Lo scopo principale di questa tesi è individuare le cause effettive che hanno scatenato all’interno degli impianti di macellazione, tra il personale presente in questi luoghi di lavoro, focolai del virus SARS-CoV-2 che causa la malattia Covid-19. Si è visto come la domanda di carne nel mondo sia aumentata esponenzialmente a partire dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri e di come l’Asia, da minor produttore, sia diventata la prima potenza per produzione di carne annua, raggiungendo le 150 milioni di tonnellate. Seguono nella stessa classifica Europa e Nord America. La fase di macellazione presenta punti in comune e differenze tra le varie specie. Nonostante queste condizioni, i regolamenti per mantenere il benessere dell’animale e permettergli una fine umana e morale, devono essere sempre rispettati. Oltre al benessere dell’animale è importante che nel luogo di lavoro sia sempre tutelata la sicurezza e la salute del personale all’interno del macello. Tra i vari pericoli in cui il lavoratore può incorrere, come tagli o schiacciamento, il rischio di zoonosi, ossia la trasmissione della malattia dall’ animale all’uomo, occupa uno dei gradini di pericolosità più alti, anche per la salute pubblica. Con l’arrivo della pandemia di Covid-19, l’intera popolazione e il mondo del lavoro si sono dovuti adoperare per contrastare il numero di contagi e cercare di contenere il virus. Come conseguenza del microclima interno con basse temperature e l’impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza tra il personale, i macelli sono risultati essere luoghi estremamente favorevoli per la sopravvivenza di SARS-CoV-2. Quindi, si è cercato di individuare quelle che sono le condizioni come temperatura, luce, umidità, caratteristiche della superficie e fattori ambientali che possano compromettere la stabilità del virus. L’aumento dei contagi da SARS-CoV-2 non è da attribuire completamente ai fattori interni del macello. Spesso è proprio dal mondo esterno il punto da cui il virus trova un facile accesso nell’impianto di macellazione. Il non rispetto delle norme di sicurezza imposte (come il distanziamento sociale oppure il non corretto utilizzo dei DPI), la scorretta formazione del personale in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, la presenza di operatori stranieri sfruttati e che vivono in sovraffollamento all’interno di case-famiglia, sono le principali cause a cui va attribuito l’aumento dei contagi in azienda. Sono state così individuate delle possibili soluzioni preventive a breve e a lungo termine, come il corretto utilizzo dei DPI oppure nuove tecnologie per contrastare il Covid-19, come una maggiore automatizzazione delle operazioni di lavoro. In conclusione, si è visto come il Covid-19 abbia creato danni in termini di salute ed economici in tutto il mondo. Questa tendenza si è rispecchiata nel settore lavorativo con un maggior impatto soprattutto negli impianti di macellazione a causa dei climi interni e delle condizioni lavorative non adeguate a contrastarne la trasmissione. Allo stesso tempo però, si sono rafforzate all’interno delle aziende figure come lo psicologo, che ha permesso di tutelare la salute mentale dei lavoratori durante un periodo complicato come quello della pandemia e la figura del Manager HSE con il compito di gestire la salute, la sicurezza del personale, oltre che dell’ambiente di lavoro.

Impianti di macellazione e contagio da Covid-19

BONATO, DARIO
2022/2023

Abstract

Lo scopo principale di questa tesi è individuare le cause effettive che hanno scatenato all’interno degli impianti di macellazione, tra il personale presente in questi luoghi di lavoro, focolai del virus SARS-CoV-2 che causa la malattia Covid-19. Si è visto come la domanda di carne nel mondo sia aumentata esponenzialmente a partire dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri e di come l’Asia, da minor produttore, sia diventata la prima potenza per produzione di carne annua, raggiungendo le 150 milioni di tonnellate. Seguono nella stessa classifica Europa e Nord America. La fase di macellazione presenta punti in comune e differenze tra le varie specie. Nonostante queste condizioni, i regolamenti per mantenere il benessere dell’animale e permettergli una fine umana e morale, devono essere sempre rispettati. Oltre al benessere dell’animale è importante che nel luogo di lavoro sia sempre tutelata la sicurezza e la salute del personale all’interno del macello. Tra i vari pericoli in cui il lavoratore può incorrere, come tagli o schiacciamento, il rischio di zoonosi, ossia la trasmissione della malattia dall’ animale all’uomo, occupa uno dei gradini di pericolosità più alti, anche per la salute pubblica. Con l’arrivo della pandemia di Covid-19, l’intera popolazione e il mondo del lavoro si sono dovuti adoperare per contrastare il numero di contagi e cercare di contenere il virus. Come conseguenza del microclima interno con basse temperature e l’impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza tra il personale, i macelli sono risultati essere luoghi estremamente favorevoli per la sopravvivenza di SARS-CoV-2. Quindi, si è cercato di individuare quelle che sono le condizioni come temperatura, luce, umidità, caratteristiche della superficie e fattori ambientali che possano compromettere la stabilità del virus. L’aumento dei contagi da SARS-CoV-2 non è da attribuire completamente ai fattori interni del macello. Spesso è proprio dal mondo esterno il punto da cui il virus trova un facile accesso nell’impianto di macellazione. Il non rispetto delle norme di sicurezza imposte (come il distanziamento sociale oppure il non corretto utilizzo dei DPI), la scorretta formazione del personale in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, la presenza di operatori stranieri sfruttati e che vivono in sovraffollamento all’interno di case-famiglia, sono le principali cause a cui va attribuito l’aumento dei contagi in azienda. Sono state così individuate delle possibili soluzioni preventive a breve e a lungo termine, come il corretto utilizzo dei DPI oppure nuove tecnologie per contrastare il Covid-19, come una maggiore automatizzazione delle operazioni di lavoro. In conclusione, si è visto come il Covid-19 abbia creato danni in termini di salute ed economici in tutto il mondo. Questa tendenza si è rispecchiata nel settore lavorativo con un maggior impatto soprattutto negli impianti di macellazione a causa dei climi interni e delle condizioni lavorative non adeguate a contrastarne la trasmissione. Allo stesso tempo però, si sono rafforzate all’interno delle aziende figure come lo psicologo, che ha permesso di tutelare la salute mentale dei lavoratori durante un periodo complicato come quello della pandemia e la figura del Manager HSE con il compito di gestire la salute, la sicurezza del personale, oltre che dell’ambiente di lavoro.
2022
Slaughter plants and Covid-19 infection
Macelli
Covid-19
Sicurezza
Pandemia
Zoonosi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59166