Il polline è un functional food sempre più apprezzato dai consumatori per le sue proprietà nutraceutiche; infatti, contiene tutti 8 gli amminoacidi essenziali, quasi tutte le vitamine (ad eccezione di B4 ed F) e minerali essenziali come fosforo, magnesio, potassio e zinco. Proprio per questo, il consumatore presta maggiore attenzione alla sua qualità e provenienza, prediligendo prodotti biologici e locali. È quindi importante individuare dei metodi analitici in grado di stabilire quale sia l’origine geografica del polline presente sul mercato. Attualmente, l’identificazione pollinica è basata sull’analisi melissopalinologica, un’analisi microscopica che permette di osservare quali pollini siano presenti in un campione e in che quantità. Questo tipo di analisi non è oggettiva, in quanto è basata sulle conoscenze e sull’esperienza dell’operatore. È anche dispendiosa in termini di tempo perché, oltre a dover identificare i pollini presenti, si devono distinguere spore, ife di funghi ed alghe. Risulta necessario trovare delle metodiche innovative che siano rapide, oggettive, economiche ed untarget. In particolare, un approccio untarget permette una completa caratterizzazione del prodotto, evidenziando eventuali elementi distintivi legati al territorio, di cui non si era a conoscenza. Alcuni tra i metodi più promettenti per raggiungere questo obiettivo sono quelli basati sullo studio del DNA tramite metabarcoding, NMR e tutte quelle tecniche volte a studiare i composti aromatici presenti nel prodotto. La possibilità di determinare con esattezza l’origine geografica del polline rappresenterebbe un consistente valore aggiunto per gli apicoltori di una determinata zona, utile a contrastare le numerose frodi del settore e per difendersi dalla massiccia importazione di prodotto estero. Inoltre, la caratterizzazione permetterebbe una maggiore tracciabilità del prodotto, fondamentale per la sicurezza alimentare.

Origine geografica del polline: metodi innovativi

BONATO, SARA
2022/2023

Abstract

Il polline è un functional food sempre più apprezzato dai consumatori per le sue proprietà nutraceutiche; infatti, contiene tutti 8 gli amminoacidi essenziali, quasi tutte le vitamine (ad eccezione di B4 ed F) e minerali essenziali come fosforo, magnesio, potassio e zinco. Proprio per questo, il consumatore presta maggiore attenzione alla sua qualità e provenienza, prediligendo prodotti biologici e locali. È quindi importante individuare dei metodi analitici in grado di stabilire quale sia l’origine geografica del polline presente sul mercato. Attualmente, l’identificazione pollinica è basata sull’analisi melissopalinologica, un’analisi microscopica che permette di osservare quali pollini siano presenti in un campione e in che quantità. Questo tipo di analisi non è oggettiva, in quanto è basata sulle conoscenze e sull’esperienza dell’operatore. È anche dispendiosa in termini di tempo perché, oltre a dover identificare i pollini presenti, si devono distinguere spore, ife di funghi ed alghe. Risulta necessario trovare delle metodiche innovative che siano rapide, oggettive, economiche ed untarget. In particolare, un approccio untarget permette una completa caratterizzazione del prodotto, evidenziando eventuali elementi distintivi legati al territorio, di cui non si era a conoscenza. Alcuni tra i metodi più promettenti per raggiungere questo obiettivo sono quelli basati sullo studio del DNA tramite metabarcoding, NMR e tutte quelle tecniche volte a studiare i composti aromatici presenti nel prodotto. La possibilità di determinare con esattezza l’origine geografica del polline rappresenterebbe un consistente valore aggiunto per gli apicoltori di una determinata zona, utile a contrastare le numerose frodi del settore e per difendersi dalla massiccia importazione di prodotto estero. Inoltre, la caratterizzazione permetterebbe una maggiore tracciabilità del prodotto, fondamentale per la sicurezza alimentare.
2022
Geographical origin of pollen: innovative methods
Polline
origine geografica
metabarcoding
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