Introduzione. I pazienti con un quadro di emiplegia, post evento ictale, presentano diverse alterazioni funzionali causate dall’ictus che vanno a determinare alterazioni di forza, cammino ed equilibrio. Questi cambiamenti coinvolgono la persona nella sua globalità, andando ad interferire anche con la percezione della qualità di vita. Nei pazienti emiplegici cronici l’attuale obiettivo della riabilitazione è il mantenimento delle abilità e delle funzioni che sono state acquisite. Il rinforzo muscolare isocinetico può essere utile nel migliorare le funzioni neuro-muscolo-scheletriche e, di conseguenza, attività e partecipazione del paziente emiplegico. Obiettivo. Valutare l’efficacia di un training isocinetico, basato sul rinforzo muscolare e sulla mobilizzazione passiva continua, rivolto ad entrambi gli arti inferiori in pazienti emiplegici cronici, nel miglioramento di forza, cammino, equilibrio e qualità di vita. Metodi e Intervento. Sono stati reclutati sette pazienti presso l’IRCSS E. Medea de “La Nostra Famiglia” di Pieve di Soligo. I pazienti sono stati sottoposti ad un identico training isocinetico, composto da 10 sedute di training per l’arto inferiore non plegico e 10 sedute di training per l’arto inferiore plegico, della durata di circa 120 minuti ciascuna. Un paziente ha svolto solo la prima fase del training. Sono state eseguite una valutazione iniziale (T0) e una valutazione finale (T1). Il grado di funzionalità di ogni paziente è stato valutato tramite i seguenti strumenti di valutazione. Per il cammino sono stati utilizzati: Six Minutes Walking Test (6MWT), Timed “Up & Go” Test (TUG), 10 meter Walking Test (10mWT); per l’equilibrio è stata impiegata la pedana stabilometrica Tecnobody ProKin252; per la forza muscolare agli arti inferiori sono stati utilizzati la scala Medical Research Council (MRC) ed il dispositivo isocinetico Humac Norm. A questi è stata aggiunta una valutazione della Fatica e della Dispnea percepiti dopo il 6MWT con la Numeric Rating Scale (NRS) e una valutazione soggettiva della percezione della qualità di vita, con il questionario Short Form 36. Risultati. A T1 si sono registrati miglioramenti statisticamente significativi di: cammino (6MWT e TUG) e forza muscolare globale. La percezione della qualità di vita, della Fatica e della Dispnea e la capacità di spostamento di carico nelle varie direzioni sono migliorate, anche se in modo non statisticamente significativo. Risultati non rilevanti riguardano l’equilibrio statico e la simmetrizzazione di forza tra i due emilati. Conclusioni. In pazienti emiplegici cronici un training isocinetico di entrambi gli arti inferiori, basato sul rinforzo muscolare e sulla mobilizzazione passiva continua, risulta efficace su: attività di cammino, capacità di spostamento di carico nelle varie direzioni in stazione eretta, forza muscolare e qualità di vita percepita. Il training proposto non si dimostra, invece, efficace nel miglioramento di: equilibrio statico in stazione eretta, deviazione medio-laterale del centro di massa in stazione eretta e simmetrizzazione di forza tra i due emilati.
Il rinforzo muscolare isocinetico nei pazienti emiplegici post-stroke: effetti su forza, cammino, equilibrio e qualità di vita
GIUSTI, SILVIA
2022/2023
Abstract
Introduzione. I pazienti con un quadro di emiplegia, post evento ictale, presentano diverse alterazioni funzionali causate dall’ictus che vanno a determinare alterazioni di forza, cammino ed equilibrio. Questi cambiamenti coinvolgono la persona nella sua globalità, andando ad interferire anche con la percezione della qualità di vita. Nei pazienti emiplegici cronici l’attuale obiettivo della riabilitazione è il mantenimento delle abilità e delle funzioni che sono state acquisite. Il rinforzo muscolare isocinetico può essere utile nel migliorare le funzioni neuro-muscolo-scheletriche e, di conseguenza, attività e partecipazione del paziente emiplegico. Obiettivo. Valutare l’efficacia di un training isocinetico, basato sul rinforzo muscolare e sulla mobilizzazione passiva continua, rivolto ad entrambi gli arti inferiori in pazienti emiplegici cronici, nel miglioramento di forza, cammino, equilibrio e qualità di vita. Metodi e Intervento. Sono stati reclutati sette pazienti presso l’IRCSS E. Medea de “La Nostra Famiglia” di Pieve di Soligo. I pazienti sono stati sottoposti ad un identico training isocinetico, composto da 10 sedute di training per l’arto inferiore non plegico e 10 sedute di training per l’arto inferiore plegico, della durata di circa 120 minuti ciascuna. Un paziente ha svolto solo la prima fase del training. Sono state eseguite una valutazione iniziale (T0) e una valutazione finale (T1). Il grado di funzionalità di ogni paziente è stato valutato tramite i seguenti strumenti di valutazione. Per il cammino sono stati utilizzati: Six Minutes Walking Test (6MWT), Timed “Up & Go” Test (TUG), 10 meter Walking Test (10mWT); per l’equilibrio è stata impiegata la pedana stabilometrica Tecnobody ProKin252; per la forza muscolare agli arti inferiori sono stati utilizzati la scala Medical Research Council (MRC) ed il dispositivo isocinetico Humac Norm. A questi è stata aggiunta una valutazione della Fatica e della Dispnea percepiti dopo il 6MWT con la Numeric Rating Scale (NRS) e una valutazione soggettiva della percezione della qualità di vita, con il questionario Short Form 36. Risultati. A T1 si sono registrati miglioramenti statisticamente significativi di: cammino (6MWT e TUG) e forza muscolare globale. La percezione della qualità di vita, della Fatica e della Dispnea e la capacità di spostamento di carico nelle varie direzioni sono migliorate, anche se in modo non statisticamente significativo. Risultati non rilevanti riguardano l’equilibrio statico e la simmetrizzazione di forza tra i due emilati. Conclusioni. In pazienti emiplegici cronici un training isocinetico di entrambi gli arti inferiori, basato sul rinforzo muscolare e sulla mobilizzazione passiva continua, risulta efficace su: attività di cammino, capacità di spostamento di carico nelle varie direzioni in stazione eretta, forza muscolare e qualità di vita percepita. Il training proposto non si dimostra, invece, efficace nel miglioramento di: equilibrio statico in stazione eretta, deviazione medio-laterale del centro di massa in stazione eretta e simmetrizzazione di forza tra i due emilati.File | Dimensione | Formato | |
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