Questa tesi nasce dall’intento di comprendere in modo approfondito la correlazione che intercorre tra presenza di scoliosi e possibili alterazioni propriocettive, dopo aver anche avuto l’opportunità di seguire a trattamento alcune ragazze affette dalla patologia durante il tirocinio del terzo anno in età evolutiva e aver riscontrato in loro alcune difficoltà in questo ambito. Lo studio si prefigge di indagare, partendo dalla letteratura già presente, se i pazienti affetti da scoliosi idiopatica adolescenziale presentano alterazioni propriocettive maggiori rispetto ai coetanei sani. Tutto ciò finalizzato ad orientare il trattamento riabilitativo e fare in modo che quest’ultimo possa essere il più completo ed efficace possibile. E' stato quindi selezionato un campione di 29 ragazzi tra i 12 e i 17 anni, di cui 14 ragazzi affetti da scoliosi idiopatica adolescenziale e 15 ragazzi sani. Per accertarsi che i ragazzi senza diagnosi di scoliosi non presentassero il gibbo posteriormente è stato somministrato il test di Adams. Sono stati, inoltre, raccolti alcuni dati relativi al soggetto in questione, sia di tipo descrittivo che antropometrico. Ai due gruppi sono state somministrate delle prove valutative riguardanti la propriocezione, le quali prendevano in considerazione i distretti di spalle, bacino e piedi e infine la relazione spaziale tra questi. Le prove sono state svolte dalla posizione supina per escludere il sistema visivo, vestibolare e le informazioni relative al carico e minimizzare così i bias. I risultati delle prove sono stati poi riportati nelle rispettive schede di valutazione e successivamente sono state calcolate le percentuali d’errore per ogni prova per singolo soggetto.
Valutazione della propriocezione in soggetti con scoliosi idiopatica adolescenziale: stato dell'arte, confronto con soggetti sani e possibili implicazioni per il trattamento riabilitativo
BERGAMASCO, GIORGIA
2022/2023
Abstract
Questa tesi nasce dall’intento di comprendere in modo approfondito la correlazione che intercorre tra presenza di scoliosi e possibili alterazioni propriocettive, dopo aver anche avuto l’opportunità di seguire a trattamento alcune ragazze affette dalla patologia durante il tirocinio del terzo anno in età evolutiva e aver riscontrato in loro alcune difficoltà in questo ambito. Lo studio si prefigge di indagare, partendo dalla letteratura già presente, se i pazienti affetti da scoliosi idiopatica adolescenziale presentano alterazioni propriocettive maggiori rispetto ai coetanei sani. Tutto ciò finalizzato ad orientare il trattamento riabilitativo e fare in modo che quest’ultimo possa essere il più completo ed efficace possibile. E' stato quindi selezionato un campione di 29 ragazzi tra i 12 e i 17 anni, di cui 14 ragazzi affetti da scoliosi idiopatica adolescenziale e 15 ragazzi sani. Per accertarsi che i ragazzi senza diagnosi di scoliosi non presentassero il gibbo posteriormente è stato somministrato il test di Adams. Sono stati, inoltre, raccolti alcuni dati relativi al soggetto in questione, sia di tipo descrittivo che antropometrico. Ai due gruppi sono state somministrate delle prove valutative riguardanti la propriocezione, le quali prendevano in considerazione i distretti di spalle, bacino e piedi e infine la relazione spaziale tra questi. Le prove sono state svolte dalla posizione supina per escludere il sistema visivo, vestibolare e le informazioni relative al carico e minimizzare così i bias. I risultati delle prove sono stati poi riportati nelle rispettive schede di valutazione e successivamente sono state calcolate le percentuali d’errore per ogni prova per singolo soggetto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57307