Nel presente elaborato viene preso in considerazione lo sviluppo della memoria visiva del bambino e come essa viene valutata nei primi anni di vita. Si parte perciò da un concetto più ampio di memoria visiva, che esiste in varie forme, come ad esempio la memoria a lungo termine o la memoria iconica; ma ci concentreremo sulla memoria a breve termine o memoria di lavoro visiva se l’informazione viene poi manipolata in memoria. La memoria visiva fornisce una base fondamentale per la comprensione del mondo che ci circonda, senza questa capacità di rappresentare le informazioni visive in memoria la nostra esperienza visiva sarebbe formata da istantanee sconnesse. La memoria visiva del bambino si basa direttamente sulla percezione visiva o sulla generazione di un’immagine precedentemente memorizzata e sovrintende al mantenimento e alla manipolazione visuospaziale di queste immagini. Le prime prove dello sviluppo della memoria visuospaziale a breve termine emergono intorno ai sei mesi di età, mostrando poi un crescente sviluppo nei primi anni di vita. Durante la prima infanzia, le prestazioni nei compiti di memoria memoria di lavoro visiva dei bambini, migliorano notevolmente e raggiungo i livelli tipici degli adulti. Tuttavia, questo sviluppo della memoria visiva può essere alterato nei neonati nati pretermine, che possono presentare un rischio elevato di compromissione della memoria visuospaziale. È perciò raccomandata una diagnosi precoce dei problemi di memoria per poter intervenire tempestivamente. Verranno poi presi in considerazione strumenti e paradigmi che vengono utilizzati, dagli sperimentatori, per valutare lo sviluppo tipico della memoria visiva nei bambini.

Strumenti e paradigmi utilizzati nello studio della memoria visiva nella fascia 0-5 anni: una revisione della letteratura.

MILANI, MARTINA
2022/2023

Abstract

Nel presente elaborato viene preso in considerazione lo sviluppo della memoria visiva del bambino e come essa viene valutata nei primi anni di vita. Si parte perciò da un concetto più ampio di memoria visiva, che esiste in varie forme, come ad esempio la memoria a lungo termine o la memoria iconica; ma ci concentreremo sulla memoria a breve termine o memoria di lavoro visiva se l’informazione viene poi manipolata in memoria. La memoria visiva fornisce una base fondamentale per la comprensione del mondo che ci circonda, senza questa capacità di rappresentare le informazioni visive in memoria la nostra esperienza visiva sarebbe formata da istantanee sconnesse. La memoria visiva del bambino si basa direttamente sulla percezione visiva o sulla generazione di un’immagine precedentemente memorizzata e sovrintende al mantenimento e alla manipolazione visuospaziale di queste immagini. Le prime prove dello sviluppo della memoria visuospaziale a breve termine emergono intorno ai sei mesi di età, mostrando poi un crescente sviluppo nei primi anni di vita. Durante la prima infanzia, le prestazioni nei compiti di memoria memoria di lavoro visiva dei bambini, migliorano notevolmente e raggiungo i livelli tipici degli adulti. Tuttavia, questo sviluppo della memoria visiva può essere alterato nei neonati nati pretermine, che possono presentare un rischio elevato di compromissione della memoria visuospaziale. È perciò raccomandata una diagnosi precoce dei problemi di memoria per poter intervenire tempestivamente. Verranno poi presi in considerazione strumenti e paradigmi che vengono utilizzati, dagli sperimentatori, per valutare lo sviluppo tipico della memoria visiva nei bambini.
2022
Tools and paradigms used in the study of visual memory in the 0-5 age range: a literature review.
Strumenti
Memoria
Infanti
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