Studi sulla limitazione della responsabilità d’impresa tramite schiavi in diritto romano

Questa ricerca attiene al tema della rilevanza esterna della società e si prefigge di indagare se, già in diritto romano, fossero presenti forme organizzative – con speciale riguardo alle imprese collettive – a responsabilità limitata. Dopo aver accennato all’opinione maggiormente diffusa in dottrina con riguardo a una limitazione di responsabilità nelle societates publicanorum, ci si occuperà della prassi romana consistente nell'utilizzo di schiavi nell'impresa e delle modalità per cui tale pratica fosse funzionale a circoscrivere la responsabilità dei padroni, attraverso l'utilizzo del peculio e la correlata restrizione della responsabilità sancita dall'actio de peculio e, successivamente, dall'actio tributoria. A seguito di un'analisi delle fonti che testimoniano l'impiego di tali fattispecie, sarà indagato il tipo di responsabilità che le citate azioni facevano valere, per verificare se una nuova prospettiva, che guardi allo schiavo tramite il suo peculio come schermo alla responsabilità dei domini, sia percorribile. Tratteremo poi delle particolarità, in tema di limitazione di responsabilità, delle imprese di navigazione e delle sorti di tale responsabilità una volta che lo schiavo fosse stato manomesso. Studieremo, nell'ultima parte, una possibile variazione sullo schema, attraverso l'utilizzo di schiavi vicari, e come tale variazione influisse sulla restrizione della responsabilità.