L’incontinenza fecale, definita come perdita incontrollata e involontaria di materiale fecale solido o liquido e di gas intestinali, è un disturbo medico debilitante che compromette la vita quotidiana dei pazienti che ne soffrono. Per far fronte a questa patologia, diversi sono i trattamenti disponibili, anche minimamente invasivi. Tuttavia, nei casi più compromessi, gli sfinteri artificiali rappresentano una valida soluzione: si tratta di dispositivi impiantabili che sostituiscono uno sfintere anale danneggiato o gravemente malato, permettendo all’assistito di mantenere la continenza. In commercio ne esistono di molte tipologie suddivise in base al principio fisico di funzionamento, alla modalità di alimentazione, alla grandezza e struttura dei vari componenti. Nonostante i promettenti risultati, il vasto uso di questa tecnologia presenta ancora numerose barriere, tra cui si annoverano problematiche legate alla biocompatibilità, alla complessità chirurgica, ai costi e alla manutenzione. Sovente, difatti, si è costretti a dover sostituire la protesi a causa del deterioramento della stessa o a seguito di infezioni, minando ancor di più lo stato psico-fisico del malato. In conclusione, l’applicazione di sfinteri artificiali rappresenta un’avanguardia nell’ambito dell’ingegneria biomedica: come qualsiasi innovazione, mostra certamente un ampio margine di miglioramento, ma è fondamentale ricordare che in primis rappresenta un'opzione avveniristica atta a migliorare il tenore di vita dei pazienti.
Sfinteri artificiali: panoramica e sviluppi di una tecnologia volta alla destigmatizzazione dell'incontinenza fecale
ZECCA, GIULIA
2022/2023
Abstract
L’incontinenza fecale, definita come perdita incontrollata e involontaria di materiale fecale solido o liquido e di gas intestinali, è un disturbo medico debilitante che compromette la vita quotidiana dei pazienti che ne soffrono. Per far fronte a questa patologia, diversi sono i trattamenti disponibili, anche minimamente invasivi. Tuttavia, nei casi più compromessi, gli sfinteri artificiali rappresentano una valida soluzione: si tratta di dispositivi impiantabili che sostituiscono uno sfintere anale danneggiato o gravemente malato, permettendo all’assistito di mantenere la continenza. In commercio ne esistono di molte tipologie suddivise in base al principio fisico di funzionamento, alla modalità di alimentazione, alla grandezza e struttura dei vari componenti. Nonostante i promettenti risultati, il vasto uso di questa tecnologia presenta ancora numerose barriere, tra cui si annoverano problematiche legate alla biocompatibilità, alla complessità chirurgica, ai costi e alla manutenzione. Sovente, difatti, si è costretti a dover sostituire la protesi a causa del deterioramento della stessa o a seguito di infezioni, minando ancor di più lo stato psico-fisico del malato. In conclusione, l’applicazione di sfinteri artificiali rappresenta un’avanguardia nell’ambito dell’ingegneria biomedica: come qualsiasi innovazione, mostra certamente un ampio margine di miglioramento, ma è fondamentale ricordare che in primis rappresenta un'opzione avveniristica atta a migliorare il tenore di vita dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57574