L’elaborato tratta le procedure chirurgiche robotiche impiegate per il trattamento di pazienti affetti da stenosi ureterale benigna acquisita. Lo scopo dello studio è valutare i risultati perioperatori e funzionali dei pazienti operati. Lo studio è retrospettivo e comprende una coorte di 23 pazienti. Per le procedute è stata adottata la piattaforma robotica DaVinci X surgical systems. Le complicanze sono valutate utilizzando la classificazione Clavien-Dindo. Le variabili continue sono riportate come mediane con intervallo interquartile. Risultati: La causa della stenosi è soprattutto la calcolosi urinaria ed i trattamenti ad essa correlati. Le sedi più frequentemente interessate sono l’uretere sottogiuntale e lombare. 3 pazienti (13%) sono stati sottoposti a pieloureteroplastica, 10 (43%) ad ureteroplastica con lembo di mucosa buccale, 9 (39%) a reimpianto ureterale, 1 (4%) a ureterocalico-anastomosi in duplice trapianto renale con utilizzo dell’uretere nativo. Si sono verificate 2 complicanze intraoperatorie (8%). A 90 giorni dall’operazione, il 9% dei pazienti non ha avuto complicanze; il 78% complicanze di grado 2; il 13% complicanze di grado 3. Il catetere vescicale è rimasto in sede per 16 giorni (9.5 – 21); la nefrostomia percutanea per 14 giorni (2 – 45); lo stent ureterale JJ per 35 giorni (32 – 49). Il follow-up è 4.5 mesi (2 – 9.5). 16 pazienti sui 20 di cui è disponibile un follow-up sono privi di sintomi, senza dilatazioni significative e senza derivazioni (80%). Conclusioni: Il trattamento robotico delle stenosi ureterali benigne ha basso rischio di complicanze maggiori ed buona efficacia complessiva. I risultati sono ancora immaturi perché il follow-up è breve.
CHIRURGIA ROBOTICA DELLE STENOSI URETERALI
POLUZZI, ANNA
2022/2023
Abstract
L’elaborato tratta le procedure chirurgiche robotiche impiegate per il trattamento di pazienti affetti da stenosi ureterale benigna acquisita. Lo scopo dello studio è valutare i risultati perioperatori e funzionali dei pazienti operati. Lo studio è retrospettivo e comprende una coorte di 23 pazienti. Per le procedute è stata adottata la piattaforma robotica DaVinci X surgical systems. Le complicanze sono valutate utilizzando la classificazione Clavien-Dindo. Le variabili continue sono riportate come mediane con intervallo interquartile. Risultati: La causa della stenosi è soprattutto la calcolosi urinaria ed i trattamenti ad essa correlati. Le sedi più frequentemente interessate sono l’uretere sottogiuntale e lombare. 3 pazienti (13%) sono stati sottoposti a pieloureteroplastica, 10 (43%) ad ureteroplastica con lembo di mucosa buccale, 9 (39%) a reimpianto ureterale, 1 (4%) a ureterocalico-anastomosi in duplice trapianto renale con utilizzo dell’uretere nativo. Si sono verificate 2 complicanze intraoperatorie (8%). A 90 giorni dall’operazione, il 9% dei pazienti non ha avuto complicanze; il 78% complicanze di grado 2; il 13% complicanze di grado 3. Il catetere vescicale è rimasto in sede per 16 giorni (9.5 – 21); la nefrostomia percutanea per 14 giorni (2 – 45); lo stent ureterale JJ per 35 giorni (32 – 49). Il follow-up è 4.5 mesi (2 – 9.5). 16 pazienti sui 20 di cui è disponibile un follow-up sono privi di sintomi, senza dilatazioni significative e senza derivazioni (80%). Conclusioni: Il trattamento robotico delle stenosi ureterali benigne ha basso rischio di complicanze maggiori ed buona efficacia complessiva. I risultati sono ancora immaturi perché il follow-up è breve.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/53724