Affrontando la problematica dei cambiamenti climatici, non ci è più lecito trascurare alcuna soluzione per arrivare all’abbattimento delle emissioni di CO2, delle quali sono maggiormente responsabili i combustibili fossili usati per autotrazione (derivati dal petrolio), per riscaldamento (prevalentemente gas e gasolio) e per la produzione di energia elettrica (gas e carbone). Produrre energia in modo sostenibile e/o rinnovabile è la strategia che le varie Organizzazioni Mondiali hanno identificato come necessaria e perseguibile. Su questa base, la tecnologia ha fatto passi da gigante, proponendo soluzioni come solare, eolico, geotermico, idroelettrico, biomasse ed altre, ma ciascuna di queste ha dei pro e dei contro, non ultimo il fatto di essere spesso altalenanti nella produzione. Poiché la moderna società richiede sempre più energia ed in modo continuativo, ed essendo l’accumulo di grandi quantità di energia ancora una chimera, l’energia prodotta da centrali nucleari, già adottata da molte Nazioni, merita una seconda chance anche per l’Italia. L’appeal che questa fonte energetica, tecnologicamente avanzata, ha nei confronti della società civile italiana, dettato dal debutto con le bombe di Hiroshima e Nagasaki, e successivamente con gli incidenti di Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima, è stato altalenante. Ho voluto acquisire informazioni tecniche direttamente dalle fonti ufficiali, da report di enti nazionali e internazionali e le normative che ne sono scaturite, per comprendere meglio se le scelte fatte nel passato sono state dettate più dall'emotività (magari indotta dalla narrazione catastrofica), o da interessi secondari, piuttosto che da fatti concreti e da una consapevolezza informata.
"IL DIRITTO DEL NUCLEARE. LE MODERNE ESIGENZE AMBIENTALI ED ECONOMICHE RICHIEDONO SCELTE IMPORTANTI ED AZIONI CONCRETE: IL POTENZIAMENTO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DAL NUCLEARE PUO' ESSERE UNA DI QUESTE? "
DANIELLI, GIULIA
2022/2023
Abstract
Affrontando la problematica dei cambiamenti climatici, non ci è più lecito trascurare alcuna soluzione per arrivare all’abbattimento delle emissioni di CO2, delle quali sono maggiormente responsabili i combustibili fossili usati per autotrazione (derivati dal petrolio), per riscaldamento (prevalentemente gas e gasolio) e per la produzione di energia elettrica (gas e carbone). Produrre energia in modo sostenibile e/o rinnovabile è la strategia che le varie Organizzazioni Mondiali hanno identificato come necessaria e perseguibile. Su questa base, la tecnologia ha fatto passi da gigante, proponendo soluzioni come solare, eolico, geotermico, idroelettrico, biomasse ed altre, ma ciascuna di queste ha dei pro e dei contro, non ultimo il fatto di essere spesso altalenanti nella produzione. Poiché la moderna società richiede sempre più energia ed in modo continuativo, ed essendo l’accumulo di grandi quantità di energia ancora una chimera, l’energia prodotta da centrali nucleari, già adottata da molte Nazioni, merita una seconda chance anche per l’Italia. L’appeal che questa fonte energetica, tecnologicamente avanzata, ha nei confronti della società civile italiana, dettato dal debutto con le bombe di Hiroshima e Nagasaki, e successivamente con gli incidenti di Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima, è stato altalenante. Ho voluto acquisire informazioni tecniche direttamente dalle fonti ufficiali, da report di enti nazionali e internazionali e le normative che ne sono scaturite, per comprendere meglio se le scelte fatte nel passato sono state dettate più dall'emotività (magari indotta dalla narrazione catastrofica), o da interessi secondari, piuttosto che da fatti concreti e da una consapevolezza informata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49250