Affari, merce e identità in "Un uomo è un uomo" di Bertolt Brecht

This thesis project analyzes Bertolt Brecht's play "A Man is a Man," debuting in 1926. The protagonist is Galy Gay, a longshoreman who after an encounter with a British troop stationed in India comes to renounce his own identity, taking the place of soldier Jeriah Jip. In my work, I focus on analyzing what choices lead a man to renounce his identity, what "businnes" convince him, and consequently how and whether it is possible, at the end of the piece, to morally judge Gay/Gip's drastic actions. Drawing on essays and articles, I also analyze how identity is perceived in the post-World War I era of technical reproducibility and consumption, and how man is interchangeable in a manner analogous to the commodity.

Questo progetto di tesi analizza l'opera "Un uomo è un uomo" di Bertolt Brecht, con debutto nel 1926. Protagonista è Galy Gay, scaricatore di porto che dopo l'incontro con una truppa britannica di stanza in India arriva a rinunciare alla propria identità, prendendo il posto del soldato Jeriah Jip. Nel lavoro di tesi mi concentro nell'analizzare quali sono le scelte che portano un uomo a rinunciare alla propria identità, quali sono gli "affari" che lo convincono e di conseguenza come e se sia possibile, alla fine dell'opera, giudicare moralmente le drastiche azioni di Gay/Gip. Basandomi su saggi e articoli analizzo anche come venga percepita l'identità nell'epoca della riproducibilità tecnica e dei consumi posteriore alla Prima Guerra Mondiale, e quanto l'uomo sia interscambiabile in modo analogo alla merce.