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Introduzione: dagli studi presenti in letteratura emerge che gli infermieri sottostimino il dolore e ciò rappresenta un problema, in particolare quando ciò riguarda il cambio delle medicazioni delle ferite. Esso, viene descritto molto spesso dai pazienti come il momento in cui il dolore viene maggiormente accentuato. Nel caso delle ferite, infatti, è possibile che l’esacerbazione del dolore, legata anche alla sua svalutazione, possa causare nell’assistito traumi psicologici, alti livelli di stress e conseguente rallentamento della guarigione delle ferite, nonché un peggioramento della qualità di vita. Dagli stessi studi, si evince, inoltre, che le conoscenze degli infermieri in merito al dolore non siano sempre sufficienti e che, talvolta, siano presenti delle lacune sulla sua valutazione e trattamento. Lo scopo di questo studio è, pertanto, quello di sondare le percezioni e le modalità di valutazione da parte degli infermieri in merito a questo problema. Materiali e metodi: Nello studio sono stati coinvolti gli infermieri che operano in alcuni reparti di area medica, chirurgica, intensiva e ambulatoriale dell’Azienda Ospedale – Università di Padova. È stato somministrato loro un questionario che si chiama: “La valutazione del dolore nei pazienti portatori di lesioni cutanee” ed è presente nell’articolo Toma, et al Nursing Assessment of Wound Related Pain: An Italian Learning Survey 2020. È composto da 21 domande: 2 domande a risposta aperta e 19 a risposta multipla ed è diviso in tre aree che esaminano: l’importanza della valutazione del dolore nei pazienti con ferite, l’autovalutazione della propria formazione e i dati personali. Risultati: Gli infermieri che hanno partecipato all’indagine conoscitiva sono 86. L’88,4% sono donne, il 40,7% hanno tra i 23 e i 30 anni e gli infermieri esperti di wound care ricoprono solo il 5,8%. Tutti riconoscono l’importanza della valutazione del dolore ma il 10,5% lo considera un bisogno e non un parametro. Solo il 66,3% degli intervistati ha riconosciuto la legge 38/2010 come corretta. Infine, la valutazione del dolore viene documentata nel 91,9% dei casi. Discussione: I risultati delle risposte nelle varie fasce di età sono sovrapponibili e in alcuni casi peggiori tra gli infermieri più giovani, rispetto alla professione funzionale possiamo dire che le risposte sono migliori nel caso degli infermieri specializzati in wound care. Infine, le risposte in merito al numero di medicazioni settimanali ci mostrano come tutti gli infermieri si occupino decisamente poco di queste. Conclusioni: Questo studio ha permesso di comprendere che, nonostante tutti gli infermieri intervistati comprendessero l’importanza della valutazione del dolore, esistono ancora delle lacune e dei limiti nelle valutazioni del dolore indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla posizione funzionale. Ha evidenziato inoltre che ci si occupa ancora troppo poco delle medicazioni e del conseguente dolore procedurale. Si deduce quindi che nonostante i progressi ottenuti in merito al tema, è comunque necessario implementare la formazione e l’aggiornamento di tutti i professionisti nel campo del dolore perché questo garantisce una minore sofferenza, tempi di guarigione più brevi e minori costi, nonché una migliore qualità di assistenza percepita dai pazienti.

Dolore nei soggetti con lesioni cutanee: valutazione e percezione degli infermieri

REXHEPI, ELISA
2022/2023

Abstract

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2022
Pain in subjects with skin injuries: nurses' assessment and perception
Introduzione: dagli studi presenti in letteratura emerge che gli infermieri sottostimino il dolore e ciò rappresenta un problema, in particolare quando ciò riguarda il cambio delle medicazioni delle ferite. Esso, viene descritto molto spesso dai pazienti come il momento in cui il dolore viene maggiormente accentuato. Nel caso delle ferite, infatti, è possibile che l’esacerbazione del dolore, legata anche alla sua svalutazione, possa causare nell’assistito traumi psicologici, alti livelli di stress e conseguente rallentamento della guarigione delle ferite, nonché un peggioramento della qualità di vita. Dagli stessi studi, si evince, inoltre, che le conoscenze degli infermieri in merito al dolore non siano sempre sufficienti e che, talvolta, siano presenti delle lacune sulla sua valutazione e trattamento. Lo scopo di questo studio è, pertanto, quello di sondare le percezioni e le modalità di valutazione da parte degli infermieri in merito a questo problema. Materiali e metodi: Nello studio sono stati coinvolti gli infermieri che operano in alcuni reparti di area medica, chirurgica, intensiva e ambulatoriale dell’Azienda Ospedale – Università di Padova. È stato somministrato loro un questionario che si chiama: “La valutazione del dolore nei pazienti portatori di lesioni cutanee” ed è presente nell’articolo Toma, et al Nursing Assessment of Wound Related Pain: An Italian Learning Survey 2020. È composto da 21 domande: 2 domande a risposta aperta e 19 a risposta multipla ed è diviso in tre aree che esaminano: l’importanza della valutazione del dolore nei pazienti con ferite, l’autovalutazione della propria formazione e i dati personali. Risultati: Gli infermieri che hanno partecipato all’indagine conoscitiva sono 86. L’88,4% sono donne, il 40,7% hanno tra i 23 e i 30 anni e gli infermieri esperti di wound care ricoprono solo il 5,8%. Tutti riconoscono l’importanza della valutazione del dolore ma il 10,5% lo considera un bisogno e non un parametro. Solo il 66,3% degli intervistati ha riconosciuto la legge 38/2010 come corretta. Infine, la valutazione del dolore viene documentata nel 91,9% dei casi. Discussione: I risultati delle risposte nelle varie fasce di età sono sovrapponibili e in alcuni casi peggiori tra gli infermieri più giovani, rispetto alla professione funzionale possiamo dire che le risposte sono migliori nel caso degli infermieri specializzati in wound care. Infine, le risposte in merito al numero di medicazioni settimanali ci mostrano come tutti gli infermieri si occupino decisamente poco di queste. Conclusioni: Questo studio ha permesso di comprendere che, nonostante tutti gli infermieri intervistati comprendessero l’importanza della valutazione del dolore, esistono ancora delle lacune e dei limiti nelle valutazioni del dolore indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla posizione funzionale. Ha evidenziato inoltre che ci si occupa ancora troppo poco delle medicazioni e del conseguente dolore procedurale. Si deduce quindi che nonostante i progressi ottenuti in merito al tema, è comunque necessario implementare la formazione e l’aggiornamento di tutti i professionisti nel campo del dolore perché questo garantisce una minore sofferenza, tempi di guarigione più brevi e minori costi, nonché una migliore qualità di assistenza percepita dai pazienti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58297