Negli ultimi anni, la dislessia è stata sempre più definita in termini dimensionali, evidenziando una serie di abilità e difficoltà legate alle capacità di decodifica della lettura che variano tra gli individui su un continuum all'interno della popolazione generale. Questo cambiamento sfida l'approccio categoriale tradizionale che distingueva i soggetti con dislessia dai lettori “normo-tipici”. Questo studio, composto da un campione di 249 bambini e adolescenti di età compresa tra 8 e 15 anni, mira a indagare nello specifico le proprietà dimensionali della denominazione rapida automatizzata (RAN) e la sua correlazione con l'abilità di lettura. I risultati hanno rivelato una forte correlazione positiva tra la RAN e l'abilità di lettura (r = 0,54), suggerendo che la RAN svolge un ruolo significativo nelle prestazioni di lettura. Questi risultati supportano l’approccio dimensionale per la dislessia, considerata una condizione complessa con molteplici deficit cognitivi. Inoltre, la prospettiva dimensionale offre spunti sia nel campo clinico al fine di avere una diagnosi e delle strategie di intervento personalizzate, sia nel campo della ricerca in cui mitigherebbe il problema della perdita di potenza statistica e limiterebbe il rischio di interpretare condizioni che hanno basi cognitive sottostanti ampiamente comuni, come fossero «cluster» discreti, evitando quindi che la conoscenza generata dalla ricerca sia limitata e meno generalizzabile alla realtà complessa.

Denominazione rapida automatizzata e abilità di lettura: un approccio dimensionale per la dislessia

PACCAGNELLA, FRANCESCO
2022/2023

Abstract

Negli ultimi anni, la dislessia è stata sempre più definita in termini dimensionali, evidenziando una serie di abilità e difficoltà legate alle capacità di decodifica della lettura che variano tra gli individui su un continuum all'interno della popolazione generale. Questo cambiamento sfida l'approccio categoriale tradizionale che distingueva i soggetti con dislessia dai lettori “normo-tipici”. Questo studio, composto da un campione di 249 bambini e adolescenti di età compresa tra 8 e 15 anni, mira a indagare nello specifico le proprietà dimensionali della denominazione rapida automatizzata (RAN) e la sua correlazione con l'abilità di lettura. I risultati hanno rivelato una forte correlazione positiva tra la RAN e l'abilità di lettura (r = 0,54), suggerendo che la RAN svolge un ruolo significativo nelle prestazioni di lettura. Questi risultati supportano l’approccio dimensionale per la dislessia, considerata una condizione complessa con molteplici deficit cognitivi. Inoltre, la prospettiva dimensionale offre spunti sia nel campo clinico al fine di avere una diagnosi e delle strategie di intervento personalizzate, sia nel campo della ricerca in cui mitigherebbe il problema della perdita di potenza statistica e limiterebbe il rischio di interpretare condizioni che hanno basi cognitive sottostanti ampiamente comuni, come fossero «cluster» discreti, evitando quindi che la conoscenza generata dalla ricerca sia limitata e meno generalizzabile alla realtà complessa.
2022
RAN and reading skills: a dimensional approach to dyslexia
Lettura
Dimensionale
Dislessia
RAN
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