La tesi si propone di indagare il rapporto tra immagine corporea positiva e performance sportiva oggettiva. Premessa alla base dello studio è il legame che intercorre tra immagine corporea positiva ed embodiment – al quale si legano senso di agency, alimentazione funzionale e comportamenti di cura e protezione verso il proprio corpo. Si ipotizza che maggiore sia la capacità di un atleta di cogliere i segnali provenienti dal proprio corpo – e rispondervi in maniera adattiva – e di apprezzarne le funzionalità, maggiore possa essere l’impatto positivo sulla performance sportiva, in particolar modo negli sport estetici, che in virtù del focus posto sull’aspetto fisico rendono saliente il costrutto di immagine corporea e possono attivare preoccupazioni relative al modo in cui il corpo appare di fronte a una giuria e/o a un pubblico. A tale scopo sono state reclutate 34 atlete di ginnastica ritmica, alle quali sono stati somministrati alcuni questionari self-report per indagare costrutti psicologici ritenuti salienti per la performance e le cui performance – sia in allenamento sia in competizione – sono state valutate secondo criteri oggettivi, utilizzando apposite griglie. Sono state rilevate correlazioni positive tra: (a) ansia competitiva cognitiva e performance a corpo libero in allenamento; (b) functionality appreciation e body appreciation e performance con attrezzo in allenamento; (c) self-confidence e performance con attrezzo in competizione.
Il ruolo dell’immagine corporea positiva nella performance sportiva: uno studio pilota condotto su atlete di ginnastica ritmica
BARUFFI, SILVIA
2022/2023
Abstract
La tesi si propone di indagare il rapporto tra immagine corporea positiva e performance sportiva oggettiva. Premessa alla base dello studio è il legame che intercorre tra immagine corporea positiva ed embodiment – al quale si legano senso di agency, alimentazione funzionale e comportamenti di cura e protezione verso il proprio corpo. Si ipotizza che maggiore sia la capacità di un atleta di cogliere i segnali provenienti dal proprio corpo – e rispondervi in maniera adattiva – e di apprezzarne le funzionalità, maggiore possa essere l’impatto positivo sulla performance sportiva, in particolar modo negli sport estetici, che in virtù del focus posto sull’aspetto fisico rendono saliente il costrutto di immagine corporea e possono attivare preoccupazioni relative al modo in cui il corpo appare di fronte a una giuria e/o a un pubblico. A tale scopo sono state reclutate 34 atlete di ginnastica ritmica, alle quali sono stati somministrati alcuni questionari self-report per indagare costrutti psicologici ritenuti salienti per la performance e le cui performance – sia in allenamento sia in competizione – sono state valutate secondo criteri oggettivi, utilizzando apposite griglie. Sono state rilevate correlazioni positive tra: (a) ansia competitiva cognitiva e performance a corpo libero in allenamento; (b) functionality appreciation e body appreciation e performance con attrezzo in allenamento; (c) self-confidence e performance con attrezzo in competizione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58838