La segregazione formativa di genere è un fenomeno che riguarda molti Paesi, tra i quali anche l’Italia. La presenza diffusa di stereotipi di genere all’interno della nostra società condiziona le idee e le preferenze dei ragazzi e delle ragazze, portandoli a compiere scelte di studio considerate “tradizionali” e “adatte” sulla base del proprio genere di appartenenza. Accade dunque che, assecondando gli stereotipi portati avanti dalla società, dai media e spesso anche dai propri familiari, i ragazzi tendono a scegliere indirizzi di studio considerati maschili, ovvero quelli tecnico-scientifici, mentre le ragazze propendono per gli indirizzi considerati femminili, ovvero quelli umanistici. Tutto ciò conduce ad un’evidente sottorappresentazione del genere femminile nelle discipline e nei settori STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), non solo a livello formativo, ma anche a livello professionale. La teoria afferma che affinché si riesca a raggiungere la parità di genere nei settori STEM, è essenziale promuovere una rappresentazione più equilibrata di uomini e donne nella scienza, in modo da mostrare alle giovani che il genere di appartenenza non condiziona il fatto di potersi occupare o meno di scienza e tecnologia. Partendo da questi presupposti, il presente lavoro di tesi propone una possibile azione concreta per contrastare la segregazione formativa di genere: l’introduzione di modelli di ruolo femminili tramite la lettura dei racconti biografici di alcune scienziate, seguita da una serie di attività esperienziali che permettano di immedesimarsi nelle scienziate presentate e di comprendere meglio le loro esperienze. Per valutare l’efficacia che un intervento simile può avere, è stato progettato e condotto un percorso didattico in una classe quarta primaria. La misurazione dei livelli di interesse e di autoefficacia è avvenuta tramite un questionario di valutazione che è stato somministrato alla classe prima e dopo l’attuazione dell’intervento didattico, in modo da confrontare le risposte ottenute da parte degli studenti e delle studentesse nei due differenti momenti e indagare gli eventuali cambiamenti. I dati emersi suggeriscono che le letture e le attività proposte nel corso dell'intervento didattico sono state efficaci per far innalzare il grado di autoefficacia scientifica e di interesse verso le scienze percepiti complessivamente dalla classe. I livelli di autoefficacia e di interesse sono cresciuti in modo significativo soprattutto per coloro che, inizialmente, avevano ottenuto punteggi più bassi nel questionario: nella maggior parte dei casi, ragazze.

Didattica delle scienze con le role models. Un percorso in classe quarta primaria per contrastare la segregazione formativa di genere a partire dall'esposizione a modelli di ruolo femminili.

AGHI, PAMELA
2022/2023

Abstract

La segregazione formativa di genere è un fenomeno che riguarda molti Paesi, tra i quali anche l’Italia. La presenza diffusa di stereotipi di genere all’interno della nostra società condiziona le idee e le preferenze dei ragazzi e delle ragazze, portandoli a compiere scelte di studio considerate “tradizionali” e “adatte” sulla base del proprio genere di appartenenza. Accade dunque che, assecondando gli stereotipi portati avanti dalla società, dai media e spesso anche dai propri familiari, i ragazzi tendono a scegliere indirizzi di studio considerati maschili, ovvero quelli tecnico-scientifici, mentre le ragazze propendono per gli indirizzi considerati femminili, ovvero quelli umanistici. Tutto ciò conduce ad un’evidente sottorappresentazione del genere femminile nelle discipline e nei settori STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), non solo a livello formativo, ma anche a livello professionale. La teoria afferma che affinché si riesca a raggiungere la parità di genere nei settori STEM, è essenziale promuovere una rappresentazione più equilibrata di uomini e donne nella scienza, in modo da mostrare alle giovani che il genere di appartenenza non condiziona il fatto di potersi occupare o meno di scienza e tecnologia. Partendo da questi presupposti, il presente lavoro di tesi propone una possibile azione concreta per contrastare la segregazione formativa di genere: l’introduzione di modelli di ruolo femminili tramite la lettura dei racconti biografici di alcune scienziate, seguita da una serie di attività esperienziali che permettano di immedesimarsi nelle scienziate presentate e di comprendere meglio le loro esperienze. Per valutare l’efficacia che un intervento simile può avere, è stato progettato e condotto un percorso didattico in una classe quarta primaria. La misurazione dei livelli di interesse e di autoefficacia è avvenuta tramite un questionario di valutazione che è stato somministrato alla classe prima e dopo l’attuazione dell’intervento didattico, in modo da confrontare le risposte ottenute da parte degli studenti e delle studentesse nei due differenti momenti e indagare gli eventuali cambiamenti. I dati emersi suggeriscono che le letture e le attività proposte nel corso dell'intervento didattico sono state efficaci per far innalzare il grado di autoefficacia scientifica e di interesse verso le scienze percepiti complessivamente dalla classe. I livelli di autoefficacia e di interesse sono cresciuti in modo significativo soprattutto per coloro che, inizialmente, avevano ottenuto punteggi più bassi nel questionario: nella maggior parte dei casi, ragazze.
2022
Science education and role models. A science educational path in a fourth grade class to counteract educational gender segregation by using female role models
Role models
STEM
Stereotipi di genere
Scuola primaria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58902