Biostimulants are products with great potential recently introduced in the field of plant production that are still little known. Their first application on plant species dates back to 1994 with the publication of Hervé who defined them as "bio-rational products" reporting their peculiar characteristics: environmental compatibility, high reproducibility of useful effects on field scale and low doses sufficient to stimulate plant growth. This last one is the property that particularly distinguishes this recent technological innovation from traditional fertilizers generally used in large quantities in agriculture. In general, biostimulants can be considered a subgroup of plant growth regulators, in fact they have the purpose of improving plant development but are non-nutritive products that can be synthesized or extracted from microorganisms. The beneficial effects of these products involve improved absorption and assimilation efficiency of the nutritive elements, increased resistance to biotic and abiotic stress and reduced quantity of other products used to obtain the same results, such as fertilizers and pesticides. This results in a qualitative and quantitative increase in plant production and, at the same time, in a reduction of the environmental impact. The following thesis, after providing an overview of the state of the art of biostimulants in agriculture and forestry, reports the experimental work carried out to evaluate the efficacy of some products in terms of germination and root development on plants of Beta Vulgaris L.

I biostimolanti sono prodotti dalle grandi potenzialità nell’ambito delle produzioni vegetali di recente introduzione e ancora poco conosciuti. La loro prima applicazione su specie vegetali risale al 1994 con la pubblicazione di Hervé che li definì “bio-rational products” riportandone le caratteristiche peculiari: la compatibilità ambientale, l’alta riproducibilità degli utili effetti in campo e i ridotti dosaggi sufficienti a stimolare la crescita delle piante. Quest’ultima, in particolare, è la proprietà che distingue questa recente innovazione tecnologica dai tradizionali fertilizzanti generalmente utilizzati in grandi quantità in agricoltura. In generale, i biostimolanti possono essere considerati un sottogruppo di regolatori della crescita delle piante, infatti hanno lo scopo di migliorare lo sviluppo ma sono prodotti non nutritivi che si possono sintetizzare o estrarre da microrganismi. Gli effetti benefici di questi prodotti riguardano il miglioramento dell’efficienza di assorbimento e assimilazione degli elementi nutritivi, l’aumento della resistenza agli stress di natura biotica e abiotica e la riduzione della quantità di altri prodotti impiegati per ottenere gli stessi risultati, come ad esempio fertilizzanti e fitofarmaci. Ciò si traduce in un aumento qualitativo e quantitativo della produzione vegetale e allo stesso tempo in una riduzione dell’impatto ambientale. La seguente tesi, dopo aver fornito una panoramica sullo stato dell’arte dei biostimolanti in ambito agrario e forestale, riporta il lavoro sperimentale svolto per valutare l’efficacia di alcuni prodotti a livello di germinazione e sviluppo radicale su piante di Beta Vulgaris L.

Valutazione dell'efficacia di diversi prodotti biostimolanti nell'aumentare lo sviluppo radicale su piante di barbabietola

CALDON, DENNIS
2022/2023

Abstract

Biostimulants are products with great potential recently introduced in the field of plant production that are still little known. Their first application on plant species dates back to 1994 with the publication of Hervé who defined them as "bio-rational products" reporting their peculiar characteristics: environmental compatibility, high reproducibility of useful effects on field scale and low doses sufficient to stimulate plant growth. This last one is the property that particularly distinguishes this recent technological innovation from traditional fertilizers generally used in large quantities in agriculture. In general, biostimulants can be considered a subgroup of plant growth regulators, in fact they have the purpose of improving plant development but are non-nutritive products that can be synthesized or extracted from microorganisms. The beneficial effects of these products involve improved absorption and assimilation efficiency of the nutritive elements, increased resistance to biotic and abiotic stress and reduced quantity of other products used to obtain the same results, such as fertilizers and pesticides. This results in a qualitative and quantitative increase in plant production and, at the same time, in a reduction of the environmental impact. The following thesis, after providing an overview of the state of the art of biostimulants in agriculture and forestry, reports the experimental work carried out to evaluate the efficacy of some products in terms of germination and root development on plants of Beta Vulgaris L.
2022
Evaluation of the effectiveness of different biostimulant products in increasing root development on beet plants
I biostimolanti sono prodotti dalle grandi potenzialità nell’ambito delle produzioni vegetali di recente introduzione e ancora poco conosciuti. La loro prima applicazione su specie vegetali risale al 1994 con la pubblicazione di Hervé che li definì “bio-rational products” riportandone le caratteristiche peculiari: la compatibilità ambientale, l’alta riproducibilità degli utili effetti in campo e i ridotti dosaggi sufficienti a stimolare la crescita delle piante. Quest’ultima, in particolare, è la proprietà che distingue questa recente innovazione tecnologica dai tradizionali fertilizzanti generalmente utilizzati in grandi quantità in agricoltura. In generale, i biostimolanti possono essere considerati un sottogruppo di regolatori della crescita delle piante, infatti hanno lo scopo di migliorare lo sviluppo ma sono prodotti non nutritivi che si possono sintetizzare o estrarre da microrganismi. Gli effetti benefici di questi prodotti riguardano il miglioramento dell’efficienza di assorbimento e assimilazione degli elementi nutritivi, l’aumento della resistenza agli stress di natura biotica e abiotica e la riduzione della quantità di altri prodotti impiegati per ottenere gli stessi risultati, come ad esempio fertilizzanti e fitofarmaci. Ciò si traduce in un aumento qualitativo e quantitativo della produzione vegetale e allo stesso tempo in una riduzione dell’impatto ambientale. La seguente tesi, dopo aver fornito una panoramica sullo stato dell’arte dei biostimolanti in ambito agrario e forestale, riporta il lavoro sperimentale svolto per valutare l’efficacia di alcuni prodotti a livello di germinazione e sviluppo radicale su piante di Beta Vulgaris L.
Biostimolanti
Fertilizzanti
Sviluppo Radicale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59271