La posizione generale nella quale la donna musulmana si trova oggi nella maggior parte dei Paesi islamici, risulta essere una condizione di totale subordinazione, povertà, subalternità e mancanza di diritti. Tale situazione è data dalle pratiche ancestrali e patriarcali di esclusivo appannaggio maschile, che hanno svolto un ruolo centrale nello stabilire la posizione della donna all'interno della società musulmana, e nel definire leggi e istituzioni islamiche, molte delle quali sono ancora oggi in vigore. “Donna, vita e libertà” è lo slogan chiave che, nelle ultime settimane, ha invaso non solo l’intero Iran, ma anche il resto del mondo; per comprendere a pieno l’odierna realtà iraniana è necessario fare un passo indietro. L’inizio dell’elaborato vuole essere un quadro generale della storia iraniana e della condizione delle donne a partire dalla fine della dinastia Pahlavi e l’inizio della Rivoluzione del 1979, quando lo shah abbandonò il Paese, e ci fu il ritorno in patria del nuovo Āyatollāh, Khomeini. Quest’ultimo si fece portavoce dell’emancipazione femminile e del rispetto della figura della donna ma, una volta conquistato il potere politico e instaurata una teocrazia, venne attuata una rapida islamizzazione e, successivamente, il ruolo delle donne tornò ad essere di tipo “tradizionale”: venne imposto l’uso dell’hijab e, a distanza di un mese dalla fine della Rivoluzione, vennero lentamente aboliti il diritto alla famiglia e altri diritti civili. Nel secondo capitolo si andrà ad analizzare la repressione delle donne e loro condizioni attuali, ponendo l’accento sulle diverse leggi discriminatorie e misogine emanate dallo stesso Āyatollāh negli anni successivi alla Rivoluzione del 1979 e quelle che seguirono. Nella parte conclusiva del lavoro si è scelto di dare visibilità alle attuali proteste che si stanno svolgendo in Iran, focalizzandosi sulla miccia che le ha accese: la morte di Mahsa Amini. Le attuali manifestazioni si distinguono da quelle precedenti per significato, istanze e portata. La popolazione iraniana oggi in protesta rivendica la necessità di un cambiamento radicale del sistema patriarcale, senza però lo stravolgimento del suo credo, l’Islam.

"DONNA, VITA, LIBERTÀ": MOTTO, RIVOLUZIONE ED EMANCIPAZIONE

GOLDONI, CAMILLA
2022/2023

Abstract

La posizione generale nella quale la donna musulmana si trova oggi nella maggior parte dei Paesi islamici, risulta essere una condizione di totale subordinazione, povertà, subalternità e mancanza di diritti. Tale situazione è data dalle pratiche ancestrali e patriarcali di esclusivo appannaggio maschile, che hanno svolto un ruolo centrale nello stabilire la posizione della donna all'interno della società musulmana, e nel definire leggi e istituzioni islamiche, molte delle quali sono ancora oggi in vigore. “Donna, vita e libertà” è lo slogan chiave che, nelle ultime settimane, ha invaso non solo l’intero Iran, ma anche il resto del mondo; per comprendere a pieno l’odierna realtà iraniana è necessario fare un passo indietro. L’inizio dell’elaborato vuole essere un quadro generale della storia iraniana e della condizione delle donne a partire dalla fine della dinastia Pahlavi e l’inizio della Rivoluzione del 1979, quando lo shah abbandonò il Paese, e ci fu il ritorno in patria del nuovo Āyatollāh, Khomeini. Quest’ultimo si fece portavoce dell’emancipazione femminile e del rispetto della figura della donna ma, una volta conquistato il potere politico e instaurata una teocrazia, venne attuata una rapida islamizzazione e, successivamente, il ruolo delle donne tornò ad essere di tipo “tradizionale”: venne imposto l’uso dell’hijab e, a distanza di un mese dalla fine della Rivoluzione, vennero lentamente aboliti il diritto alla famiglia e altri diritti civili. Nel secondo capitolo si andrà ad analizzare la repressione delle donne e loro condizioni attuali, ponendo l’accento sulle diverse leggi discriminatorie e misogine emanate dallo stesso Āyatollāh negli anni successivi alla Rivoluzione del 1979 e quelle che seguirono. Nella parte conclusiva del lavoro si è scelto di dare visibilità alle attuali proteste che si stanno svolgendo in Iran, focalizzandosi sulla miccia che le ha accese: la morte di Mahsa Amini. Le attuali manifestazioni si distinguono da quelle precedenti per significato, istanze e portata. La popolazione iraniana oggi in protesta rivendica la necessità di un cambiamento radicale del sistema patriarcale, senza però lo stravolgimento del suo credo, l’Islam.
2022
"WOMAN, LIFE, FREEDOM": MOTTO, REVOLUTION AND EMANCIPATION
Donna
Iran
Rivoluzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49270