Introduzione: La Dieta Mediterranea (DM), espressione di un modello culturale sostenibile che media tra i fabbisogni nutritivi dell’uomo e gli ecosistemi naturali, contribuisce alla prevenzione delle malattie cardiovascolari il cui rischio aumenta nelle donne dopo la menopausa. Scopo del lavoro è indagare nelle donne in menopausa il ruolo del nuovo questionario di aderenza alla DM “MedQ-Sus” che esclude il consumo di alcolici ed introduce un punteggio di sostenibilità. Materiali e metodi: 112 donne in menopausa (età media 55.7±4.5) con Body Mass Index (BMI) tra 24 e 39 kg/mq (BMI medio 29.9±3.5 Kg/mq) con almeno un altro fattore di rischio cardio-metabolico seguite ogni tre mesi per 12 mesi (ad oggi 65 partecipanti). Ogni visita consta di questionari su anamnesi, stile di vita, attività fisica e alimentazione compresi quelli di aderenza (Mediterranean Diet Adherence Screener - MEDAS e MedQ-Sus). Misurazioni antropometriche, bioimpedenziometriche, di pressione arteriosa sistolica (PAS) e diastolica (PAD) ed informazioni sulle abitudini alimentari con il recall settimanale e diario alimentare sono state raccolte. All’arruolamento è stato fornito uno schema dietetico con consigli quantitativi o 4 pattern dietetici (Mediterraneo, DASH, Low Carb e Low Fat). Risultati: All’arruolamento (n=112) l’aderenza alla DM secondo il questionario MEDAS è considerata bassa nel 18.8%, moderata nel 77.7% ed alta nel 3.5% mentre secondo il questionario MedQ-Sus è bassa nel 49.1%, moderata nel 35.7% ed alta nel 15.2%. Il punteggio del questionario MEDAS al basale è pari a 6.8 ±1.5. Ad un anno non vi è incremento nell’aderenza alla DM con il MEDAS, proprio per la riduzione nel consumo di vino e di soffritto. Con il MedQ-Sus, l’aderenza alla DM è di 9.4± 2.0. Considerando terzili di score MedQ-Sus, nel 1° e 2° terzile si osserva ad un anno un aumento nell’aderenza alla DM (2.3 e 1.9 punti) per incremento nell’intake di cereali e derivati, e di frutta fresca e la riduzione nell’intake dei prodotti caseari. Inoltre secondo il recall settimanale, si ha una riduzione delle proteine di origine animale con aumento delle vegetali, una riduzione dell’introito di lipidi per riduzione dei grassi di origine animale ed in particolare grassi saturi e colesterolo ed un aumento dell’introito di fruttosio e di fibra. Si osserva una sostenibilità media per il 33% dei soggetti ed elevata per il 34.8% aumentata ad un anno (da 4 a 4.9 punti). Ad un anno su 65 partecipanti, si è osservata una riduzione significativa (p<0.05) del peso (Δ= -4.5 Kg), del BMI (Δ= -1.7 Kg/mq), della circonferenza vita (Δ= -4.3 cm), delle pliche sottoscapolare (Δ= -5.8 mm), sovrailiaca (Δ= -3.3 mm) e tricipitale (Δ= -5.5 mm) con riduzione dell’area adiposa del braccio (Δ= -7.3 cm2) mantenendo l’area muscolare, della massa grassa alla plicometria sia in termini assoluti (Δ= -4.5 kg) che percentuali (Δ= -3.9%) mentre la massa magra risultava invariata in termini assoluti e aumentata in termini percentuali (Δ= 4.2%), dati confermati alla BIVA in assenza di variazione nei MET totali settimanali. Inoltre si è ridotta la PAS (Δ= -8.8 mmHg) e PAD (Δ= -4.4 mmHg), il metabolismo basale (Δ= -50.6 Kcal), l’introito di lipidi (Δ= -8.8 g/die) in particolare di colesterolo (Δ= -21.5 mg/die) ma anche un aumento dell’introito di fruttosio (Δ= 1.9 g/die) e di fibre (Δ= 2.4 g/die). Conclusioni: il nuovo questionario MedQ-Sus risulta efficace nel valutare e monitorare l’aderenza e la sostenibilità della DM permettendo un miglior counseling nelle donne in menopausa.

Rischio cardiovascolare in menopausa: ruolo del questionario di aderenza mediterranea e di sostenibilità MedQ-Sus

CALORE, ELENA
2022/2023

Abstract

Introduzione: La Dieta Mediterranea (DM), espressione di un modello culturale sostenibile che media tra i fabbisogni nutritivi dell’uomo e gli ecosistemi naturali, contribuisce alla prevenzione delle malattie cardiovascolari il cui rischio aumenta nelle donne dopo la menopausa. Scopo del lavoro è indagare nelle donne in menopausa il ruolo del nuovo questionario di aderenza alla DM “MedQ-Sus” che esclude il consumo di alcolici ed introduce un punteggio di sostenibilità. Materiali e metodi: 112 donne in menopausa (età media 55.7±4.5) con Body Mass Index (BMI) tra 24 e 39 kg/mq (BMI medio 29.9±3.5 Kg/mq) con almeno un altro fattore di rischio cardio-metabolico seguite ogni tre mesi per 12 mesi (ad oggi 65 partecipanti). Ogni visita consta di questionari su anamnesi, stile di vita, attività fisica e alimentazione compresi quelli di aderenza (Mediterranean Diet Adherence Screener - MEDAS e MedQ-Sus). Misurazioni antropometriche, bioimpedenziometriche, di pressione arteriosa sistolica (PAS) e diastolica (PAD) ed informazioni sulle abitudini alimentari con il recall settimanale e diario alimentare sono state raccolte. All’arruolamento è stato fornito uno schema dietetico con consigli quantitativi o 4 pattern dietetici (Mediterraneo, DASH, Low Carb e Low Fat). Risultati: All’arruolamento (n=112) l’aderenza alla DM secondo il questionario MEDAS è considerata bassa nel 18.8%, moderata nel 77.7% ed alta nel 3.5% mentre secondo il questionario MedQ-Sus è bassa nel 49.1%, moderata nel 35.7% ed alta nel 15.2%. Il punteggio del questionario MEDAS al basale è pari a 6.8 ±1.5. Ad un anno non vi è incremento nell’aderenza alla DM con il MEDAS, proprio per la riduzione nel consumo di vino e di soffritto. Con il MedQ-Sus, l’aderenza alla DM è di 9.4± 2.0. Considerando terzili di score MedQ-Sus, nel 1° e 2° terzile si osserva ad un anno un aumento nell’aderenza alla DM (2.3 e 1.9 punti) per incremento nell’intake di cereali e derivati, e di frutta fresca e la riduzione nell’intake dei prodotti caseari. Inoltre secondo il recall settimanale, si ha una riduzione delle proteine di origine animale con aumento delle vegetali, una riduzione dell’introito di lipidi per riduzione dei grassi di origine animale ed in particolare grassi saturi e colesterolo ed un aumento dell’introito di fruttosio e di fibra. Si osserva una sostenibilità media per il 33% dei soggetti ed elevata per il 34.8% aumentata ad un anno (da 4 a 4.9 punti). Ad un anno su 65 partecipanti, si è osservata una riduzione significativa (p<0.05) del peso (Δ= -4.5 Kg), del BMI (Δ= -1.7 Kg/mq), della circonferenza vita (Δ= -4.3 cm), delle pliche sottoscapolare (Δ= -5.8 mm), sovrailiaca (Δ= -3.3 mm) e tricipitale (Δ= -5.5 mm) con riduzione dell’area adiposa del braccio (Δ= -7.3 cm2) mantenendo l’area muscolare, della massa grassa alla plicometria sia in termini assoluti (Δ= -4.5 kg) che percentuali (Δ= -3.9%) mentre la massa magra risultava invariata in termini assoluti e aumentata in termini percentuali (Δ= 4.2%), dati confermati alla BIVA in assenza di variazione nei MET totali settimanali. Inoltre si è ridotta la PAS (Δ= -8.8 mmHg) e PAD (Δ= -4.4 mmHg), il metabolismo basale (Δ= -50.6 Kcal), l’introito di lipidi (Δ= -8.8 g/die) in particolare di colesterolo (Δ= -21.5 mg/die) ma anche un aumento dell’introito di fruttosio (Δ= 1.9 g/die) e di fibre (Δ= 2.4 g/die). Conclusioni: il nuovo questionario MedQ-Sus risulta efficace nel valutare e monitorare l’aderenza e la sostenibilità della DM permettendo un miglior counseling nelle donne in menopausa.
2022
Cardiovascular risk in menopause: role of the mediterranean adherence and sustainability questionnaire MedQ-Sus
menopausa
dieta mediterranea
sostenibilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57817