Questa tesi nasce dall'idea di voler dare voce alle tematiche delle discriminazioni e dei pregiudizi che nella società, ma soprattutto nel mondo dello sport, sono ancora presenti e che influiscono nella vita di uno individuo. Sentirsi liberi di praticare sport senza doversi nascondere o senza avere paura di esprimere se stessi, dovrebbe rappresentare al giorno d'oggi il "principio fondamentale" di questo diritto. Purtroppo sono ancora molti/e gli/le sportivi/e che mascherano la loro sessualità per paura dei pregiudizi e delle ripercussioni che si possono creare nell'ambiente in cui militano. Grandi Istituzioni come CIO, Comitati Olimpici Nazionali ma anche organizzazioni e associazioni sportive come UEFA, FIFA etc hanno introdotto nei rispettivi statuti, articoli nei quali la tutela nei confronti dei soggetti appartenenti alla comunità LGBTQ+ risulta essere di fondamentale importanza non solo per il mondo dello sport ma anche per il singolo individuo. Nell'elaborato possiamo notare come grande importanza è stata data a storie di sportivi/e che nel corso della loro carriera, o al termine di essa, hanno avuto il coraggio rendere pubblica la loro omosessualità. Proprio da queste storie possiamo notare come le emozioni, i sentimenti e i riscontri che gli/le sportivi/e hanno avuto dopo il coming out, risultino essere differenti per ognuno/a di loro. Una panoramica generale circa questo aspetto è stata effettuata grazie al contributo prezioso di Giorgia Sottana che, con la sua disponibilità e sincerità, ha potuto dimostrare come lo sport possa essere un ambiente inclusivo per tutti.. basta solamente avere il coraggio di abbattere qualsiasi ostacolo e barriera.
Pregiudizio, sport e comunità LGBTQ+: Può il pregiudizio influire sulla prestazione di uno sportivo?
SARTOR, FRANCESCA
2022/2023
Abstract
Questa tesi nasce dall'idea di voler dare voce alle tematiche delle discriminazioni e dei pregiudizi che nella società, ma soprattutto nel mondo dello sport, sono ancora presenti e che influiscono nella vita di uno individuo. Sentirsi liberi di praticare sport senza doversi nascondere o senza avere paura di esprimere se stessi, dovrebbe rappresentare al giorno d'oggi il "principio fondamentale" di questo diritto. Purtroppo sono ancora molti/e gli/le sportivi/e che mascherano la loro sessualità per paura dei pregiudizi e delle ripercussioni che si possono creare nell'ambiente in cui militano. Grandi Istituzioni come CIO, Comitati Olimpici Nazionali ma anche organizzazioni e associazioni sportive come UEFA, FIFA etc hanno introdotto nei rispettivi statuti, articoli nei quali la tutela nei confronti dei soggetti appartenenti alla comunità LGBTQ+ risulta essere di fondamentale importanza non solo per il mondo dello sport ma anche per il singolo individuo. Nell'elaborato possiamo notare come grande importanza è stata data a storie di sportivi/e che nel corso della loro carriera, o al termine di essa, hanno avuto il coraggio rendere pubblica la loro omosessualità. Proprio da queste storie possiamo notare come le emozioni, i sentimenti e i riscontri che gli/le sportivi/e hanno avuto dopo il coming out, risultino essere differenti per ognuno/a di loro. Una panoramica generale circa questo aspetto è stata effettuata grazie al contributo prezioso di Giorgia Sottana che, con la sua disponibilità e sincerità, ha potuto dimostrare come lo sport possa essere un ambiente inclusivo per tutti.. basta solamente avere il coraggio di abbattere qualsiasi ostacolo e barriera.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sartor_Francesca.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.39 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.39 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/52667