Anthropic impact on coastal ecosystems has led to their fragmentation, with negative effects on biodiversity. In the second half of the last century, coastal areas have been subjected to urbanization phenomena for tourist and recreational purposes, with the loss of dune habitats, which survive today only in protected areas in order to preserve their integrity and biodiversity. The use of biodiversity indices is a useful tool for the description and the quantitative evaluation of a site conservation status. However, they are not very effective in being able to compare sites which differ in origin, structure and function, because they don’t describe ecosystems processes and dynamics, nor the influence due to anthropic management. In this study we compare two nearby systems, with common origin, but with different evolutionary history and degree of anthropization, such as the natural and semi-natural environment of Porto Caleri, and the Island of Albarella, which is strongly subjected to anthropic interventions. Nevertheless, they share the tourist-recreational function typical of coastal environments in different ways. The proposed methodology follows a cartographic comparison at the landscape level of vegetation structure and a floristic comparison at the level of communities or alliances of plant species. Drafting a vegetation map, integrated with phytosociological surveys, is a tool with two functions: it defines parameters that allow to compare different but contiguous environments and the distribution of vegetation structure. On the other hand, it is a tool to support management decisions, as in the case of the green areas of Albarella Island. Sustainable development and the exploitation of natural resources must take into account processes and balances that determine distribution and coexistence of different species, temporal dynamics of these relations and energy inputs which are necessary to maintain static equilibria in anthropic systems.

L’impatto antropico sugli ecosistemi costieri ha portato alla frammentazione degli stessi, con effetti negativi sulla biodiversità. Le zone costiere sono state oggetto di fenomeni di urbanizzazione a fini turistici e ricreativi nella seconda metà del secolo scorso, con la perdita di ambienti dunali di neo-formazione e relitti, che sopravvivono oggi solo in aree protette con lo scopo di conservarne l’integrità e la biodiversità che li caratterizza. L’uso di indici di biodiversità costituisce uno strumento utile alla descrizione e alla valutazione quantitativa dello stato di conservazione di un sito. Tuttavia, sono poco efficaci nel poter confrontare siti diversi per origine, struttura e funzione, poiché non descrivono i processi e le dinamiche propri degli ecosistemi, né dell’influenza dovuta alla gestione di natura antropica. In questo studio si vogliono confrontare due sistemi tra loro adiacenti, con origine comune, ma con storia evolutiva e grado di antropizzazione diversi, come l’ambiente naturale e semi-naturale di Porto Caleri, e l’Isola di Albarella, fortemente soggetta agli interventi antropici, pur condividendo parzialmente e con modalità diverse la funzione turistico-ricreativa tipica degli ambienti costieri. La metodologia proposta segue un confronto cartografico a livello di paesaggio della struttura della vegetazione e un confronto floristico a livello di comunità o alleanze di specie vegetali. L’elaborazione di una mappa della vegetazione integrata con il rilievo fitosociologico è uno strumento con duplice funzione: individua e definisce parametri che permettono di confrontare ambienti diversi tra loro ma contigui e, in particolare, la struttura della distribuzione della vegetazione. Dall’altra, costituisce uno strumento di supporto alle decisioni gestionali, come nel caso delle aree verdi dell’Isola di Albarella. Lo sviluppo sostenibile e lo sfruttamento delle risorse naturali non possono non tenere in considerazione i processi e gli equilibri che determinano la distribuzione e la coesistenza di specie diverse, la dinamica temporale di tali relazioni e gli apporti di energia necessari per mantenere gli equilibri statici nei sistemi antropici.

Confronto della copertura vegetale semi-naturale del Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri con quella artificiale dell'Isola di Albarella

RANZANI, GIULIA
2022/2023

Abstract

Anthropic impact on coastal ecosystems has led to their fragmentation, with negative effects on biodiversity. In the second half of the last century, coastal areas have been subjected to urbanization phenomena for tourist and recreational purposes, with the loss of dune habitats, which survive today only in protected areas in order to preserve their integrity and biodiversity. The use of biodiversity indices is a useful tool for the description and the quantitative evaluation of a site conservation status. However, they are not very effective in being able to compare sites which differ in origin, structure and function, because they don’t describe ecosystems processes and dynamics, nor the influence due to anthropic management. In this study we compare two nearby systems, with common origin, but with different evolutionary history and degree of anthropization, such as the natural and semi-natural environment of Porto Caleri, and the Island of Albarella, which is strongly subjected to anthropic interventions. Nevertheless, they share the tourist-recreational function typical of coastal environments in different ways. The proposed methodology follows a cartographic comparison at the landscape level of vegetation structure and a floristic comparison at the level of communities or alliances of plant species. Drafting a vegetation map, integrated with phytosociological surveys, is a tool with two functions: it defines parameters that allow to compare different but contiguous environments and the distribution of vegetation structure. On the other hand, it is a tool to support management decisions, as in the case of the green areas of Albarella Island. Sustainable development and the exploitation of natural resources must take into account processes and balances that determine distribution and coexistence of different species, temporal dynamics of these relations and energy inputs which are necessary to maintain static equilibria in anthropic systems.
2022
Comparison of the semi-natural vegetation cover of the Porto Caleri Coastal Botanical Garden with the artificial one of the Island of Albarella
L’impatto antropico sugli ecosistemi costieri ha portato alla frammentazione degli stessi, con effetti negativi sulla biodiversità. Le zone costiere sono state oggetto di fenomeni di urbanizzazione a fini turistici e ricreativi nella seconda metà del secolo scorso, con la perdita di ambienti dunali di neo-formazione e relitti, che sopravvivono oggi solo in aree protette con lo scopo di conservarne l’integrità e la biodiversità che li caratterizza. L’uso di indici di biodiversità costituisce uno strumento utile alla descrizione e alla valutazione quantitativa dello stato di conservazione di un sito. Tuttavia, sono poco efficaci nel poter confrontare siti diversi per origine, struttura e funzione, poiché non descrivono i processi e le dinamiche propri degli ecosistemi, né dell’influenza dovuta alla gestione di natura antropica. In questo studio si vogliono confrontare due sistemi tra loro adiacenti, con origine comune, ma con storia evolutiva e grado di antropizzazione diversi, come l’ambiente naturale e semi-naturale di Porto Caleri, e l’Isola di Albarella, fortemente soggetta agli interventi antropici, pur condividendo parzialmente e con modalità diverse la funzione turistico-ricreativa tipica degli ambienti costieri. La metodologia proposta segue un confronto cartografico a livello di paesaggio della struttura della vegetazione e un confronto floristico a livello di comunità o alleanze di specie vegetali. L’elaborazione di una mappa della vegetazione integrata con il rilievo fitosociologico è uno strumento con duplice funzione: individua e definisce parametri che permettono di confrontare ambienti diversi tra loro ma contigui e, in particolare, la struttura della distribuzione della vegetazione. Dall’altra, costituisce uno strumento di supporto alle decisioni gestionali, come nel caso delle aree verdi dell’Isola di Albarella. Lo sviluppo sostenibile e lo sfruttamento delle risorse naturali non possono non tenere in considerazione i processi e gli equilibri che determinano la distribuzione e la coesistenza di specie diverse, la dinamica temporale di tali relazioni e gli apporti di energia necessari per mantenere gli equilibri statici nei sistemi antropici.
Biodiversità
Albarella
Porto Caleri
Antropizzazione
Climate change
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54101