Il titolo scelto per l’elaborato fa riferimento alla scrittura e alla realizzazione del film Portrait de la jeune fille en feu (C. SCIAMMA, Francia, 2019) che sarà oggetto di analisi e commento nel terzo capitolo. La stessa regista Sciamma ha definito la propria opera un manifesto del female gaze. Con il lavoro di ricerca bibliografica proposto, infatti, si tende a comprendere se il cosiddetto sguardo femminile possa rappresentare una valida alternativa al più conosciuto sguardo maschile. Trattandosi di un argomento estremamente vasto e potenzialmente dispersivo, si è pensato di incentrare il focus sulla rappresentazione del corpo della donna e dell’intimità fra donne all’interno delle storie saffiche. A partire dallo studio e dall’analisi di testi canonici della Feminist Film Theory, dai saggi di Laura Mulvey e Jackie Stacey ai volumi di Teresa de Lauretis, si è cominciato ad approfondire la critica femminista in ambito cinematografico e gli sguardi maschile e femminile da un punto di vista prettamente teorico. In seguito a questa impegnativa raccolta di informazioni cruciali è cominciata finalmente la fase di stesura dell’elaborato vero e proprio. Nonostante una bibliografia di partenza piuttosto corposa, a mano a mano che il lavoro di scrittura prendeva forma, si aggiungevano fonti per approfondire gli argomenti da trattare nei capitoli successivi. Il lavoro si articola in due macroaree: la prima è quella teorica e la seconda consta di un esempio filmico in cui è applicata la teoria. In totale vi sono tre capitoli principali. Nel primo capitolo viene esposto il male gaze, mentre nel sotto capitolo 1.1 sono affrontati diversi esempi in cui questo tipo di sguardo si è rivelato problematico. Il secondo capitolo tratta il cosiddetto female gaze con la sua variante più estrema del lesbian gaze che ha spazio nel sotto capitolo 2.2. Infine, il terzo capitolo, che corrisponde alla macroarea di applicazione della teoria, include l’analisi della fenomenologia degli sguardi e il commento del film manifesto del female gaze di cui sopra. In conclusione, lo studio ha messo in luce che può esistere ed essere messo in pratica, come Sciamma ha mostrato in modo esemplare, un modo diverso di rappresentare il corpo femminile e l’intimità o la sessualità tra donne che consiste nel female gaze.
Scrivere una storia di uguaglianza: il film manifesto al femminile
CAPALBO, ELSA
2022/2023
Abstract
Il titolo scelto per l’elaborato fa riferimento alla scrittura e alla realizzazione del film Portrait de la jeune fille en feu (C. SCIAMMA, Francia, 2019) che sarà oggetto di analisi e commento nel terzo capitolo. La stessa regista Sciamma ha definito la propria opera un manifesto del female gaze. Con il lavoro di ricerca bibliografica proposto, infatti, si tende a comprendere se il cosiddetto sguardo femminile possa rappresentare una valida alternativa al più conosciuto sguardo maschile. Trattandosi di un argomento estremamente vasto e potenzialmente dispersivo, si è pensato di incentrare il focus sulla rappresentazione del corpo della donna e dell’intimità fra donne all’interno delle storie saffiche. A partire dallo studio e dall’analisi di testi canonici della Feminist Film Theory, dai saggi di Laura Mulvey e Jackie Stacey ai volumi di Teresa de Lauretis, si è cominciato ad approfondire la critica femminista in ambito cinematografico e gli sguardi maschile e femminile da un punto di vista prettamente teorico. In seguito a questa impegnativa raccolta di informazioni cruciali è cominciata finalmente la fase di stesura dell’elaborato vero e proprio. Nonostante una bibliografia di partenza piuttosto corposa, a mano a mano che il lavoro di scrittura prendeva forma, si aggiungevano fonti per approfondire gli argomenti da trattare nei capitoli successivi. Il lavoro si articola in due macroaree: la prima è quella teorica e la seconda consta di un esempio filmico in cui è applicata la teoria. In totale vi sono tre capitoli principali. Nel primo capitolo viene esposto il male gaze, mentre nel sotto capitolo 1.1 sono affrontati diversi esempi in cui questo tipo di sguardo si è rivelato problematico. Il secondo capitolo tratta il cosiddetto female gaze con la sua variante più estrema del lesbian gaze che ha spazio nel sotto capitolo 2.2. Infine, il terzo capitolo, che corrisponde alla macroarea di applicazione della teoria, include l’analisi della fenomenologia degli sguardi e il commento del film manifesto del female gaze di cui sopra. In conclusione, lo studio ha messo in luce che può esistere ed essere messo in pratica, come Sciamma ha mostrato in modo esemplare, un modo diverso di rappresentare il corpo femminile e l’intimità o la sessualità tra donne che consiste nel female gaze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/51220