il quadro teorico, è stato possibile progettare il disegno di ricerca, oggetto del secondo capitolo. Il modello preso in esame è la Ricerca-Formazione, volta a portare innovazione in ambito didattico e a promuovere la riflessività professionale dei docenti. Si è scelto a tal proposito di lavorare con gli studenti frequentanti il Corso di Fondamenti e Didattica della Geografia tenuto dalla Prof.ssa Lorena Rocca nell’a.a. 2018-2019 presso l’Università degli Studi di Padova. La prima ipotesi che ha guidato il progetto richiedeva di verificare se proporre ai futuri insegnanti un percorso formativo con lezioni teorico-pratiche sulla didattica della geografia regionale e sul game design permettesse loro di costruire un gioco da tavolo efficace per l'apprendimento delle regioni d'Italia nella didattica della geografia. Infatti, la sfida lanciata agli studenti al termine dell’esperienza è stata di progettare e realizzare dei giochi da presentare il 30 maggio 2019 a una fiera ludico-didattica al Palazzo del Bo di Padova. Alla fiera sono stati invitati degli insegnanti in servizio che hanno avuto modo di giocare con i prototipi realizzati dagli studenti e valutarli, fungendo da playtester. In linea con la valutazione trifocale di Castoldi (2016), per valutare l’efficacia di ogni singolo gioco sono stati somministrati tre questionari semi-strutturati molto simili ai futuri insegnanti (valutazione soggettiva), agli insegnanti partecipanti alla fiera (valutazione intersoggettiva) e alla sottoscritta (valutazione oggettiva). La seconda ipotesi di ricerca ha voluto indagare, tramite due questionari, uno proposto all’inizio e uno al termine dell’esperienza, se proporre ai futuri insegnanti un percorso del genere permettesse loro di considerare il gioco da tavolo uno strumento didattico efficace per l’insegnamento delle regioni italiane alla Scuola Primaria. Pertanto, grazie all’analisi delle risposte fornite, nel terzo capitolo è stato possibile confermare le due ipotesi di ricerca. Dapprima è stata proposta una rassegna dei giochi costruiti; dalla triangolazione delle valutazioni è emerso che gli studenti sono stati capaci di realizzare dei prototipi di gioco molto efficaci per insegnare le regioni italiane. Ha seguito un confronto delle risposte date ai questionari prima e dopo il percorso, che ha messo in luce l’impatto positivo dell’esperienza sul gruppo di riferimento. Infatti, la quasi totalità degli intervistati ha riconosciuto nel gioco da tavolo un mediatore efficace che riproporrebbe nelle esperienze di insegnamento future, per cui si ritiene possibile considerare un’eventuale applicabilità di tali strumenti in un reale contesto scolastico.
2022
Teaching regional geography with custom-built board games
geografia
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didattica ludica
scuola primaria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/46874