Gambling disorder is classified within both DSM 5 and ICD 10 as a behavioral addiction that can manifest itself either through the use of digital platforms (online gambling) or through physical gambling (land-based gambling). It is characterized by a recurrent and persistent pattern of problem gambling that involves the progressive increase in the amounts wagered and the loss of control, related to the inability to stop the gambling behavior, despite large losses. In recent years, in Europe, online gambling has been spreading rapidly, especially among young people, and is becoming a serious social-health problem, with a prevalence rate of gambling disorder among adolescents estimated at between 0.2 percent and 12 percent (Calado et al; 2017). The research is literature-based and in the first part of the thesis it was decided to describe the evolution of gambling, dwelling on the changes the pandemic brought and on the importance of the media impact in influencing gambling behavior and driving to experiment with new modalities and platforms. The aim of the study is to analyze the data concerning the perception of the phenomenon among the most at-risk age groups (adolescents and young adults), subsequently comparing them with the data in official databases, highlighting how the perception of risk does not reflect the real probability of developing problems related to online gambling. The data that emerged from my research seem to be consistent with the findings in the field of adolescents brain neurobiology by proving the existence of predisposing factors to the development of a problem gambling pattern and highlighting the need for solid prevention programs, further proposing an Evidence Based educational project. In conclusion, readers can find a reflection on the role of the Professional Educator within the area of behavioral addictions, with particular interest in younger age groups, and on how this professional figure takes part and works daily in the prevention and rehabilitation of gambling disorder. Future research should aim to understand the best ways to manage online gambling interventions, as the digital world is rapidly expanding, it is easily accessible, and it makes the gambling environment increasingly conducive to the development of potential addictions, due in part to the phenomenon of digital convergence (Griffiths; 2013).

Il disturbo da gioco d’azzardo è inquadrato sia all’interno del DSM 5, che nell’ ICD 10 come una dipendenza comportamentale che si può manifestare su piattaforma digitale (online gambling) o in sedi di gioco predefinite (land-based gambling). E’ caratterizzato da un pattern ricorrente e persistente di gioco problematico che comporta il progressivo aumento degli importi scommessi e la perdita di controllo, connessa all’impossibilità di interrompere il comportamento di gioco, nonostante le ingenti perdite. Negli ultimi anni in Europa il fenomeno del gioco d’azzardo online si sta diffondendo rapidamente, soprattutto tra i giovani, e sta diventando un problema serio a livello socio-sanitario, con un tasso di prevalenza di disturbo da gioco tra gli adolescenti stimato tra lo 0,2% ed il 12% (Calado et al; 2017). Nella prima parte dell’elaborato, attraverso una ricerca di tipo bibliografico, si è deciso di descrivere l’evoluzione del gioco d’azzardo, soffermandosi sui cambiamenti apportati dalla pandemia e sull’importanza dell’impatto mediatico nell’influenzare il comportamento di gioco e la spinta alla sperimentazione di nuove modalità e piattaforme. L’obiettivo dello studio è quello di analizzare i dati inerenti la percezione del fenomeno tra le fasce d’età più a rischio (adolescenti e giovani adulti), mettendoli successivamente a confronto con i dati presenti nei database ufficiali, evidenziando come la percezione del rischio non rispecchi la reale probabilità di sviluppare problematiche relate al gambling online. I dati emersi dalla mia ricerca sembrano essere in linea, sia con la letteratura scientifica, sia con le scoperte nel campo della neurobiologia cerebrale dell’adolescente, che dimostrando l’esistenza di fattori predisponenti allo sviluppo di un pattern di gioco problematico, ha reso ancora più evidente la necessità di solidi programmi di prevenzione, in particolare di una progettazione educativa basata su metodi Evidence Based. In conclusione, è quindi presentata una riflessione sul ruolo dell’Educatore Professionale all’interno dell’ambito delle dipendenze comportamentali, con particolare interesse verso le fasce d’età più giovani, e su come questa figura intervenga e agisca quotidianamente nella prevenzione e nella riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo. Le future ricerche dovrebbero mirare a comprendere le migliori modalità di intervento per la gestione del gambling online, in quanto il mondo digitale è in rapida espansione, è facilmente accessibile e rende l’ambiente di gioco sempre più atto allo sviluppo di potenziali dipendenze, anche a causa del fenomeno della convergenza digitale (Griffiths; 2013).

Il ruolo dell’educatore professionale nella prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo online: un’analisi della percezione del fenomeno tra adolescenti e giovani adulti

CROSARA, NICOLE
2022/2023

Abstract

Gambling disorder is classified within both DSM 5 and ICD 10 as a behavioral addiction that can manifest itself either through the use of digital platforms (online gambling) or through physical gambling (land-based gambling). It is characterized by a recurrent and persistent pattern of problem gambling that involves the progressive increase in the amounts wagered and the loss of control, related to the inability to stop the gambling behavior, despite large losses. In recent years, in Europe, online gambling has been spreading rapidly, especially among young people, and is becoming a serious social-health problem, with a prevalence rate of gambling disorder among adolescents estimated at between 0.2 percent and 12 percent (Calado et al; 2017). The research is literature-based and in the first part of the thesis it was decided to describe the evolution of gambling, dwelling on the changes the pandemic brought and on the importance of the media impact in influencing gambling behavior and driving to experiment with new modalities and platforms. The aim of the study is to analyze the data concerning the perception of the phenomenon among the most at-risk age groups (adolescents and young adults), subsequently comparing them with the data in official databases, highlighting how the perception of risk does not reflect the real probability of developing problems related to online gambling. The data that emerged from my research seem to be consistent with the findings in the field of adolescents brain neurobiology by proving the existence of predisposing factors to the development of a problem gambling pattern and highlighting the need for solid prevention programs, further proposing an Evidence Based educational project. In conclusion, readers can find a reflection on the role of the Professional Educator within the area of behavioral addictions, with particular interest in younger age groups, and on how this professional figure takes part and works daily in the prevention and rehabilitation of gambling disorder. Future research should aim to understand the best ways to manage online gambling interventions, as the digital world is rapidly expanding, it is easily accessible, and it makes the gambling environment increasingly conducive to the development of potential addictions, due in part to the phenomenon of digital convergence (Griffiths; 2013).
2022
The role of the professional health educator in the prevention of online gambling disorder: an analysis of the perception of the phenomenon among adolescents and young adults
Il disturbo da gioco d’azzardo è inquadrato sia all’interno del DSM 5, che nell’ ICD 10 come una dipendenza comportamentale che si può manifestare su piattaforma digitale (online gambling) o in sedi di gioco predefinite (land-based gambling). E’ caratterizzato da un pattern ricorrente e persistente di gioco problematico che comporta il progressivo aumento degli importi scommessi e la perdita di controllo, connessa all’impossibilità di interrompere il comportamento di gioco, nonostante le ingenti perdite. Negli ultimi anni in Europa il fenomeno del gioco d’azzardo online si sta diffondendo rapidamente, soprattutto tra i giovani, e sta diventando un problema serio a livello socio-sanitario, con un tasso di prevalenza di disturbo da gioco tra gli adolescenti stimato tra lo 0,2% ed il 12% (Calado et al; 2017). Nella prima parte dell’elaborato, attraverso una ricerca di tipo bibliografico, si è deciso di descrivere l’evoluzione del gioco d’azzardo, soffermandosi sui cambiamenti apportati dalla pandemia e sull’importanza dell’impatto mediatico nell’influenzare il comportamento di gioco e la spinta alla sperimentazione di nuove modalità e piattaforme. L’obiettivo dello studio è quello di analizzare i dati inerenti la percezione del fenomeno tra le fasce d’età più a rischio (adolescenti e giovani adulti), mettendoli successivamente a confronto con i dati presenti nei database ufficiali, evidenziando come la percezione del rischio non rispecchi la reale probabilità di sviluppare problematiche relate al gambling online. I dati emersi dalla mia ricerca sembrano essere in linea, sia con la letteratura scientifica, sia con le scoperte nel campo della neurobiologia cerebrale dell’adolescente, che dimostrando l’esistenza di fattori predisponenti allo sviluppo di un pattern di gioco problematico, ha reso ancora più evidente la necessità di solidi programmi di prevenzione, in particolare di una progettazione educativa basata su metodi Evidence Based. In conclusione, è quindi presentata una riflessione sul ruolo dell’Educatore Professionale all’interno dell’ambito delle dipendenze comportamentali, con particolare interesse verso le fasce d’età più giovani, e su come questa figura intervenga e agisca quotidianamente nella prevenzione e nella riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo. Le future ricerche dovrebbero mirare a comprendere le migliori modalità di intervento per la gestione del gambling online, in quanto il mondo digitale è in rapida espansione, è facilmente accessibile e rende l’ambiente di gioco sempre più atto allo sviluppo di potenziali dipendenze, anche a causa del fenomeno della convergenza digitale (Griffiths; 2013).
Educatore
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56990