BACKGROUND: L’immobilità è l’incapacità parziale o totale di un individuo a svolgere in autonomia i trasferimenti all’interno dell’ambiente abitativo. Modificazioni fisiopatologiche a carico dei vari apparati dovute all’assenza di movimento si instaurano nel giro di poche ore, trasformandosi poi in vere e proprie alterazioni funzionali che accelerano ulteriormente il deterioramento di organi e sistemi. La sindrome da immobilizzazione è la diretta conseguenza dell’immobilità, e quindi del declino funzionale, molto frequente e rapida nell’instaurarsi nel paziente anziano. E’ definita come un “complesso di alterazioni multisistemiche indotte dall’immobilità (più o meno prolungata) indipendenti dalle cause che l’hanno provocata”. Se non viene adeguatamente individuata, prevenuta e contrastata, soprattutto nel corso di ospedalizzazione o eventi acuti che modificano lo stato di salute del paziente anziano, può portare a conseguenze medico-chirurgiche, disabilità permanente e infine alla morte, anche se la patologia che l’ha inizialmente causata è stata curata, Si ipotizza che individuando degli indicatori di rischio (campanelli d’allarme) condivisi dai fisioterapisti si possa agire in modo efficace per rallentare o fermare il decorso della sindrome da immobilità. Nel presente studio si indagherà quali siano le buone pratiche fisioterapiche che i fisioterapisti mettono in atto nel trevigiano. OBIETTIVO: Obiettivo dello studio è effettuare un’analisi qualitativa rispetto buone pratiche fisioterapiche di prevenzione e di presa in carico dei pazienti con sindrome da immobilità nei Centri Servizi per gli Anziani del trevigiano. MATERIALI E METODI: Dopo aver svolto un’opportuna ricerca bibliografica, tramite la costruzione e la somministrazione di un questionario Google ai fisioterapisti che lavorano presso i CSA del trevigiano, e che hanno aderito al progetto, si verificherà quali siano gli indicatori di rischio per la sindrome da immobilità e quali le buone pratiche fisioterapiche condivise. Prima di inviare il questionario nei CSA è stata svolta una fase di test con alcuni terapisti che si sono resi disponibili per valutare se nello stesso fossero presenti lacune o quesiti ambigui/non pertinenti.

Prevenzione della Sindrome da Immobilità: indagine sulle buone pratiche fisioterapiche in alcuni Centri Servizi per Anziani (CSA) del trevigiano

BATTISTON, CECILIA
2022/2023

Abstract

BACKGROUND: L’immobilità è l’incapacità parziale o totale di un individuo a svolgere in autonomia i trasferimenti all’interno dell’ambiente abitativo. Modificazioni fisiopatologiche a carico dei vari apparati dovute all’assenza di movimento si instaurano nel giro di poche ore, trasformandosi poi in vere e proprie alterazioni funzionali che accelerano ulteriormente il deterioramento di organi e sistemi. La sindrome da immobilizzazione è la diretta conseguenza dell’immobilità, e quindi del declino funzionale, molto frequente e rapida nell’instaurarsi nel paziente anziano. E’ definita come un “complesso di alterazioni multisistemiche indotte dall’immobilità (più o meno prolungata) indipendenti dalle cause che l’hanno provocata”. Se non viene adeguatamente individuata, prevenuta e contrastata, soprattutto nel corso di ospedalizzazione o eventi acuti che modificano lo stato di salute del paziente anziano, può portare a conseguenze medico-chirurgiche, disabilità permanente e infine alla morte, anche se la patologia che l’ha inizialmente causata è stata curata, Si ipotizza che individuando degli indicatori di rischio (campanelli d’allarme) condivisi dai fisioterapisti si possa agire in modo efficace per rallentare o fermare il decorso della sindrome da immobilità. Nel presente studio si indagherà quali siano le buone pratiche fisioterapiche che i fisioterapisti mettono in atto nel trevigiano. OBIETTIVO: Obiettivo dello studio è effettuare un’analisi qualitativa rispetto buone pratiche fisioterapiche di prevenzione e di presa in carico dei pazienti con sindrome da immobilità nei Centri Servizi per gli Anziani del trevigiano. MATERIALI E METODI: Dopo aver svolto un’opportuna ricerca bibliografica, tramite la costruzione e la somministrazione di un questionario Google ai fisioterapisti che lavorano presso i CSA del trevigiano, e che hanno aderito al progetto, si verificherà quali siano gli indicatori di rischio per la sindrome da immobilità e quali le buone pratiche fisioterapiche condivise. Prima di inviare il questionario nei CSA è stata svolta una fase di test con alcuni terapisti che si sono resi disponibili per valutare se nello stesso fossero presenti lacune o quesiti ambigui/non pertinenti.
2022
Prevention of Immobilization Syndrome: investigation on the best physioterapeutic practices in some nursing homes of Treviso area
Immobilità
Best practices
CSA
Prevenzione
Paziente geriatrico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58530