In recent years, Alps mountainous slopes have been affected by changes resulting from the increase in temperatures due to climate change (IPCC report 2023); finding better conditions, tree species can grow at higher altitudes than the past, resulting in a change in composition at specified rates (F. Keller 2000). This phenomenon could also be present in the woods between 1400 and 1700 m above sea level, where the populations interested by this change are often constituted by spruce (Picea abies) and of secondary stand, derived from man-made artificial plants with the aim of favoring them to meet precise functions (N. Mietkiewicz, 2017), generally economic-productive. Therefore, the aim of this study, which takes as an example the Monte Tremalzo spruce populations, situated in Val di Ledro (TN), is to monitor the presence of beech or other hardwood species regeneration growing under a spruce (Picea abies) dominance. In addition, it’s aimed to verify the existence of relationships that link the presence of natural renewal to some abiotic factors such as irradiation and altitude. In order to achieve these results, 30 test areas were monitored, randomly selected over an area of 86 ha. These areas consist of a 12 m radius circle, within which the diameters of all the plants, above 17,5 cm mark, have been measured and an additional 6 m radius concentric circle, where, on the other hand, the height of the plants below the previous mark has been measured, that is to say those plants that can be considered regeneration. Then, from the results analysis with informatic software, the forest changings, in response to the increase in temperatures, could be observed.

Negli ultimi anni i versanti montuosi delle Alpi sono stati interessati da cambiamenti derivati dall’aumento delle temperature dovuto dai cambiamenti climatici (IPCC report 2023); trovando condizioni migliori, le specie arboree riescono a vegetare a quote maggiori rispetto al passato, comportando un mutamento nella composizione a precise quote (F. Keller 2000). Questo fenomeno può essere presente anche nei boschi della fascia montana-altimontana (1400-1800 m s.l.m.), dove i popolamenti interessati da questo cambiamento sono spesso costituiti da abete rosso (Picea abies) e di origine secondaria, ovvero derivati da impianti artificiali realizzati dall’uomo con l’obiettivo di favorire tale popolamento per soddisfare precise funzioni (N. Mietkiewicz, 2017), generalmente di stampo economico-produttivo. Pertanto con questo studio, che prende come esempio le peccete secondarie del Monte Tremalzo in Val di Ledro, si vuole monitorare la presenza di rinnovazione di faggio o latifoglie presenti sotto copertura di abete rosso (Picea abies). Oltre a ciò si vuole verificare l’esistenza di relazioni che leghino la presenza di rinnovazione naturale ad alcuni fattori abiotici quali presenza di luce e altitudine. Per far ciò si sono monitorate 30 aree di saggio, selezionate casualmente su una superficie di 86 ha. Queste ultime sono costituite da un cerchio di raggio di 12 m, all’interno della quale si sono misurati i diametri di tutte le piante, con soglia di cavallettamento pari a 17,5 cm, e da un ulteriore cerchio concentrico di raggio pari a 6 m, in cui invece si è misurata l’altezza delle piante al di sotto della soglia precedente, vale a dire di quelle piante che possono essere considerate rinnovazione. Successivamente, dall’analisi dei risultati con strumenti informatici, si potrà verificare come attualmente stanno cambiano i nostri boschi in risposta all’aumento delle temperature.

Analisi delle dinamiche di rinnovazione di faggio (Fagus sylvatica L.) in peccete secondarie

RIZZI, LORENZO
2022/2023

Abstract

In recent years, Alps mountainous slopes have been affected by changes resulting from the increase in temperatures due to climate change (IPCC report 2023); finding better conditions, tree species can grow at higher altitudes than the past, resulting in a change in composition at specified rates (F. Keller 2000). This phenomenon could also be present in the woods between 1400 and 1700 m above sea level, where the populations interested by this change are often constituted by spruce (Picea abies) and of secondary stand, derived from man-made artificial plants with the aim of favoring them to meet precise functions (N. Mietkiewicz, 2017), generally economic-productive. Therefore, the aim of this study, which takes as an example the Monte Tremalzo spruce populations, situated in Val di Ledro (TN), is to monitor the presence of beech or other hardwood species regeneration growing under a spruce (Picea abies) dominance. In addition, it’s aimed to verify the existence of relationships that link the presence of natural renewal to some abiotic factors such as irradiation and altitude. In order to achieve these results, 30 test areas were monitored, randomly selected over an area of 86 ha. These areas consist of a 12 m radius circle, within which the diameters of all the plants, above 17,5 cm mark, have been measured and an additional 6 m radius concentric circle, where, on the other hand, the height of the plants below the previous mark has been measured, that is to say those plants that can be considered regeneration. Then, from the results analysis with informatic software, the forest changings, in response to the increase in temperatures, could be observed.
2022
Analysis of the beech (Fagus sylvatica L.) regeneration dynamics in secondary spruce forests
Negli ultimi anni i versanti montuosi delle Alpi sono stati interessati da cambiamenti derivati dall’aumento delle temperature dovuto dai cambiamenti climatici (IPCC report 2023); trovando condizioni migliori, le specie arboree riescono a vegetare a quote maggiori rispetto al passato, comportando un mutamento nella composizione a precise quote (F. Keller 2000). Questo fenomeno può essere presente anche nei boschi della fascia montana-altimontana (1400-1800 m s.l.m.), dove i popolamenti interessati da questo cambiamento sono spesso costituiti da abete rosso (Picea abies) e di origine secondaria, ovvero derivati da impianti artificiali realizzati dall’uomo con l’obiettivo di favorire tale popolamento per soddisfare precise funzioni (N. Mietkiewicz, 2017), generalmente di stampo economico-produttivo. Pertanto con questo studio, che prende come esempio le peccete secondarie del Monte Tremalzo in Val di Ledro, si vuole monitorare la presenza di rinnovazione di faggio o latifoglie presenti sotto copertura di abete rosso (Picea abies). Oltre a ciò si vuole verificare l’esistenza di relazioni che leghino la presenza di rinnovazione naturale ad alcuni fattori abiotici quali presenza di luce e altitudine. Per far ciò si sono monitorate 30 aree di saggio, selezionate casualmente su una superficie di 86 ha. Queste ultime sono costituite da un cerchio di raggio di 12 m, all’interno della quale si sono misurati i diametri di tutte le piante, con soglia di cavallettamento pari a 17,5 cm, e da un ulteriore cerchio concentrico di raggio pari a 6 m, in cui invece si è misurata l’altezza delle piante al di sotto della soglia precedente, vale a dire di quelle piante che possono essere considerate rinnovazione. Successivamente, dall’analisi dei risultati con strumenti informatici, si potrà verificare come attualmente stanno cambiano i nostri boschi in risposta all’aumento delle temperature.
rinnovazione
faggio
pecceta secondaria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59294