Negli ultimi decenni diversi studi hanno osservato come genitori maggiormente coinvolti nel caregiving avessero una più intensa attivazione di network cerebrali legati al parenting (network riassunti dal Parental brain model di Swain et alt.2014) alla visione di stimoli infantili, in particolare a quelli dei propri figli. (Leibenluft 2004, Feldman 2015, Mascaro 2013). Questi studi hanno considerato madri e padri di famiglie eterosessuali eccetto uno studio pioneristico di Abrahams che ha osservato come il coinvolgimento nel parenting moduli la risposta cerebrale anche in famiglie omogenitoriali (Abraham et al 2014). Un primo obbiettivo di questa ricerca è quello di estendere l’indagine di correlati neurobiologici legati all’esperienza genitoriale anche in famiglie lesbogenitoriali in modo da testare ulteriormente quanto osservato da Abrahams e altri studiosi: ovvero una ridotta influenza del sesso e del legame biologico sull’attivazione di network deputati al parenting rispetto alla maggiore influenza del coinvolgimento nel caregiving. Un ulteriore obbiettivo è quello di approfondire quest’ambito di ricerca anche a fasi successive a quella post-partum considerando famiglie con bambini maggiori di 5 anni; la maggior parte degli studi svolti finora sui network cerebrali coinvolti nel parenting, infatti, si è focalizzata sulla risposta cerebrale dei genitori nei primi mesi di vita del figlio. Nella presente ricerca verrà considerato il coinvolgimento genitoriale di madri lesbiche sia a livello qualitativo, ovvero il tipo di relazione instaurato tra madre-figlio, sia a livello quantitativo, ovvero il tempo effettivamente trascorso dal genitore nel caregiving. L’esperienza genitoriale sarà poi messa in relazione con la risposta cerebrale materna alla visione di volti infantili del proprio figlio o di un altro bambino caratterizzati da espressioni positive, negative o neutre. (dati ottenuti tramite tecnica fmri). Con la presente ricerca si vuole arricchire, attraverso lo studio di famiglie lesbogenitoriali in fasi successive a quella post-partum, l’emergente corpo di ricerche che cerca di dimostrare come l’aspetto esperienziale della specifica relazione genitore-figlio moduli l’attivazione di network cerebrali alla visione di stimoli infantili(livello neurobiologico).

Risposta cerebrale a volti infantili e tipo di coinvolgimento nella cura del proprio figlio: uno studio di risonanza magnetica funzionale in famiglie lesbogenitoriali

BENNATI, SILVIA
2022/2023

Abstract

Negli ultimi decenni diversi studi hanno osservato come genitori maggiormente coinvolti nel caregiving avessero una più intensa attivazione di network cerebrali legati al parenting (network riassunti dal Parental brain model di Swain et alt.2014) alla visione di stimoli infantili, in particolare a quelli dei propri figli. (Leibenluft 2004, Feldman 2015, Mascaro 2013). Questi studi hanno considerato madri e padri di famiglie eterosessuali eccetto uno studio pioneristico di Abrahams che ha osservato come il coinvolgimento nel parenting moduli la risposta cerebrale anche in famiglie omogenitoriali (Abraham et al 2014). Un primo obbiettivo di questa ricerca è quello di estendere l’indagine di correlati neurobiologici legati all’esperienza genitoriale anche in famiglie lesbogenitoriali in modo da testare ulteriormente quanto osservato da Abrahams e altri studiosi: ovvero una ridotta influenza del sesso e del legame biologico sull’attivazione di network deputati al parenting rispetto alla maggiore influenza del coinvolgimento nel caregiving. Un ulteriore obbiettivo è quello di approfondire quest’ambito di ricerca anche a fasi successive a quella post-partum considerando famiglie con bambini maggiori di 5 anni; la maggior parte degli studi svolti finora sui network cerebrali coinvolti nel parenting, infatti, si è focalizzata sulla risposta cerebrale dei genitori nei primi mesi di vita del figlio. Nella presente ricerca verrà considerato il coinvolgimento genitoriale di madri lesbiche sia a livello qualitativo, ovvero il tipo di relazione instaurato tra madre-figlio, sia a livello quantitativo, ovvero il tempo effettivamente trascorso dal genitore nel caregiving. L’esperienza genitoriale sarà poi messa in relazione con la risposta cerebrale materna alla visione di volti infantili del proprio figlio o di un altro bambino caratterizzati da espressioni positive, negative o neutre. (dati ottenuti tramite tecnica fmri). Con la presente ricerca si vuole arricchire, attraverso lo studio di famiglie lesbogenitoriali in fasi successive a quella post-partum, l’emergente corpo di ricerche che cerca di dimostrare come l’aspetto esperienziale della specifica relazione genitore-figlio moduli l’attivazione di network cerebrali alla visione di stimoli infantili(livello neurobiologico).
2022
Brain responses to infant faces and quality of involvement in caregiving: an fmri study in lesbian-parent families
coinvolgimento
risposta cerebrale
lesbogenitorialità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47106