The effects on the environment caused by overconsumption and overproduction are increasingly evident. The most glaring ones are observed on the climate, which is why we speak of climate change. At the origin of it is human action, which has led to the emission of increasing amounts of Co2. According to experts, in order to counter the environmental effects, it is necessary to drastically reduce Co2 production, and, in the second half of the century, achieve carbon neutrality. This transition requires a radical change in the way people produce, consume, travel, and represents the greatest challenge modern society has ever faced. Food, in particular, is responsible for producing more than 1/4 of all gas emissions and accounts for a large part of our lives. The production of animal products, specifically, accounts for 58 percent of emissions, and half of them, come from beef and lamb production. In order to promote a transition to sustainable food, it is essential to understand human behavior. In the literature, there is still no study that identifies the determinants of sustainable eating, although there are models that explain the most influential variables in sustainable behavior more generally. The present correlational study was conducted in order to identify the determinants of sustainable eating, focusing in particular on the role that political orientation and neophobia play in sustainable food choices, that is, in reducing meat consumption and opening up to alternatives (legumes and veggie burgers). The study was conducted in Italy, Finland and Norway using an online questionnaire, with the aim of assessing possible differences between different countries. The results showed that the effect of both policy orientation on the intention to reduce meat consumption is mediated by food neophobia significantly in Italy, almost to a significant level in Norway, but in Finland this mediation is not significant. The same mediation tested on the intention to increase consumption of alternatives to meat is significant in both Italy and Norway, but not in Finland. Future studies need to consider the role of food neophobia in order to promote awareness campaigns to encourage consumption of more sustainable foods, and thereby reducing food neophobia.

Gli effetti sull'ambiente causati dal consumo e dalla produzione eccessiva sono sempre più evidenti. I più lampanti si osservano sul clima, motivo per cui si parla di cambiamento climatico. All’origine di esso vi è l’azione umana, che ha portato ad emettere sempre più quantità di CO2. Secondo gli esperti, al fine di contrastare gli effetti ambientali, è necessario ridurre drasticamente la produzione di co2, e, nella seconda metà del secolo, raggiungere la neutralità carbonica. Questa transizione richiede un cambiamento radicale nel modo in cui si produce, consuma, viaggia, e rappresenta la più grande challenge che la società moderna abbia mai affrontato. Il cibo, in particolare, è responsabile della produzione di più di 1/4 delle emissioni di gas e rappresenta una grande parte delle nostre vite. La produzione di prodotti animali, nello specifico, rappresenta il 58% delle emissioni, e la metà di esse, derivano dalla produzione di carne bovina e agnello. Al fine di promuovere una transizione verso un’alimentazione sostenibile, è indispensabile comprendere il comportamento umano. In letteratura, ancora non è presente uno studio che identifichi i determinanti dell’alimentazione sostenibile, sebbene siano presenti modelli che spieghino le variabili più influenti nel comportamento sostenibile più in generale. Il presente studio correlazionale è stato condotto al fine di individuare i determinanti dell’alimentazione sostenibile, focalizzandosi in particolare sul ruolo che l’orientamento politico e la neofobia hanno nelle scelte alimentari sostenibili, ovvero nella riduzione del consumo di carne e nell’apertura alle alternative (legumi e hamburger vegetali). Lo studio è stato condotto in Italia, Finlandia e Norvegia tramite un questionario online, con il fine di valutare possibili differenze tra paesi diversi. Dai risultati è emerso che l’effetto dell’orientamento politico sia sull'intenzione a ridurre il consumo di carne è mediato dalla neofobia alimentare in maniera significativa in Italia, quasi a livello significativo in Norvegia, ma in Finlandia tale mediazione non è significativa. La stessa mediazione testata sull'intenzione ad aumentare il consumo di alternative alla carne risulta significativa sia in Italia che in Norvegia, ma non in Finlandia. Studi futuri dovranno considerare il ruolo della neofobia alimentare al fine promuovere campagne di sensibilizzazione al fine di favorire il consumo di alimenti più sostenibili, e riducendo in questo modo la nefobia alimentare.

Orientamento politico, neofobia e alimentazione sostenibile: ci sono differenze tra paesi diversi? Uno studio tra Italia, Finlandia, e Norvegia.

DI FILIPPO, ILARIA
2022/2023

Abstract

The effects on the environment caused by overconsumption and overproduction are increasingly evident. The most glaring ones are observed on the climate, which is why we speak of climate change. At the origin of it is human action, which has led to the emission of increasing amounts of Co2. According to experts, in order to counter the environmental effects, it is necessary to drastically reduce Co2 production, and, in the second half of the century, achieve carbon neutrality. This transition requires a radical change in the way people produce, consume, travel, and represents the greatest challenge modern society has ever faced. Food, in particular, is responsible for producing more than 1/4 of all gas emissions and accounts for a large part of our lives. The production of animal products, specifically, accounts for 58 percent of emissions, and half of them, come from beef and lamb production. In order to promote a transition to sustainable food, it is essential to understand human behavior. In the literature, there is still no study that identifies the determinants of sustainable eating, although there are models that explain the most influential variables in sustainable behavior more generally. The present correlational study was conducted in order to identify the determinants of sustainable eating, focusing in particular on the role that political orientation and neophobia play in sustainable food choices, that is, in reducing meat consumption and opening up to alternatives (legumes and veggie burgers). The study was conducted in Italy, Finland and Norway using an online questionnaire, with the aim of assessing possible differences between different countries. The results showed that the effect of both policy orientation on the intention to reduce meat consumption is mediated by food neophobia significantly in Italy, almost to a significant level in Norway, but in Finland this mediation is not significant. The same mediation tested on the intention to increase consumption of alternatives to meat is significant in both Italy and Norway, but not in Finland. Future studies need to consider the role of food neophobia in order to promote awareness campaigns to encourage consumption of more sustainable foods, and thereby reducing food neophobia.
2022
Political orientation, neophobia, and sustainable food: are there any differences between different countries? A study across Italy, Finland, and Norway.
Gli effetti sull'ambiente causati dal consumo e dalla produzione eccessiva sono sempre più evidenti. I più lampanti si osservano sul clima, motivo per cui si parla di cambiamento climatico. All’origine di esso vi è l’azione umana, che ha portato ad emettere sempre più quantità di CO2. Secondo gli esperti, al fine di contrastare gli effetti ambientali, è necessario ridurre drasticamente la produzione di co2, e, nella seconda metà del secolo, raggiungere la neutralità carbonica. Questa transizione richiede un cambiamento radicale nel modo in cui si produce, consuma, viaggia, e rappresenta la più grande challenge che la società moderna abbia mai affrontato. Il cibo, in particolare, è responsabile della produzione di più di 1/4 delle emissioni di gas e rappresenta una grande parte delle nostre vite. La produzione di prodotti animali, nello specifico, rappresenta il 58% delle emissioni, e la metà di esse, derivano dalla produzione di carne bovina e agnello. Al fine di promuovere una transizione verso un’alimentazione sostenibile, è indispensabile comprendere il comportamento umano. In letteratura, ancora non è presente uno studio che identifichi i determinanti dell’alimentazione sostenibile, sebbene siano presenti modelli che spieghino le variabili più influenti nel comportamento sostenibile più in generale. Il presente studio correlazionale è stato condotto al fine di individuare i determinanti dell’alimentazione sostenibile, focalizzandosi in particolare sul ruolo che l’orientamento politico e la neofobia hanno nelle scelte alimentari sostenibili, ovvero nella riduzione del consumo di carne e nell’apertura alle alternative (legumi e hamburger vegetali). Lo studio è stato condotto in Italia, Finlandia e Norvegia tramite un questionario online, con il fine di valutare possibili differenze tra paesi diversi. Dai risultati è emerso che l’effetto dell’orientamento politico sia sull'intenzione a ridurre il consumo di carne è mediato dalla neofobia alimentare in maniera significativa in Italia, quasi a livello significativo in Norvegia, ma in Finlandia tale mediazione non è significativa. La stessa mediazione testata sull'intenzione ad aumentare il consumo di alternative alla carne risulta significativa sia in Italia che in Norvegia, ma non in Finlandia. Studi futuri dovranno considerare il ruolo della neofobia alimentare al fine promuovere campagne di sensibilizzazione al fine di favorire il consumo di alimenti più sostenibili, e riducendo in questo modo la nefobia alimentare.
meat consumption
political ideology
neophobia
political psychology
sustainability
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/53951