Impingement femoro-acetabolare: trattamento riabilitativo nell'approccio conservativo e chirurgico. Evidenze in letteratura.

Objectives: description of the clinical picture of femoro-acetabular impingement (FAI) by investigating, through literature research, the most recent evidences regarding the diagnosis and the treatment possibilities, demonstrating the possibility of a comparison of the latter. In addition, given the lack of guidelines regarding conservative physiotherapy treatment, draw up a hypothetical rehabilitation plan that may perhaps be useful for further future studies. Methods: 6 date banks were consulted (PubMED; PEDro; Google Scholar; Embase; Elsevier and COCHRANE Library), in addition to those that present guidelines such as: NGC, SNLG, SIGN and CMA regarding the clinical classification of the FAI and treatment possibilities. Inclusion criteria (for example English language, year of publication and type of studies) and exclusion criteria were used. Discussion: the FAI is much more considered than a decade ago and the diagnosis turns out to be earlier and more precise, so that the treatment can also be as timely as possible. If the surgery over the years has progressed being more and more precise, not very invasive and giving most of the time excellent results, conservative treatment still has many gaps from various points of view. In this process the physiotherapy treatment is divided into conservative treatment, which doesn’t present any guidelines and the post-surgical treatment for the which instead were drawn up guidelines in 2019. Therefore, given the lack of gold standard in conservative treatment, i want to try to draw up a hypothetical physiotherapy plan, using the most validated and efficient techniques in the literature, hoping that it could help for further future studies. Conclusion: compared to decade ago, good goals have been achieved with regard to the FAI, enriching the literature especially with regard to clinical grading, timeliness in diagnosis and surgical and post-surgical treatments. However, there are still gaps in the prevention and conservative treatment part. It is therefore desirable to continue scientific research, especially in our field, so that guidelines on conservative treatment can be drawn up. In addition, the continuous research also aimes to enhance our professionalism by increasing personal growth and related knowledge, which should never be intended only for ourselves, but aimed at the treatment of patients.

Obiettivi: descrizione del quadro clinico dell’impingemet femoro-acetabolare (FAI) indagando, tramite una ricerca in letteratura delle evidenze più recenti, riguardo la diagnosi e le possibilità di trattamento, dimostrando la possibilità di un confronto di quest’ultime. Inoltre, data la mancanza di linee guida inerenti al trattamento fisioterapico conservativo, stilare un ipotetico piano riabilitativo che possa magari essere utile per ulteriori studi futuri. Metodi: sono state consultate sei banche date (PubMED; PEDro; Google Scholar; Embase; Elsevier e COCHRANE Library), oltre a quelle che presentano linee guida come: NGC, SNLG, SIGN e CMA per quanto riguarda l’inquadramento clinico del FAI e per le possibilità di trattamento. Sono stati usati dei criteri di inclusione (esempio lingua inglese, anno di pubblicazione e tipologia di studi) e dei criteri di esclusione. Discussione: il FAI viene molto più considerato rispetto ad un decennio fa e la diagnosi risulta essere più precoce e precisa, affinché anche il trattamento possa essere il più tempestivo possibile. Se l’intervento chirurgico negli anni è progredito essendo sempre più preciso, poco invasivo e dando nella maggior parte delle volte ottimi risultati, il trattamento conservativo presenta ancora molte lacune sotto vari punti di vista. In questo elaborato il trattamento fisioterapico viene diviso in trattamento conservativo, il quale non presenta nessuna linea guida ed il trattamento post-chirurgico per il quale invece son state stilate delle linee guida nel 2019. Data quindi la mancanza di un gold standard nel trattamento conservativo, ho voluto provare a stilare un ipotetico piano fisioterapico, utilizzando le tecniche più convalidate ed efficienti presenti in letteratura, auspicando che possa essere d’aiuto per ulteriori studi futuri. Conclusioni: rispetto ad un decennio fa son stati raggiunti dei buoni traguardi in merito al FAI, arricchendo la letteratura soprattutto per quanto riguarda l’inquadramento clinico, la tempestività nella diagnosi e i trattamenti chirurgico e post-chirurgico. Nonostante ci, rimangono comunque delle lacune in merito alla parte di prevenzione e di trattamento conservativo. È auspicabile quindi continuare la ricerca scientifica, soprattutto nel nostro ambito, affinché possano essere stilate delle linee guida inerenti al trattamento conservativo. Inoltre, la continua ricerca ha come fine anche la valorizzazione della nostra professionalità aumentando la crescita personale e relative conoscenze, le quali non dovrebbero essere mai solo destinate a noi stessi, bensì finalizzate al trattamento dei pazienti.