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I pacemaker cardiaci impiantabili si sono dimostrati strumenti terapeutici validi per il miglioramento della qualità e della durata di vita di pazienti affetti da disturbi del ritmo cardiaco (tachicardie e bradicardie). Tuttavia, i pacemaker cardiaci tradizionali possono essere la causa di complicanze acute o croniche, legate sia al pacemaker impiantato nella tasca sottocutanea che agli elettrocateteri transvenosi. Per questo motivo, i pacemaker leadless (“senza fili”) rappresentano il futuro della stimolazione cardiaca artificiale. Con l’evolvere della tecnologia leadless, sono stati sviluppati sistemi di stimolazione cardiaca sempre più miniaturizzati e “senza fili”, il cui generatore d’impulsi e gli elettrodi sono contenuti in una singola unità totalmente intracardiaca, eliminando quindi la presenza degli elettrocateteri e della tasca sottocutanea. Gli studi iniziali di Nanostim LCP e Micra TPS, i primi pacemaker leadless impiantati sull’uomo, hanno già mostrato risultati favorevoli in termini di efficacia e sicurezza rispetto a quelli trasvenosi. Si tratta indubbiamente di dispositivi che comportano notevoli limiti e necessiteranno, ancora, di molti cambiamenti. Gli sviluppi futuri potrebbero consentire una stimolazione monocamerale e multicamerale completamente priva di elettrocateteri, inaugurando, cosi, un’era di stimolazione senza fili, più sicura per l’uomo.
Pacemaker leadless, la nuova generazione della stimolazione cardiaca artificiale
SGARBOSSA, MARTINA
2022/2023
Abstract
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/52985