Nel ventesimo secolo la violenza è stata interpretata attraverso diverse prospettive. Gli studi si sono prevalentemente concentrati nell’analisi della violenza come retaggio culturale, come concezione strumentale per ottenere il potere, come conflict theory e infine come processi di associazione, ovvero l’aggregazione di individui in gruppi secondo i propri interessi. Esistono poi approcci alternativi alla violenza come le teorie dell’opportunità e del controllo sociale, la teoria del comportamento di legge, le teorie sulla resistenza, la violenza simbolica oppure un’imposizione che giunge dall’alto. Le teorie della tradizione sociologica del Novecento sono in grado di affrontare un particolare tipo di violenza chiamata “violenza sessuale”? La mia indagine si concentrerà nell’esaminare la violenza sessuale durante la guerra, analizzando il pensiero di diversi autori contemporanei che hanno cercato di fornire una spiegazione al fenomeno. Le cause dello stupro di massa delle donne durante i conflitti armati possono essere interpretate attraverso diversi approcci. Secondo Randall Collins si tratta di un momento in cui i soldati vivono un “forward panic”, ovvero un passaggio da una condizione di lucidità a una condizione di irrazionalità. Secondo Consuelo Corradi il corpo delle donne rappresenta simbolicamente la nazione stessa e quindi violare la donna significa violare la nazione stessa. Secondo Jeffrey Alexander lo stupro di massa potrebbe essere interpretato come una “performance”, ovvero una rappresentazione scenica messa in atto dagli individui con lo scopo di creare instabilità politica, sociale e morale. Più le instabilità sono forti e intense più c’è il rischio che si possa creare un trauma culturale. Il massacro avvenuto durante la guerra in Bosnia-Erzegovina nel 1995 è un esempio di stupro di massa, in cui moltissime donne sono state violentate e torturate. Alla base di questi comportamenti si trovano motivazioni e fattori differenti, a seconda del tipo di approccio che si utilizza.
Guerra e stupro: un’analisi della violenza di massa
CERATO, ALESSIA
2022/2023
Abstract
Nel ventesimo secolo la violenza è stata interpretata attraverso diverse prospettive. Gli studi si sono prevalentemente concentrati nell’analisi della violenza come retaggio culturale, come concezione strumentale per ottenere il potere, come conflict theory e infine come processi di associazione, ovvero l’aggregazione di individui in gruppi secondo i propri interessi. Esistono poi approcci alternativi alla violenza come le teorie dell’opportunità e del controllo sociale, la teoria del comportamento di legge, le teorie sulla resistenza, la violenza simbolica oppure un’imposizione che giunge dall’alto. Le teorie della tradizione sociologica del Novecento sono in grado di affrontare un particolare tipo di violenza chiamata “violenza sessuale”? La mia indagine si concentrerà nell’esaminare la violenza sessuale durante la guerra, analizzando il pensiero di diversi autori contemporanei che hanno cercato di fornire una spiegazione al fenomeno. Le cause dello stupro di massa delle donne durante i conflitti armati possono essere interpretate attraverso diversi approcci. Secondo Randall Collins si tratta di un momento in cui i soldati vivono un “forward panic”, ovvero un passaggio da una condizione di lucidità a una condizione di irrazionalità. Secondo Consuelo Corradi il corpo delle donne rappresenta simbolicamente la nazione stessa e quindi violare la donna significa violare la nazione stessa. Secondo Jeffrey Alexander lo stupro di massa potrebbe essere interpretato come una “performance”, ovvero una rappresentazione scenica messa in atto dagli individui con lo scopo di creare instabilità politica, sociale e morale. Più le instabilità sono forti e intense più c’è il rischio che si possa creare un trauma culturale. Il massacro avvenuto durante la guerra in Bosnia-Erzegovina nel 1995 è un esempio di stupro di massa, in cui moltissime donne sono state violentate e torturate. Alla base di questi comportamenti si trovano motivazioni e fattori differenti, a seconda del tipo di approccio che si utilizza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49240