I media, soprattutto nel momento in cui emergono in una nuova forma, provocano tra le persone diverse reazioni, alcune più ottimistiche e altre più pessimistiche, aprendo il dibattito pubblico sulle norme sociali e culturali. Uno dei frame attraverso cui essi possono essere considerati è quello del fenomeno sociale chiamato “panico morale”, che relativamente ai mezzi di comunicazione prende il nome di “media panic”. I media, da un lato, diventano l’oggetto del fenomeno: producono preoccupazione e sembrano essere una minaccia per la morale e i valori della società. Dall’altro lato, possono contribuire alla formazione del panico morale, avendo un ruolo significativo nella costruzione e nella diffusione delle notizie. Il panico morale nella sua evoluzione a ondate presenta delle caratteristiche e delle fasi precise, attraverso cui i casi riconducibili a esso possono essere letti. In Italia, l’esempio più emblematico e citato è quello della Blue Whale Challenge, di cui i media hanno iniziato a parlare dal 2017, periodo in cui è iniziata l’ondata. Si tratta di una serie di sfide di cui si presume gli adolescenti vengano a conoscenza attraverso i social e che prevede atti autolesionistici, fino ad arrivare al suicidio. Una sfida, quindi, che spaventa la società, ma più che essere un fenomeno di autolesionismo si tratta di panico morale, in cui la costruzione delle notizie sui giornali e in televisione ha un ruolo determinante.
I media e la costruzione delle notizie. Un caso di panico morale in Italia: la Blue Whale Challenge
DELLE VEDOVE, CARLA
2022/2023
Abstract
I media, soprattutto nel momento in cui emergono in una nuova forma, provocano tra le persone diverse reazioni, alcune più ottimistiche e altre più pessimistiche, aprendo il dibattito pubblico sulle norme sociali e culturali. Uno dei frame attraverso cui essi possono essere considerati è quello del fenomeno sociale chiamato “panico morale”, che relativamente ai mezzi di comunicazione prende il nome di “media panic”. I media, da un lato, diventano l’oggetto del fenomeno: producono preoccupazione e sembrano essere una minaccia per la morale e i valori della società. Dall’altro lato, possono contribuire alla formazione del panico morale, avendo un ruolo significativo nella costruzione e nella diffusione delle notizie. Il panico morale nella sua evoluzione a ondate presenta delle caratteristiche e delle fasi precise, attraverso cui i casi riconducibili a esso possono essere letti. In Italia, l’esempio più emblematico e citato è quello della Blue Whale Challenge, di cui i media hanno iniziato a parlare dal 2017, periodo in cui è iniziata l’ondata. Si tratta di una serie di sfide di cui si presume gli adolescenti vengano a conoscenza attraverso i social e che prevede atti autolesionistici, fino ad arrivare al suicidio. Una sfida, quindi, che spaventa la società, ma più che essere un fenomeno di autolesionismo si tratta di panico morale, in cui la costruzione delle notizie sui giornali e in televisione ha un ruolo determinante.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49802