L'argomento scelto per il lavoro di tesi vuole analizzare il rapporto esistente tra mass media e paura del crimine andando riflettere su come la comunicazione mass-mediatica crea un “mondo cattivo”. Nel mondo odierno è un tema fondamentale dal momento che i mass media pervadono la vita di qualsiasi persona andando a dirigere l’opinione pubblica. Da considerare importante fin da subito è che i meccanismi di influenza non sono a sé stanti e vanno ad agire indipendentemente dalle persone ma anzi sono permessi e trovano la loro forza proprio negli schemi cognitivi, nella personalità, nelle credenze e nei valori di ognuno di noi. Questo significa che tutti noi siamo influenzabili ma non tutti siamo influenzati dagli stessi contenuti. Diversi mass media (radio, televisione, instagram, etc…) forniscono diverse visioni di una stessa vicenda dove il modo di raccontarla cambia il significato stesso della realtà dell’evento accaduto. Il potere di decidere come interpretarla però è in mano dei soggetti che la sentono o guardano, avendo l’autonomia di integrare il nuovo imput con i propri schemi di pensiero, creando un significato nuovo o precostruito. Quindi è vero che potenzialmente ci possono essere milioni di interpretazioni di uno stesso fatto ma allo stesso modo è vero che ci sono le stesse strategie di diffusione di tale evento. Tipicamente i mass media veicolano le notizie, contrapponendo due posizioni come se fossero antitetiche, inconciliabili creando dei veri e propri scontri dialettici. Approfittandone per dipingere una società in bianco e nero dove chi la pensa in un modo è una persona giusta e chi la pensa diversamente è lui stesso colpevole, enfatizzando la paura e costruendo odio tra le parti sociali. La tesi viene introdotta da un episodio esemplificativo risalente alla fine del 1800 che mette in luce le conseguenze ultime di una comunicazione tendenziosa. Sviluppando la discussione ripercorrerà i modi con cui si sono modificati i due fenomeni oggetto di analisi, in modo da avere un quadro storico-concettuale che permetterà di avere una visione a compartimenti. Il corpo del lavoro integrerà questa visione costruendo un sapere integrato esaustivo evidenziando i principali meccanismi di erosione della realtà che avviene sui dispositivi di comunicazione di massa. In seguito, metterà in mostra il linguaggio che permette il circolo viziosa tra media e paura. Nella parte conclusiva indagheremo l’affidabilità dei dati delle ricerche sull’argomento discusso proponendo nuovi spunti per poter limitare le conseguenze dannose che si creano a causa della stessa natura dei mass media e di speculazioni dei loro utilizzatori.

Paura del crimine nel 2023: come i mass media spaventano la società

CERUTTI, VALENTINO
2022/2023

Abstract

L'argomento scelto per il lavoro di tesi vuole analizzare il rapporto esistente tra mass media e paura del crimine andando riflettere su come la comunicazione mass-mediatica crea un “mondo cattivo”. Nel mondo odierno è un tema fondamentale dal momento che i mass media pervadono la vita di qualsiasi persona andando a dirigere l’opinione pubblica. Da considerare importante fin da subito è che i meccanismi di influenza non sono a sé stanti e vanno ad agire indipendentemente dalle persone ma anzi sono permessi e trovano la loro forza proprio negli schemi cognitivi, nella personalità, nelle credenze e nei valori di ognuno di noi. Questo significa che tutti noi siamo influenzabili ma non tutti siamo influenzati dagli stessi contenuti. Diversi mass media (radio, televisione, instagram, etc…) forniscono diverse visioni di una stessa vicenda dove il modo di raccontarla cambia il significato stesso della realtà dell’evento accaduto. Il potere di decidere come interpretarla però è in mano dei soggetti che la sentono o guardano, avendo l’autonomia di integrare il nuovo imput con i propri schemi di pensiero, creando un significato nuovo o precostruito. Quindi è vero che potenzialmente ci possono essere milioni di interpretazioni di uno stesso fatto ma allo stesso modo è vero che ci sono le stesse strategie di diffusione di tale evento. Tipicamente i mass media veicolano le notizie, contrapponendo due posizioni come se fossero antitetiche, inconciliabili creando dei veri e propri scontri dialettici. Approfittandone per dipingere una società in bianco e nero dove chi la pensa in un modo è una persona giusta e chi la pensa diversamente è lui stesso colpevole, enfatizzando la paura e costruendo odio tra le parti sociali. La tesi viene introdotta da un episodio esemplificativo risalente alla fine del 1800 che mette in luce le conseguenze ultime di una comunicazione tendenziosa. Sviluppando la discussione ripercorrerà i modi con cui si sono modificati i due fenomeni oggetto di analisi, in modo da avere un quadro storico-concettuale che permetterà di avere una visione a compartimenti. Il corpo del lavoro integrerà questa visione costruendo un sapere integrato esaustivo evidenziando i principali meccanismi di erosione della realtà che avviene sui dispositivi di comunicazione di massa. In seguito, metterà in mostra il linguaggio che permette il circolo viziosa tra media e paura. Nella parte conclusiva indagheremo l’affidabilità dei dati delle ricerche sull’argomento discusso proponendo nuovi spunti per poter limitare le conseguenze dannose che si creano a causa della stessa natura dei mass media e di speculazioni dei loro utilizzatori.
2022
Fear of crime in 2023: how the media scares society
paura
crimine
mass media
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/51466