The Italian Constitution maintains that "school is open to all" (art. 34) and recognizes in education a right that must not be denied to anyone; for these reasons, the Republic must be committed to "removing obstacles of an economic and social nature which, by effectively limiting the freedom and equality of citizens, prevent the full development of the human person" (art. 3). The Italian school has been committed to following up on the constitutional dictate so much so that the international context recognizes it as particularly sensitive to school inclusion for the educational success of all children, including those facing a situation of illness. In this regard, schooling in the hospital represents a specific extension of the educational offerings of educational institutions, which is in addition to the opportunities for flexibility and autonomy recognized to them, in order to offer a real possibility of fruition of the right-duty to education and training, even in a place of care such as the hospital. But how is this right actually guaranteed on the ward? What teaching strategies, tools and materials are employed in the hospital school?What do teachers do on a daily basis? What relationships do they establish - and with whom - in order to ensure the well-being of inpatient children, and what demands do they make for better management of the service? Starting with these questions, my thesis intends to first offer a general overview of hospital school service, both in the international and Italian contexts, and then to focus on the Vicenza SIO, which I got to know directly. Field observation and interviews with teachers and health care staff allowed me to capture the strengths and problems of this reality, and to identify some needs that teachers feel are a priority. Among these, the need for a listening desk for teachers emerged, particularly to be able to deal with the most sensitive and emotionally involving situations.

La Costituzione italiana sostiene che “la scuola è aperta a tutti” (art. 34) e riconosce nell’istruzione un diritto che non dev’essere negato a nessuno; per tali motivi la Repubblica deve impegnarsi al fine di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (art. 3). La scuola italiana si è impegnata per dare seguito al dettato costituzionale tanto che il contesto internazionale le riconosce una particolare sensibilità nei confronti dell’inclusione scolastica per il successo formativo di tutti i bambini, compresi quelli che si trovano ad affrontare una situazione di malattia. A tal proposito, la scuola in ospedale rappresenta uno specifico ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, che si aggiunge alle opportunità di flessibilità ed autonomia ad esse riconosciute, per offrire una reale possibilità di fruizione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, anche in un luogo di cura come l’ospedale. Ma come viene garantito effettivamente questo diritto in corsia? Quali strategie didattiche, quali strumenti e materiali vengono impiegati nella scuola in ospedale? Di cosa si fanno carico i docenti ogni giorno? Quali relazioni essi instaurano – e con chi – al fine di garantire il benessere dei bambini degenti, e quali richieste rivendicano per una miglior gestione del servizio? A partire da queste domande la mia tesi intende offrire dapprima una panoramica generale del servizio scolastico ospedaliero, sia nel contesto internazionale che italiano, per poi focalizzare l’attenzione sulla SIO di Vicenza che ho avuto modo di conoscere direttamente. L’osservazione sul campo e le interviste ai docenti e al personale sanitario mi hanno permesso di cogliere i punti di forza e le problematicità di questa realtà, e di individuare alcuni bisogni che gli insegnanti sentono come prioritari. Tra questi, è emersa la necessità di uno sportello di ascolto per i docenti, in particolare per riuscire ad affrontare le situazioni più delicate ed emotivamente coinvolgenti.

Una scuola in corsia. Indagine conoscitiva sulla scuola in ospedale al “San Bortolo” di Vicenza.

PERUFFO, VALENTINA
2022/2023

Abstract

The Italian Constitution maintains that "school is open to all" (art. 34) and recognizes in education a right that must not be denied to anyone; for these reasons, the Republic must be committed to "removing obstacles of an economic and social nature which, by effectively limiting the freedom and equality of citizens, prevent the full development of the human person" (art. 3). The Italian school has been committed to following up on the constitutional dictate so much so that the international context recognizes it as particularly sensitive to school inclusion for the educational success of all children, including those facing a situation of illness. In this regard, schooling in the hospital represents a specific extension of the educational offerings of educational institutions, which is in addition to the opportunities for flexibility and autonomy recognized to them, in order to offer a real possibility of fruition of the right-duty to education and training, even in a place of care such as the hospital. But how is this right actually guaranteed on the ward? What teaching strategies, tools and materials are employed in the hospital school?What do teachers do on a daily basis? What relationships do they establish - and with whom - in order to ensure the well-being of inpatient children, and what demands do they make for better management of the service? Starting with these questions, my thesis intends to first offer a general overview of hospital school service, both in the international and Italian contexts, and then to focus on the Vicenza SIO, which I got to know directly. Field observation and interviews with teachers and health care staff allowed me to capture the strengths and problems of this reality, and to identify some needs that teachers feel are a priority. Among these, the need for a listening desk for teachers emerged, particularly to be able to deal with the most sensitive and emotionally involving situations.
2022
A school in the ward. Fact-finding survey on schooling in the hospital at "San Bortolo" in Vicenza.
La Costituzione italiana sostiene che “la scuola è aperta a tutti” (art. 34) e riconosce nell’istruzione un diritto che non dev’essere negato a nessuno; per tali motivi la Repubblica deve impegnarsi al fine di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (art. 3). La scuola italiana si è impegnata per dare seguito al dettato costituzionale tanto che il contesto internazionale le riconosce una particolare sensibilità nei confronti dell’inclusione scolastica per il successo formativo di tutti i bambini, compresi quelli che si trovano ad affrontare una situazione di malattia. A tal proposito, la scuola in ospedale rappresenta uno specifico ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, che si aggiunge alle opportunità di flessibilità ed autonomia ad esse riconosciute, per offrire una reale possibilità di fruizione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, anche in un luogo di cura come l’ospedale. Ma come viene garantito effettivamente questo diritto in corsia? Quali strategie didattiche, quali strumenti e materiali vengono impiegati nella scuola in ospedale? Di cosa si fanno carico i docenti ogni giorno? Quali relazioni essi instaurano – e con chi – al fine di garantire il benessere dei bambini degenti, e quali richieste rivendicano per una miglior gestione del servizio? A partire da queste domande la mia tesi intende offrire dapprima una panoramica generale del servizio scolastico ospedaliero, sia nel contesto internazionale che italiano, per poi focalizzare l’attenzione sulla SIO di Vicenza che ho avuto modo di conoscere direttamente. L’osservazione sul campo e le interviste ai docenti e al personale sanitario mi hanno permesso di cogliere i punti di forza e le problematicità di questa realtà, e di individuare alcuni bisogni che gli insegnanti sentono come prioritari. Tra questi, è emersa la necessità di uno sportello di ascolto per i docenti, in particolare per riuscire ad affrontare le situazioni più delicate ed emotivamente coinvolgenti.
Scuola in ospedale
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