Quando una persona non udente matura il bisogno di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, la mancanza di professionisti che padroneggiano la lingua dei segni comporta diverse sfide. Innanzitutto, quella legata alla presenza di un interprete. La sua presenza nella stanza di terapia, se non adeguatamente gestita, può comportare alcune questioni: in primo luogo, potrebbe inibire il cliente impedendogli di esternare aspetti personali rilevanti per il suo percorso; inoltre, potrebbe creare un disagio nel terapeuta, non abituato alla presenza di un traduttore nelle sedute con i suoi pazienti. Infine, la presenza dell’interprete potrebbe creare dinamiche terapeutiche particolari, con conseguenze sulla relazione terapeutica. Per questo motivo, è di fondamentale importanza che l’interprete sia preparato per un simile incarico e collabori con il clinico in modo tale da permettere la formazione di un’alleanza terapeutica positiva: la disponibilità a cooperare, la fiducia e un reciproco riconoscimento sono fondamentali affinché i due professionisti garantiscano al paziente il percorso terapeutico che richiede.
Considerazioni critiche sulla presenza dell'interprete di lingua dei segni nella psicoterapia con una persona sorda
DAL CIN, ANNA
2022/2023
Abstract
Quando una persona non udente matura il bisogno di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, la mancanza di professionisti che padroneggiano la lingua dei segni comporta diverse sfide. Innanzitutto, quella legata alla presenza di un interprete. La sua presenza nella stanza di terapia, se non adeguatamente gestita, può comportare alcune questioni: in primo luogo, potrebbe inibire il cliente impedendogli di esternare aspetti personali rilevanti per il suo percorso; inoltre, potrebbe creare un disagio nel terapeuta, non abituato alla presenza di un traduttore nelle sedute con i suoi pazienti. Infine, la presenza dell’interprete potrebbe creare dinamiche terapeutiche particolari, con conseguenze sulla relazione terapeutica. Per questo motivo, è di fondamentale importanza che l’interprete sia preparato per un simile incarico e collabori con il clinico in modo tale da permettere la formazione di un’alleanza terapeutica positiva: la disponibilità a cooperare, la fiducia e un reciproco riconoscimento sono fondamentali affinché i due professionisti garantiscano al paziente il percorso terapeutico che richiede.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/47501