L’affidamento familiare è un provvedimento regolato dalla Legge n. 149 del 28 marzo 2001 che prevede l’intervento e l’impegno di diverse figure professionali. Si tratta di una misura preventiva che si attua nei casi in cui l’ambiente familiare venga ritenuto danneggiato non irrimediabilmente. Le ragioni che portano alla necessità di questo intervento sono molteplici e diverse sono anche le tipologie di affidamento che possono essere messe in atto. Il minore che si trova ad abbandonare il nucleo famigliare d’origine si trova ad affrontare, oltre alle normali sfide evolutive, una situazione di strappo. L’accoglienza in una famiglia affidataria può essere un’opportunità per il bambino o il ragazzo per trovare delle nuove figure genitoriali che soddisfino tre aspetti in particolare: “la necessità di una cura attenta ed adeguata alle mutevoli esigenze di sicurezza e autonomia del bambino in base al suo stadio evolutivo; una relazione affettiva calorosa in grado di saper gestire le interazioni sociali, le situazioni difficili e gli eventi di vita perturbanti; l’utilizzo di una disciplina coerente e basata sul ragionamento che induca i bambini a rispettare certi limiti e a favorirne lo sviluppo dell’autocontrollo” (Belsky e Voudra, 1987). Compito degli affidatari è quello di dimostrarsi disponibili nei confronti delle esigenze del bambino affidatogli, sapendo che si tratta di una quotidianità destinata a terminare e nella quale sarà necessario confrontarsi costantemente con le altre figure coinvolte. Le famiglie affidatarie possono avere diverse conformazioni ma nel caso in cui è presente una coppia di genitori è indispensabile valutarne il tipo di relazione per evitare di innescare una nuova situazione di pericolo. Grazie ai dati raccolti dal CASF di Padova tramite la somministrazione di tre strumenti (DAS, ECR-R e CUIDA) agli aderenti al progetto, è stato possibile analizzare e dare significato ai valori delle variabili misurate dalle scale a disposizione. Nello specifico si tratta di valutare il funzionamento relazionale e socio emotivo dei potenziali affidatari attraverso l’analisi di attitudini alla genitorialità, qualità del legame di coppia e stile di attaccamento con un’attenzione particolare verso le possibili differenze tra i gruppi di sesso differente.

La famiglia affidataria: analisi del profilo delle coppie che si rivolgono al CASF di Padova

MORETTI, GINEVRA
2022/2023

Abstract

L’affidamento familiare è un provvedimento regolato dalla Legge n. 149 del 28 marzo 2001 che prevede l’intervento e l’impegno di diverse figure professionali. Si tratta di una misura preventiva che si attua nei casi in cui l’ambiente familiare venga ritenuto danneggiato non irrimediabilmente. Le ragioni che portano alla necessità di questo intervento sono molteplici e diverse sono anche le tipologie di affidamento che possono essere messe in atto. Il minore che si trova ad abbandonare il nucleo famigliare d’origine si trova ad affrontare, oltre alle normali sfide evolutive, una situazione di strappo. L’accoglienza in una famiglia affidataria può essere un’opportunità per il bambino o il ragazzo per trovare delle nuove figure genitoriali che soddisfino tre aspetti in particolare: “la necessità di una cura attenta ed adeguata alle mutevoli esigenze di sicurezza e autonomia del bambino in base al suo stadio evolutivo; una relazione affettiva calorosa in grado di saper gestire le interazioni sociali, le situazioni difficili e gli eventi di vita perturbanti; l’utilizzo di una disciplina coerente e basata sul ragionamento che induca i bambini a rispettare certi limiti e a favorirne lo sviluppo dell’autocontrollo” (Belsky e Voudra, 1987). Compito degli affidatari è quello di dimostrarsi disponibili nei confronti delle esigenze del bambino affidatogli, sapendo che si tratta di una quotidianità destinata a terminare e nella quale sarà necessario confrontarsi costantemente con le altre figure coinvolte. Le famiglie affidatarie possono avere diverse conformazioni ma nel caso in cui è presente una coppia di genitori è indispensabile valutarne il tipo di relazione per evitare di innescare una nuova situazione di pericolo. Grazie ai dati raccolti dal CASF di Padova tramite la somministrazione di tre strumenti (DAS, ECR-R e CUIDA) agli aderenti al progetto, è stato possibile analizzare e dare significato ai valori delle variabili misurate dalle scale a disposizione. Nello specifico si tratta di valutare il funzionamento relazionale e socio emotivo dei potenziali affidatari attraverso l’analisi di attitudini alla genitorialità, qualità del legame di coppia e stile di attaccamento con un’attenzione particolare verso le possibili differenze tra i gruppi di sesso differente.
2022
The foster family: profile analysis of couples who apply to the foster care center of Padua
Psicologia
Famiglia affidataria
CASF
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/51512